Berlino, incendio nel nuovo Castello firmato dall’italiano Stella e non ancora inaugurato
Sta bruciando uno dei progetti più importanti di Berlino degli ultimi trent’anni
Questa mattina, precisamente a Mitte, 70 unità di vigili del fuoco sono state impegnate a domare un incendio. Pochi minuti prima delle 10, è stato avvistato del fumo provenire dal nuovo palazzo cittadino su Breite Strasse e Rathausstrasse, precisamente dove prima sorgeva il il Castello degli Hohenzollern. Si tratta del grande investimento ristrutturato dall’architetto italiano Stella, in procinto di essere inaugurato come grande centro culturale. Secondo i vigili del fuoco sono state due caldaie a bitume e qualche materiale a bruciare al piano terra del cantiere del Foro di Humboldt. Secondo i vigili del fuoco, un operaio edile è stato leggermente ferito. Per precauzione, è stato portato subito in ospedale. Si ritiene che l’uomo abbia inalato i gas di combustione. Le pagine social della struttura comunicano l’esplosione ma tranquillizzano i clienti, “la situazione è sotto controllo”, così come molti berlinesi e turisti che erano nelle vicinanze.
Berlin’s castle burning – we heard an explosion. #Berlin #explosion pic.twitter.com/DDbwwuWwTh
— Judith Dada (@DadaJudith) April 8, 2020
L’Humboldt è ormai al termine, non ancora inaugurato, già rischia di tornare in cantiere
Posto al centro dell’Isola dei Musei di Berlino, c’è un cantiere speciale. È quello del Foro di Humboldt, i lavori di costruzione sono iniziati nel 2013 e segueno il progetto di Franco Stella, l’architetto italiano, già premiato per i progetti del Teatro dell’Opera de la Bastille a Parigi e per la ricostruzione di una casa palladiana a Potsdam. Con un investimento totale di 690 milioni di euro, la struttura mira a diventare un distretto culturale all’avanguardia posto nel cuore di Berlino, già stato chiamato da qualcuno “l’equivalente tedesco del British Museum”. Il grande edificio ospiterà al suo interno due musei diversi tra loro: l’Ethnologisches Museum (il Museo Etnologico) e il Museum für Asiatische Kunst (Museo di Arte Asiatica). Oltre alla tradizionale esposizione di mostre, saranno attivati anche programmi di discussione e approfondimento su temi di scienza, arte, religione, attualità, politica e mercato. Il luogo si preannuncia essere un grande hub aperto a tutti, un polo culturale a 360 gradi. Una concezione che ribalta totalmente l’idea ottocentesca di museo statico e autoritario, a partire dalla sua estetica.
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Immagine di copertina: Pixabay