La Germania chiede di produrre mascherine a chiunque sia in grado

L’Associazione degli Ospedali di Berlino chiede ai volontari di produrre maschere tessili

Gli ospedali di Berlino hanno fatto sforzi notevoli per prepararsi ad un numero sempre più crescente di casi affetti da Covid-19. Ad esempio, la normale gamma di servizi offerti nelle cliniche è stata in gran parte limitata, al contrario delle capacità del personale e delle attrezzature, notevolmente aumentate. Inoltre, sono state create nuove strutture di assistenza. Anche le strutture di cura residenziali (case di cura) hanno messo in atto misure di sicurezza volte a ridurre al minimo il rischio di contagio. Tuttavia, queste misure possono essere pienamente efficaci solo se vi è un numero sufficiente di dispositivi di protezione individuale (DPI) per il personale, per i pazienti e per i residenti. Tutti gli artigiani specializzati, le imprese artigianali, le aziende, i laboratori e altre strutture dove i servizi di sartoria sono forniti in modo professionale sono invitati a produrre maschere tessili. I volontari potranno contribuire a coprire l’urgente necessità di attrezzature protettive per il personale di ospedali e strutture residenziali. Si tratta di un’idea che potrebbe trasformarsi in una buona opportunità di business. Oltre a fare una buona azione, il modello fornito potrebbe anche essere venduto liberamente sul mercato aperto. Inoltre, l’Amministrazione del Senato per la Salute, l’Infermieristica e le Pari Opportunità offre ai produttori la possibilità di partecipare ad una gara d’appalto per la fornitura di maschere tessili al costo unitario di 2 euro. Nel discorso di ieri, è stata la stessa cancelliera Angela Merkel ad invogliare imprese e volontari ad aiutare nella produzione di mascherine.

Al fine di soddisfare i requisiti minimi di qualità durante la produzione sono state pubblicate delle linee guida

Come sopracitato la produzione di maschere tessili potrebbe essere molto d’aiuto durante questi mesi. Le maschere in tessuto non offrono lo stesso grado di protezione delle maschere mediche approvate, ma possono comunque fornire protezione alle persone che si trovano nelle vicinanze di chi le indossa e quindi generare un valore aggiunto. È per questo motivo che l’Associazione degli Ospedali di Berlino è ora alla ricerca di volontari che siano in grado di produrre maschere tessili. Sono invitati artigiani e commercianti, aziende, laboratori e altre strutture dove i servizi di sartoria sono forniti in modo professionale. Al fine di soddisfare i requisiti minimi di qualità durante la produzione, si raccomanda di rispettare le linee guida fornite nei PDF scaricabili. Troverete anche un esempio di istruzioni di cucito che potrebbero essere utilizzate per creare modelli di taglio.

La situazione in Germania alle 9 del mattino di martedì 7 aprile

I dati di lunedì riguardanti il Coronavirus sono prima di tutto tragici visto il boom di decessi, ben 226 in un solo giorno (il precedente picco era 176 giovedì scorso). Meno negativi sono invece quelli riguardanti i nuovi contagi, “solo” 3252, minor dato registrato dal 22 marzo. Guardando il secondo grafico qui sotto (“Casi giorno per giorno”) potrete vedere come si tratta di un rallentamento costante, probabilmente frutto delle restrizioni messe in atto proprio due settimane fa.  “Non abbiamo né un vaccino né un medicamento. Al momento quindi ciò che dobbiamo fare è rispettare la distanza di sicurezza, un metro e mezzo, meglio due”. Sono alcune delle frasi pronunciate ieri da Angela Merkel durante la prima conferenza stampa da quando ha lasciato la quarantena (aveva avuto contatti con un medico poi risultato positivo). Niente cambia quindi sul piano delle limitazioni che rimarranno in vigore almeno fino al 19 aprile e che probabilmente saranno allungate fino alla fine del mese. Secondo le informazioni sempre raccolte da Reuters, il governo sta lavorando a come potrebbe essere la riapertura. Ci sarebbe un documento del Ministero dell’Interno federale secondo cui le scuole saranno le prime ad essere riaperte. Poi negozi e ristoranti, ma solo in alcune regioni. Grandi eventi e feste private dovrebbero rimanere proibiti per il momento.

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Immagine di copertina: Pixabay