Le foto di Robert Capa di Berlino nel 1945 diventano una mostra
Gli scatti di Robert Capa sono in mostra a Berlino presso il Centrum Judaicum
Robert Capa è stato uno fra i maggiori fotografi di guerra. Berlino non è la sua città natale, ma è qui che nasce la sua passione per le fotografia. Lascia la città nel 1931 e ci torna solo dopo la sua liberazione, nel 1945. Alla fine della guerra Berlino è una città devastata. Il fotografo immortala molta di quella distruzione, fra cui la Porta di Brandeburgo e il boulevard Unter den Linden. I suoi scatti sono da oggi esposti presso lo Stiftung Neue Synagoge — Centrum Judaicum di Berlino. Gli scatti saranno visibili fino al 9 maggio 2021. Di seguito la storia di questo avventuroso fotografo. Alla fine dell’articolo invece tutte le info per visitare la mostra.
Durante la guerra civile spagnola Rober Capa scatta una tra le più famose fotografie di guerra della storia
Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann, è stato uno dei più grandi fotografi di guerra. Nato in Ungheria, si trasferisce a Berlino per studiare. Qui ottiene il primo lavoro come fotografo. Da allora coltiva la passione per la fotografia, ma l’avvento del nazismo lo costringe a trasferirsi a Parigi. Nella capitale francese la vita non è facile. Insieme alla sua compagna Gerda Tardo decidono di creare il personaggio “Robert Capa”, un fantomatico americano giunto in europa per fare fotografie. L’espediente funziona e da allora la coppia ottiene molte commesse. Nel 1936 i due si recano in Spagna per documentare la guerra civile. Gerda Taro purtroppo muore schiacciata per sbaglio da un carro armato. Robert pubblicherà in suo onore “Death in making” un libro contenente le foto scattate da entrambi. Nel frattempo Capa è diventato famoso per una foto scattata a Cordova. Essa ritrae un soldato repubblicano nel momento in cui viene colpito a morte da un proiettile (vedi foto sotto). È considerata una fra le più famose fotografie di guerra mai scattate.
In Sicilia Robert Capa si lancia con il paracadute insieme ai soldati americani
Allo scoppio della seconda guerra mondiale Robert Capa è costretto a trasferirsi a New York. Quando gli alleati sbarcano sul continente il fotografo è sul campo per immortalare quelle immagine. Molti dei fatti sono raccontati nel suo diario “Fuori fuoco“. In esso sono descritte la stanchezza e la sensazione di vuoto che lo colpisce assistendo all’atrocità della guerra. Nel 1943 partecipa all’arrivo degli alleati in Sicilia. Capa stesso si lancia di notte con il paracadute insieme ai soldati. Rimarrà impigliato su un albero e sarà liberato solo il giorno dopo. Di questo periodo sono alcune delle sue foto più famose. Celebre la foto del “Pastore e del soldato”. La foto ritrae un pastore siciliano che da indicazioni ad un soldato per Sperlinga. La foto divenne famosa in tutto il mondo per il suo valore simbolico. Capa in seguito scrive: «Erano immagini molto semplici. Mostravano quanto noiosa e poco spettacolare fosse in verità la guerra».
Lo sbarco in Normandia, la guerra in Indocina e l’incidente che gli costò la vita
Il 6 giugno 1944 parte l’operazione D-Day. Le forze alleate stanno per sbarcare in Normandia e Robert Capa decide di unirsi alle truppe. La missione è pericolosa e tragica. Il fotografo è comunque in prima linea per immortalare quei momenti. Gli scatti andranno purtroppo persi a causa di un errore del tecnico di laboratorio. Sopravvivono solo 6 scatti danneggiati (vedi foto sotto). Da allora il fotografo ha fotografato le scene di altre battaglie, come la liberazione di Parigi o la guerra arabo-israeliana (1948).
Nel 1954 scoppia la prima guerra in Indocina e Robert Capa decide di partire. Qui è al seguito un una truppa francese comandata dal colonnello Jean Lachapelle. Sulla via del ritorno decise di salire su un terrapieno per le ultime foto e qui purtroppo posò il piede sulla mina che lo uccise.
Info
Luogo: Oranienburger Str. 28-30, 10117 Berlin
Sito web: link
Telefono: +493088028300
Orari:
lunedì –> 10:00-14:00
martedì –> 10:00-14:00
mercoledì –> 10:00-14:00
giovedì –> 10:00-14:00
venerdì, sabato –> chiuso
domenica–> 10:00-17:00
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Immagine di copertina: Screenshot da Youtube