Riz Ahmed è Mogul Mowgli, rapper malato in Englistan – Berlinale
Mogul Mowgli, il film pakistano visto alla Berlinale che insegna a continuare a sperare
Nella vita può capitare di trovarsi di fronte ostacoli impossibili da superare, sfortune che non guardano in faccia nessuno. Di fronte a certe cose ci si può solo affidare alla buona sorte e sperare nel lieto fine. Mogul Mowgli, visto in prima visione mondiale alla Berlinale, è il film degli ostacoli insormontabili, di fronte ai quali non bastano il talento e le buone intenzioni per andare avanti. Un’avvincente storia di un giovane rapper che deve farsi strada affrontando malattia, immigrazione, famiglia e affari per poter raggiungere il proprio obiettivo. Mogul Mowgli è anche il risultato di una stretta collaborazione tra il protagonista Riz Ahmed (che è anche rapper e si vede) e il regista Bassam Tariq. Tariq è infatti la mente dietro ai video musicali di Riz MC.
La trama di Mogul Mowgli
Zed è un emergente rapper di origini pakistane in grande crescita negli Stati Uniti. In vista della prima data del suo primo tour internazionale a Londra, Zed decide di riavvicinarsi alla propria famiglia, ormai stabilita da anni nella capitale inglese. Il rapporto con amici e parenti pakistani è sempre stato complicato: alle canzoni e alle cerimonie tradizionali pakistane Zed ha sempre preferito chiudersi in camera per ascoltare e scrivere musica rap. Il suo nome d’arte Zed ha completamente oscurato il suo nome di battesimo Zaheer, causando non poche polemiche nella sua famiglia. A una settimana dall’importante concerto londinese, una pericolosa malattia autoimmune inizia a manifestare i primi sintomi. Con il peggiorare della situazione, Zed sarà costretto a scegliere se sottoporsi a una terapia sperimentale per cercare di salvare la carriera e soprattutto la propria vita.
Mogul Mowgli, l’ambizione contro l’impossibile
Le difficoltà che caratterizzano la vita di Zed (interpretato da Riz Ahmed, che è anche rapper e si vede) sono quasi tutte condizioni con cui bisogna convivere, per cui non c’è una soluzione. L’amore per il rap e le influenze americane non piacciono alla famiglia, fortemente legata alle tradizioni pakistane. Zed sa che, per inseguire il suo sogno, dovrà convivere per sempre con il malcontento dei parenti. Il padre Bashir (interpretato da Alyy Khan) è l’unico che, pur non approvando la carriera del figlio, decide di supportare il figlio, soprattutto di fronte alla malattia. Inoltre Zed è figlio di immigrati ed è a sua volta immigrato in America per fare musica. La scena rap americana, molto legata alle origini e alla provenienza, non accetterà mai un rapper pakistano nella propria comunità. L’unica condizione da cui è possibile uscire è la malattia, che costringe il rapper a sottoporsi a una cura intensiva con poche probabilità di successo. Tuttavia il mondo degli affari non ha tempo da perdere: Zed viene subito sostituito dal rapper rivale RPG (che ricorda tanto Lil Pump). Di fronte a tutte le sfortune non si assiste a un tracollo psicologico del personaggio, come succede ad esempio nel Joker di Todd Philips, ma si vede un protagonista convinto di potersi esibire anche quando le sue condizioni fisiche dicono il contrario.
Quando vedere Mogul Mowgli
Domenica 23 febbraio alle 13.30 all’International
Sabato 29 febbraio alle 16 al Cubix 9
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