Il successo di Wonder, come funziona l’idea della startup di Berlino sempre più concorrente di Zoom

Il mercato della video comunicazione online ha assistito a una crescita massiccia nel 2020 a causa del Covid-19 .

Se quest’anno abbiamo avuto una lezione sul mondo del lavoro, è che non eravamo ben attrezzati in termini di tecnologia per trasformare l’attività lavorativa realizzata di persona in una versione da remoto. Ciò ha portato a una corsa da parte delle aziende per conformarsi ai tempi, lanciando nuovi servizi utili a colmare quel gap. Uno di questi strumenti è Wonder con oltre 200.000 utenti mensili.

Wonder è stata creata da una startup berlinese che ha costruito una piattaforma per consentire alle persone di riunirsi in gruppi video per incontrarsi, fare rete e collaborare, avendo anche una visione di uno spazio più ampio dove possono interagire con gli altri, non diversamente da un ufficio o da un’altra sede aziendale.

Wonder ha annunciato di aver ricevuto finanziamenti per 11 milioni di dollari da EQT Ventures insieme alla partecipazione di Blueyard Capital. Stephane Roux, co-fondatore di Wonder, ha commentato: «Siamo entusiasti che EQT Ventures si unisca a noi per la fase successiva del nostro viaggio, mentre cerchiamo di rivoluzionare il modo in cui le comunità interagiscono tra loro».

Le riunioni online sembrano più naturali

Fondato da Stephane Roux, Leonard Witteler e Pascal Steck, Wonder è uno spazio per eventi virtuali in cui le persone possono incontrarsi e parlare.  Spiegando come funziona Wonder, Steck afferma: «L’idea di base è semplice: ogni persona è rappresentata da un piccolo avatar. Facendo clic o trascinando il mouse, puoi spostarti nella stanza. Se ti avvicini abbastanza a qualcun altro, si apre una chat video. Puoi vedere altre persone muoversi nello spazio e parlare tra loro, ma non puoi ascoltare o vedere la loro conversazione a meno che tu non stia nel piccolo cerchio intorno a loro».

Wonder ha raggiunto 200.000 utenti mensili da un insieme piuttosto diversificato di organizzazioni aziendali, tra cui NASA, Deloitte, Harvard e SAP, che lo utilizzano per una varietà di scopi, dalla collaborazione in team alle fiere del lavoro. La società utilizzerà i finanziamenti sia per aggiungere più funzionalità come richiesto dagli utenti attuali, sia per assumere più persone per il suo team, come affermato in un’intervista Stephane Roux.

Le stanze inoltre possono essere protette da password per impedire che ospiti indesiderati entrino nella stanza. Parlando delle misure di sicurezza per la privacy dei dati, Steck dichiara la conformità di Wonder al GDPR al 100% e afferma: «Wonder non ha accesso a nessuno dei tuoi dati audio o video. Conserviamo brevemente i dati per trasmetterli, ma non li archiviamo e i nostri dipendenti non possono accedervi. Wonder inoltre non dispone di dati personali sui suoi ospiti (ad esempio indirizzi o coordinate bancarie) perché non li chiediamo. Memorizziamo la tua immagine del profilo, il nome e la chat in modo che le tue informazioni non vadano perse tra le sessioni».

Le origini di Wonder

Steck, Witteler e Roux che da tempo stavano cercando di costruire una startup attorno a un’idea completamente diversa: un portale per fotografi e altri creativi per il business dei matrimoni.

Ma il Covid ha permesso loro di individuare un altro tipo di progetto, quello di favorire le interazioni sociali non più permesse. Il significato principale di Wonder rimanda al termine “meraviglia” ma è anche collegato alla parola “vagare”. E allo stesso modo, con Wonder si può “vagare” per una stanza all’altra e incontrare varie persone. «Nessun altro strumento video si avvicina così tanto alla replica delle interazioni della vita reale come Wonder» hanno affermato i fondatori.

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Immagine di copertina: Chat ©mohamed Hassan da Pixabay