Se sei a Berlino non farti selfie, non vieni visto bene

I cittadini tedeschi e berlinesi hanno un’avversione ai selfie. Solo il 7% della popolazione, i giovani, ritiene utile la condivisione dei selfie sui social.

Pensateci un attimo: avete mai visto dei berlinesi scattarsi dei selfie? Oppure proporne uno di gruppo? Se la risposta è no, è perché i berlinesi considerano i selfie come un comportamento strano, insolito, contrario alla tutela della loro privacy. Anche i tanti turisti che scattano selfie in ricordo della loro vacanza berlinese vengono giudicati negativamente. Ecco le cause di questa avversione ai selfie.

Selfie? No grazie

È risaputo che per i tedeschi uno dei valori più importante, se non il valore in assoluto, sia la privacy. O meglio, il rispetto della loro privacy. Secondo una ricerca condotta nel 2017 dall’Università di Hohenheim su atteggiamenti, comportamenti e percezione della privacy, i cittadini tedeschi divulgano informazioni personali “abbastanza raramente”. Questo si ripercuote, ovviamente, sull’avversione ai selfie e sulla reticenza a non voler condividere i propri scatti sui social network. Dalla ricerca, inoltre, è emerso che solo pochi tedeschi trovano utile la condivisione dei selfie e di informazioni personali sui social. La percentuale più alta, il 7%, si riscontra tra i partecipanti più giovani.

Privacy: un’origine storica

«La Germania è uno di quei paesi in cui le preoccupazioni sulla privacy sono notevolmente più pronunciate», ha affermato Philipp Masur, professore all’Università Vrije di Amsterdam che ha partecipato alla ricerca del 2017.                                                                                                                                                                                                         Secondo il docente, le ragioni sono soprattutto storiche. Fino alla caduta del muro, specialmente i cittadini della Germania dell’Est, erano sottoposti ad una pervasiva sorveglianza statale. Questo potrebbe aver portato le persone ad essere, ancora oggi, più preoccupate per la tutela della loro privacy. Si registra, dunque, un sentimento anticapitalista nei confronti delle grandi aziende e cosa potrebbero fare con i dati personali caricati sulle loro piattaforme, in primis i selfie.

Segretezza nei locali

L’avversione ai selfie potrebbe essere influenzata anche dalla cultura dei locali che cercano di mantenere sempre un’aria di segretezza. All’ingresso dei locali berlinesi non è insolito vedere cartelli che vietano selfie e foto all’interno, oppure i buttafuori che mettono un adesivo sull’obiettivo del tuo smartphone. Il divieto è legato non solo al valore della privacy ma anche al concetto di libertà. All’interno dei locali le persone devono sentirsi libere di esprimersi, con comportamenti che all’esterno potrebbero non essere accettati. È un modo per garantire la privacy dei clienti, senza la preoccupazione di possibili ripercussioni nel mondo esterno e sui social.

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