Koppenplatz, la piazza “nascosta” di Berlino legata a Nelly Sachs e alla storia degli ebrei in Germania
Un piccolo parco a Berlino, che contiene un prestigioso monumento commemorativo dedicato a un’importante pezzo di storia
Il parco di Koppenplatz è situato nello storico sobborgo di Spandau, nel quartiere di Berlino Mitte. Al suo interno si trova un memoriale che ricorda gli ebrei rastrellati prima delle deportazioni e dei massacri. La Koppenplatz prende il nome dal governatore e consigliere di Berlino, Christian Koppe che nel 1696 acquistò l’area e nel 1704 la donò all’amministrazione di Berlino per la costruzione di un cimitero per i poveri del sobborgo di Spandau, all’epoca noto come Scheunenviertel. Lo stesso Koppe fu sepolto in questo cimitero dopo la sua morte nel 1721.
La stanza abbandonata
Durante la prima metà del ‘900 lo Scheunenviertel, dove vivevano molti ebrei nel periodo della Germania nazista, divenne il triste palcoscenico delle deportazioni e della violenza antisemita. Per decenni non ci fu nessun monumento che commemorasse il popolo ebraico, fino a quando, nel 1988, ci fu la proposta di costruzione di una scultura che ricordasse il pogrom della Kristallnacht (“La notte dei Cristalli”), condotto dagli ufficiali del Partito Nazista. Tra le molte proposte fu scelto il progetto di Karl Biedermann, intitolato “Der verlassene Raum” (“La stanza abbandonata”). Il monumento, completato nel 1996, è realizzato completamente in bronzo. È costituito da una lastra che rappresenta un falso parquet, un tavolo e due sedie, una delle quali è caduta. La piastra di base è costituita da un fregio con versi della raccolta di poesie del 1947 di Nelly Sachs:
“O die Wohnungen des Todes,
Einladend hergerichtet
Für den Wirt des Hauses, der sonst Gast war –
O ihr Finger
Die Eingangsschwelle legend
Wie ein Messer zwischen Leben und Tod
O ihr Schornsteine,
O ihr Finger,
Und Israels Leib im Rauch durch die Luft!”
La traduzione italiana è a cura di Ida Porena:
“Oh, le dimore della morte,
invitanti per la padrona di casa
altrimenti ospite –
Oh, dita
che posate la soglia
come un coltello tra la vita e la morte –
Oh, camini,
oh, dita,
e il corpo d’Israele in fumo per l’aria!”
Nelly Sachs e la passione per la poesia
Nelly Sachs fu una scrittrice e poetessa tedesca, appartenente a una famiglia di origine ebraica. Dopo aver sperimentato la violenta persecuzione nazionalsocialista e la morte di alcuni familiari ed amici nei campi di sterminio, nel 1940 riuscì a fuggire da Berlino insieme alla madre e si stabilì in Svezia, dove ottenne la cittadinanza e dimorò fino alla sua morte nel 1970. Tra i temi ricorrenti nelle sue liriche ricordiamo le persecuzioni nazionalsocialiste e la Shoah, l’esilio, la nostalgia e la riflessione sul ricordo. Nel 1966 ottenne il Premio Nobel “per la sua lirica notevole e la scrittura drammatica, che interpreta il destino di Israele con forza toccante”.
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Immagine di copertina: Koppenplatz Der verlassene Raum © Achim Raschka – CC 3.0