Germania, attacco antisemita a sinagoga di Amburgo

L’attacco è avvenuto fuori dalla sinagoga di Hohe Weide ad Amburgo durante le celebrazioni del Sukkot

L’attacco è avvenuto domenica 4 ottobre, quando uno studente ebreo di 26 anni stava uscendo dalla sinagoga di Hohe Weide ad Amburgo. Il giovane è stato aggredito da un uomo che indossava una divisa militare e brandiva una pala. Subito allertate, le forze dell’ordine sono arrivate immediatamente sul posto e hanno arrestato l’aggressore, un ragazzo tedesco di 29 anni di origine kazaka. Secondo quanto riportato dalla DPA, gli agenti avrebbero trovato in una tasca della divisa dell’aggressore un foglio con una svastica stampata. La vittima è stata subito portata in ospedale con un grave trauma alla testa, ma non sarebbe in pericolo di vita. Stando a quanto riportato dalla Deutsche Welle, la polizia ha dichiarato che l’aggressore ha agito da solo ma che ancora non è chiaro il movente che l’ha spinto ad agire in quanto, subito dopo l’arresto, si è dimostrato «estremamente confuso» rendendo impossibile un interrogatorio.

La Germania ha visto raddoppiare i crimini antisemiti negli ultimi tre anni

Solamente lo scorso anno la polizia ha registrato 2.032 crimini a matrice antisemita. Il più grave è stato sicuramente quello del 9 ottobre 2019 alla sinagoga di Halle, poco distante da Lipsia. Quel giorno Stephan Balliet, un giovane di 28 anni, armato di fucile ha tentato di entrare nella sinagoga, trovandola chiusa. L’attentatore si era poi spostato in strada dove prima aveva sparato a una donna e poi a un cliente di un chiosco di kebab, uccidendoli entrambi. L’obiettivo dell’uomo era proprio la sinagoga e non il chiosco di kebab, come inizialmente diffuso dai media. L’uomo ha agito da solo, spinto da odio antisemita. Si era recato alla sinagoga appositamente il giorno dello Yom Kippur, festa della riunificazione, immaginando che all’evento avrebbero partecipato molti credenti, quasi un centinaio. Le autorità hanno affermato che si è trattato di un attacco terroristico ai danni della comunità ebraica. L’uomo frequentava ambienti di estrema destra.

 

La preoccupazione della politica e della comunità ebraica per l’aumento dei crimini antisemiti

«Questo non è un caso isolato, questo è vile antisemitismo e noi dobbiamo tutti reagire contro questo» sono state le parole del Ministro degli Esteri federale dopo l’aggressione di Amburgo. Lo scorso mese la Cancelliera Angela Merkel, durante un discorso al Consiglio Centrale degli Ebrei, aveva espresso un profondo rammarico a proposito della preoccupante crescita di crimini antisemiti. «È un dato di fatto che molti ebrei non si sentano al sicuro e rispettati in Germania. Razzismo e antisemitismo non sono mai veramente scomparsi ma, negli ultimi tempi sono più visibili» ha detto la Cancelliera. Ronald S. Lauder, presidente del World Jewish Congress si è detto «rattristato nel sentire che, ancora una volta, durante la festa ebraica del Sukkot, una comunità ebraica tedesca ha dovuto fare i conti con un violento attacco antisemita». «Il governo tedesco» ha continuato Lauder, «deve prendersi la responsabilità di rafforzare il sistema educativo, per far capire alle giovani generazioni che l’odio in tutte le sue declinazioni non è ammissibile. Il destino degli ebrei in Germania dipende da questo».

 

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Immagine di copertina: da Pixabay