Il pavimento dell’Università di Monaco dedicato alla Rosa Bianca, memoria della (giovane) resistenza al nazismo

Il pavimento memoriale di Monaco in onore dei giovani eroi che si opposero al nazismo e crearono il movimento Rosa Bianca

Appena fuori l’università di Monaco, si può trovare il pavimento dedicato al movimemento di giovani universitari e attivisti contro il nazismo della Rosa Bianca. L’Università “Ludwig Maximillian” è stata la sede di studio per la maggior parte dei membri della “Rosa Bianca”. Tra loro, c’era anche il professore di filosofia e musica, parte attiva della resistenza. A lui, Kurt Huber, è dedicata la piazza a sinistra dell’università chiamata Professor-Huber-Platz. A guidare il gruppo di rivoluzionari in una lotta non violenta erano i due fratelli Hans e Sophie Scholl. Successivamente le autorità naziste scoprirono i due giovani eroi e li giustiziarono. Si crede che Sophie appena prima di venire arrestata abbia lanciato dal piano superiore del cortile dell’università le ultime copie dei volantini. Quindi, i volantini in ceramica inseriti tra i sampietrini della pavimentazione, sono un chiaro riferimento a quel momento. Oltre ai volantini ci sono anche le sintetiche biografie dei fratelli Hans e Sophie e del terzo martire del primo processo contro la Rosa Bianca, Christoph Probst.

 

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La storia di Hans e Sophie Scholl, i giovani fondatori del movimento

Quando Hitler prese il potere, Hans e Sophie erano solo dei ragazzini che vivevano nella cittadina di Forchtenberg. A quel tempo la paura, la propaganda e la sorveglianza ricoprivano tutti gli aspetti della vita dei ragazzi e di milioni di tedeschi. Il bersaglio principale del governo erano i giovani, perchè facilmente persuasibili e facili da controllare. Infatti, da ragazzi come tutti i giovani tedeschi a quel tempo, erano entrambi membri della “Gioventù Hitleriana” e della “Lega delle ragazze tedesche”. D’altro canto, i genitori non condividevano gli ideali nazisti e incoraggiavano i loro figli al pensiero critico. Piano piano attraverso l’ascolto di radio straniere, libri e qualsiasi altra fonte d’informazione censurata dal governo, iniziarono a prendere coscienza della realtà. Quando Hans iniziò l’università di medicina a Monaco, conobbe diversi ragazzi con cui condivideva le stesse idee anti naziste. Insieme iniziarono una campagna anonima firmata “Rosa Bianca” come simbolo dell’innocenza e purezza. Più tardi, quando anche Sophie si iscrisse all’università iniziarono con la diffusione di volantini in cui denunciavano ciò che accadeva nei campi di concentramento e lo sterminio degli ebrei. Il 18 febbraio del 1943, Hans e Sophie decisero di distribuire i manifesti finali nell’università di Monaco. Nell’atto furono visti dal custode della scuola e successivamente arrestati. Le indagini li rivelarono “colpevoli” e furono condannati alla ghigliottina.

All’interno dell’Università c’è una Mostra permanente in onore della Rosa Bianca

Oggi l’eredità della Rosa Bianca si può vedere in tutta la Germania, con numerose strade, scuole e memoriali chiamati in onore dei membri della resistenza. Per i tedeschi rappresentano il lato migliore della Germania nell’esatto momento in cui il paese era al suo peggio e li considerano la prova vivente che non tutti i tedeschi furono malvagi e reagirono passivamente in quel periodo storico. La piazza in cui si trova il memoriale si chiama “Geschwister-Scholl-Platz” che significa letteralmente la piazza dei fratelli Scholl. All’interno dell’università si può trovare una mostra permanente dedicata al movimento. All’interno vi si può trovare un percorso digitale di pannelli che raccontano la storia della Rosa Bianca, il tutto accompagnato da documenti, foto e oggetti risalenti al periodo storico. Al centro dell’ampio salone c’è il busto in bronzo di Sophie Scholl, affiancato da delle rose bianche. Il luogo si trova tra Ludwigstrasse e Leopoldstrasse ed è facilmente raggiungibile con la U-Bahn linee 6 e 3.

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Immagine di copertina: Screenshot di Youtube