Gli scheletri ingioiellati della Basilica di Waldsassen in Germania
La chiesa è decorata da antichi scheletri vestiti in stile settecentesco
E’ normale che in una chiesa siano lasciate in bella vista reliquie come frammenti di ossa o vestiti, ma in quante sono esposti interi scheletri, coperti di gioielli e vestiti come nobili del 700? E’ questo il caso della Basilica di Waldsassen, in Baviera. All’apparenza potrebbe sembrare una normalissima chiesa barocca, decorata con stucchi e affreschi, ma lanciando un’occhiata alle pareti è possibile capire cosa la rende davvero speciale: i 10 corpi di martiri e santi conservati nelle teche, chi adagiato sui cuscini, chi in piedi circondato da eleganti drappeggi. Tutti sfoggiano diademi dorati e armature tempestate di pietre preziose.
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La storia degli scheletri
Gli scheletri furono recuperati dalle catacombe di Roma tra il 1688 e il 1765. Una volta a Waldsassen verso la fine del XVIII secolo, il monaco cistercense ed abile orafo Adalbart Eder si occupò di rivestirli ed ornarli come si addiceva ai nobili d’epoca. Tra i corpi, con ogni probabilità appartenenti a protomartiri della Chiesa cristiana, figurano anche quelli di santi come San Valentino e San Graziano. Il primo, che in vita era stato vescovo, porta la berretta e l’abito talare per segnalare il suo status ecclesiastico; il secondo indossa invece una corazza, dato che secondo le leggende era un militare romano. I 10 scheletri vengono chiamati Heilige Leiber, le “Sacre salme” e vengono, ancora oggi, venerati e celebrati ogni 1 agosto con una messa in loro onore.
Cos’altro vedere: la cripta e il Cristo “senza braccia”
Oltre alle inquietanti reliquie, la Basilica di Waldsassen vanta la cripta più grande dell’intera Germania, che si sviluppa per tutta l’estensione della chiesa. Un’altra curiosità è senza dubbio il crocifisso del Cristo detto “senza braccia”. La storia narra che fu un soldato nel 1951 a spezzargli le braccia calpestandolo con un piede, per poi bruciarlo e appenderlo ad un albero per ridicolizzarlo. Fortunatamente un ufficiale di polizia tedesco riuscì a recuperare il crocifisso e a consegnarlo alla Basilica di Waldsassen, dove è oggi venerato come simbolo del tormento dell’uomo e, al tempo stesso, del perdono.
Pfarrei Waldsassen
Basilikaplatz 6, 95652 Waldsassen
Orario invernale: 7:00-18:00
Orario resto dell’anno: 7:00-19:00
Ingresso adulti: 2,5€
Ingresso bambini: 1,5€
Numero di telefono: +49 (0) 9632 1387
Indirizzo E-mail: info@pfarrei-waldsassen.de
Durante le celebrazioni religiose non è possibile effettuare visite guidate
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Immagine di copertina: Screenshot da You Tube