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Guida attraverso un’Italia nascosta, il progetto online dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo

L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo continua con i suoi progetti online: questa volta alla scoperta di un’Italia nascosta. 

Parallelamente alla ripresa delle sue attività in presenza, l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo continua la sua attività nell’ampia programmazione online di #StayTunedonIT e #StayfIT. Con la rubrica “Piccole fughe” viene proposto un “viaggio virtuale” attraverso tutte quelle località che spesso non sono presenti nell‘immaginario turistico e vengono lasciate in ombra dalle mete più conosciute: da siti culturali a riserve naturali, da eventi folkloristici a piccoli grandi tesori… questa volta italiani! L’obiettivo del progetto “Piccole fughe: guida attraverso un’Italia nascosta” è quello di far conoscere attraverso strumenti digitali, quell’Italia ignota agli occhi del turista. Molti sono stati i fotografi ed i viaggiatori appassionati a collaborare al piano fornendo una galleria di immagini di altissima qualità. Da venerdì 2 Ottobre a giovedì 31 Dicembre 2020 nei diversi canali social dell’Istituto (InstagramFacebookTwitter) si attraverseranno le più importanti tappe del viaggio che comprenderà tutte le venti regioni italiane. Per ognuna di queste si scoprirà un “luogo nascosto” e per gli amanti del mare, in un’altra piccola sezione, si costeggerà virtualmente la penisola, dando spazio ai più pittoreschi “Tesori di mare” italiani.

L’Italia nascosta: le mete 

Il Colosseo di Roma, gli Uffizi di Firenze, la Reggia di Caserta, la Torre di Pisa e tantissimi altri capolavori sono ormai dei “must” di ogni viaggio in Italia che si rispetti. Ma sempre più sono coloro che privilegiano in modo crescente destinazioni diverse da questi contesti turistici evoluti. Vi è al giorno d’oggi un vivo interesse per la scoperta di località “nascoste”: piccoli borghi, riserve naturali, chiese storiche e tante altre sono le nuove mete scelte dai visitatori. Di fatto, le strategie di valorizzazione del patrimonio culturale italiano fanno principalmente leva nell’integrazione con il contesto territoriale. L’ininterrotta continuità dei fenomeni culturali nel territorio rende l’Italia un vero e proprio “museo a cielo aperto”… dove ogni angolo è da scoprire!

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???#Piccolefughe: guida attraverso un'Italia nascosta ??? (??s.unten) . . . ? La prima tappa del nostro viaggio è la Valle d'Aosta! La Valle d‘Aosta vanta alcune tra le montagne più alte d‘Europa. Fra queste, il Monte Rosa spicca con i suoi 4634 metri (Punta Dufour), abbracciando la Val d’Ayas e la Valle di Gressoney, famose per le loro radici culturali legate alle popolazioni Walser. In particolare, nel paese di Issime, si parla ancora oggi il töitschu, dialetto di chiara radice germanica. È luogo comune pensare che il nome „rosa“ derivi dalla colorazione assunta dal monte all‘alba e al tramonto. In pochi sanno invece che tale denominazione deve la sua orgine a ragioni etimologiche. Il nome rosa, infatti, deriva dal latino rosia, che significa “ghiacciaio”, termine tradotto nel dialetto franco-provenzale locale (il patois) con rouése o rouja . . . ???Kleine Fluchten: Führer durch ein unbekanntes Italien??? ? Die erste Station unserer Reise ist Aosta-Tal! Das Aostatal weist einige der höchsten Berge Europas auf. Unter diesen ragt der Monte Rosa mit seinen 4634 Metern (Punta Dufour) heraus; er grenzt an das Val d'Ayas und das Gressoney-Tal, die für ihre kulturellen Wurzeln, die von den Walsern herrühren, berühmt sind. Insbesondere im Dorf Issime wird noch immer Töitschu gesprochen, ein Dialekt mit eindeutigen germanischen Wurzeln. Viele denken, dass sich der Name "Rosa" von der Färbung ableitet, die der Berg bei Sonnenauf- und -untergang annimmt. Nur wenige Menschen wissen, dass dieser Name seinen Ursprung etymologischen Gründen verdankt. Der Name "Rosa" leitet sich nämlich vom lateinischen Wort "rosia" ab, was "Gletscher" bedeutet, ein Begriff, der in den lokalen französisch-provenzalischen Dialekt (patois) mit rouése oder rouja übersetzt wurde . . . Arrivederci an der nächsten Station! ?? ? Foto 1-3-4: IG @mar.tinaelisa FB: martinamancinelli; Foto 2: IG: @chiaraswindow; Foto 5-8: FB: Michela Falleti IG: @the_mikymitch . . . Infos über das Projekt ➡️ in Bio #StayTunedonIT #igershamburg #amburgo #StayfIT #WeAreItaly #Reise #viaggio #invitoalviaggio #entdeckeitalien #piccolefughe #istantaneeditalia #momentaufnahmeausitalien

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L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo.

L’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, organismo ufficiale dello Stato italiano, fu fondato nel 1953 grazie ad un decreto del Ministero degli Affari Esteri Italiano.Vengono organizzati dall’Istituto corsi di lingua ed eventi culturali con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura italiana in Germania.

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Immagine di copertina: Cinque Terre da Pixabay – licenza Pixabay