Germania, blitz a piantagione di marijuana di due 75enni. “È come una pensione”
Una coppia di anziani, entrambi 75enni, sono stati arrestati per detenzione e spaccio di marijuana
I protagonisti di questa storia, decisamente sui generis, è una coppia di anziani di Brandeburgo. Il loro obiettivo? Migliorare, incrementare, dare qualcosina in più al classico assegno di pensione che già percepivano mensilmente. Come hanno deciso di farlo? Coltivando marijuana.
Come dichiarato martedì 20 ottobre dal dipartimento nord di Polizia – Polizeidirektion Nord -, i due anziani avevano una ingente piantagione di marijuana nella loro proprietà. La polizia è venuta a conoscenza della piantagione tramite una soffiata. Un informatore anonimo li aveva avvertiti che qualcosa non era proprio nella norma, che quei due tranquilli, e apparentemente innocui, vecchietti in realtà gestivano un traffico illecito e non consentito dalla legge.
I fatti
Lunedì, gli uomini addetti ai controlli nella contea di Brandeburgo hanno dunque perquisito un fienile nei pressi di Gottberg, vicino a Markisch Linden, nel distretto di Ostprignitz-Ruppin. Una larga campagna ristrutturata, dove sono state scoperte oltre 300 piante già fiorite e pronte per il facoltoso raccolto. C’erano inoltre numerose piantine, oltre a una serie importante di “piante madri” associate che evidentemente fungeranno da prova contro i due anziani. La coppia tedesca, che abita lì da sempre, entrambi 75enni, è stata preventivamente arrestata per ordine della Procura di Neuruppin. Gli imputati hanno finora rifiutato di parlare e di confessare il “reato”. Resistendo alle domande e alle pressioni degli investigatori.
I sospetti sono ricaduti anche sul figlio della coppia
Dopo aver pagato la cauzione i due anziani sono stati liberati, in attesa del processo. Nel mirino degli inquirenti è però finito anche il figlio della coppia: inizialmente non era chiaro se avessero contatti diretti con i rivenditori o se loro stessi si occupassero della vendita al dettaglio all’interno della fattoria di proprietà. Gli investigatori non escludono alcuna pista, ma quella del figlio è ben sorvegliata: è altamente probabile, dai primi riscontri, che il ragazzo sia coinvolto in prima persona nella coltivazione e nello spaccio delle sostanze. L’uomo, ad oggi, non è stato ancora interrogato. Una portavoce della polizia, a KURIER, ha chiarito: «Siamo ancora all’inizio delle indagini, finora nessun sospetto concreto è stato confermato». Nel frattempo tutta la piantagione di marijuana è stata smantellata e il ‘raccolto’ confiscato dagli agenti di polizia.
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