Ricercatori tedeschi tornano dall’Artico dopo un anno: “In pochi decenni morirà”
Notizie preoccupanti dall’Artico: una nave di ricerca tedesca prevede solo pochi decenni di vita per i ghiacci eterni
La nave Polarstern dell’istituto tedesco Alfred Wegener, è tornata in Germania nella giornata di lunedì 12 ottobre, portando a casa la devastante prova di un “Oceano Artico morente” e gli avvertimenti di estati senza ghiaccio in pochi decenni. La nave da ricerca Polarstern è attraccata lunedì a Bremerhaven, in Germania, dopo aver trascorso 389 giorni nell’Artico, dove gli scienziati hanno raccolto più di 150 terabyte di dati e 1.000 campioni di ghiaccio. Anche se ci vorranno fino a due anni per analizzare tutti i dati, i rapporti iniziali riportano che l’Artico sta morendo. «Abbiamo assistito alla morte dell’Oceano Artico», ha detto il leader della missione Markus Rex ad AFP. «Abbiamo visto questo processo proprio fuori dalle nostre finestre, o quando abbiamo camminato sul ghiaccio fragile».
Il riscaldamento sta uccidendo l’Artico a grande velocità
L’Osservatorio multidisciplinare sulla deriva per lo studio del clima artico (MOSAiC) ha mostrato l’effetto che il cambiamento climatico stava avendo sull’Oceano Artico. La regione si sta riscaldando più velocemente di qualsiasi area del pianeta. L’operazione della Polarsten ha visto la partecipazione di oltre 70 istituti di ricerca di 20 Paesi. Il ghiaccio marino della regione si è ridotto costantemente negli ultimi decenni e quest’anno la copertura di ghiaccio estivo è stata la seconda più bassa da quando sono iniziate le misurazioni satellitari nel 1979. Il riscaldamento ha anche causato un brusco calo del ghiaccio più vecchio e più spesso. Matthew Shupe, scienziato atmosferico dell’Università del Colorado a bordo della Polarstern lo scorso autunno e di nuovo durante l’estate, ha detto che lavorare sul ghiaccio è stata una sfida. «Ma il fatto che ci fossimo incastrati in mezzo è stato davvero emozionante», ha detto, «siamo stati incastrati proprio nel bel mezzo del cambiamento climatico». Secondo Rex, in alcuni punti il ghiaccio si era talmente sciolto che c’erano grandi chiazze d’acqua che «si estendono fino all’orizzonte».
Navigare l’Artico durante una pandemia
La Polarsten ha navigato nell’Artico durante la pandemia che sta sconvolgendo il mondo. Il New York Times sottolinea l’effetto della pandemia sul morale dell’equipaggio della nave. «Chi poteva sapere, quando siamo saliti lassù, che la vita avrebbe preso una piega così strana?» ha detto il dottor Ashjian, che studia piccoli organismi marini chiamati zooplancton. Mentre i giorni trascorrevano, diceva, il morale ne soffriva. «Non è solo perché siamo stati lì più a lungo», ha detto. «Il mondo esterno stava attraversando questo immenso sconvolgimento. Ognuno sulla nave aveva situazioni diverse a casa. Alcune persone erano davvero, davvero preoccupate». Per fortuna la ricerca sull’Artico è andata comunque a buon fine e ci ha fornito dati nuovi ed importanti. Speriamo servano ad agire al più presto.
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Immagine di copertina: Oceano Artico ©Skeeze da Pixabay – Licenza Pixabay