Germania, cresce il salario orario minimo per chi lavora in ditte di pulizie
L’aumento del salario minimo per chi è impiegato nelle imprese di pulizie per gli uffici, ecco tutti i dettagli
700mila lavoratori avranno una busta paga più pesante. Una buona notizia in questi tempi incerti, in cui la Germania così come l’Italia, è alle prese con una nuova ondata di contagi e preoccupazione. Ma il mondo non si ferma, né lo fanno i lavoratori. E per oltre mezzo milione di addetti alle pulizie – parliamo soprattutto di professionisti per la sanificazione di edifici – i salari in busta paga saranno leggermente più alti. Nella controversia per la pulizia degli edifici, mercoledì sera i datori di lavoro e il sindacato hanno raggiunto un accordo. Il sindacato Bauen-Agrar-Umwelt (IG Bau) ha dunque annunciato che nei prossimi anni ci saranno più soldi per i circa 700mila addetti alle pulizie in Germania.
Oltre il salario minimo
I numeri: tre quarti di tutti gli addetti alle pulizie edili lavorano percependo il salario minimo che attualmente è di 10,80 €. In questo settore, pertanto, si è provveduto ad aumentare i compensi in maniera progressiva, arrivando a un piano definito in tre frasi. Alla fine, ci sarà una crescita pari all’11% del totale. Entro il 2023, i guadagni iniziali saliranno dunque ai dodici euro che erano stati richiesti. Il sindacato conferma questi numeri, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori al minimo salariale. Un accordo vuol dire tanto soprattutto per loro: rappresenta un «forte vantaggio» e «un grande passo fuori dal settore dei salari bassi». Parole del negoziatore capo Ulrike Laux. La IG BAU aveva inoltre chiesto che il salario minimo fosse aumentato di 1,20 euro all’ora per i dipendenti della più grande industria artigianale tedesca, oltre a una serie di bonus che sarebbero partiti con il prossimo periodo di Natale. Ancora Laux: «Bisogna riconoscere quanto sia importante il lavoro dei dipendenti per il funzionamento della nostra società. Uno stipendio di 12 euro all’ora non travolge nessuna azienda e nemmeno i suoi clienti».
Dall’inizio alla fine
All’inizio dei negoziati, il lavoro di Laux è stato proprio questo: certificare come un aumento minimo dei salari avesse un ruolo insignificante per le grandi aziende che usufruivano dei servizi di pulizia. Era una questione di dignità, oltre che di diritto a una vita certamente più agevole di come lo sia stata.
L’associazione federale delle pulizie edili (BIV) aveva respinto le richieste in quanto «totalmente irrealistiche». Anche la pulizia degli edifici è stata colpita dalla crisi dovuta al Coronavirus: senza persone che affollano gli uffici, è venuto meno anche il servizio quotidiano di pulizia. Sanificare è un’altra cosa, e finché il pericolo non è sconfitto si tornerà difficilmente alla normalità.
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Immagine di copertina: Ditta pulizie da Pxhere – CC0 Pubblico dominio