Berlino, il colorato e gioioso Queer Street Festival rovinato da atti omofobici

Il Queer Street Festival si è svolto a Berlino il 19 ed il 20 agosto, importante per contrastare il clima omofobo che ha portato a due atti di vandalismo nelle ultime settimane.

Il 19 ed il 20 agosto a Berlino si è tenuto il Queer Street Festival nel club Cassiopeia, con il motto «Contro il bullismo, la stigmatizzazione e l’esclusione!». L’evento si è svolto in un clima di tensione per i recenti atti omofobi, come gli attacchi al Memoriale per le vittime omosessuali dell’Olocausto ed all’associazione per donne lesbiche Rad und Tat. Viene, quindi, sottolineata l’importanza di essere «queer, loud and proud».

Il 19 ed il 20 agosto si è tenuto il Queer Street Festival a Berlino

Il 19 ed il 20 agosto a Berlino si è tenuto il Queer Street Festival nel club Cassiopeia. Il festival si è svolto per la prima volta nel 2021 ed è stato co-iniziato da Nina Queer, drag queen e star televisiva. Si tratta di un evento pensato per alimentare inclusione e tolleranza nei confronti di tutti. Il motto è infatti «Contro il bullismo, la stigmatizzazione e l’esclusione!». Il festival è durato entrambi i giorni dalle 12 a mezzanotte.

Il Festival mette in mostra i talenti locali ed ospita anche discussioni politiche. I partecipanti potevano entrare in contatto con varie ONG queer e discutere argomenti rilevanti per la comunità queer di Berlino. C’erano inoltre vari DJ set, tra cui Katy Bähm, U-Seven, Herr Croco, Dark Deelirium e Hertbeat. Infine, ci sono stati spettacoli drag come quelli di Nina Queer, The Dick Tales, Amy Strong e Tatjana Berlin. Erano offerti cibi e bevande ed, al termine del festival, la birreria restava aperta.

L’importanza del Festival per contrastare il clima omofobo

Quest’anno il Festival si è svolto in un clima particolare: c’è stato un recente aumento di atti di vandalismo omofobo a Berlino, proprio nelle precedenti settimane. Inoltre, il partito di estrema destra Alternative für Deutschland, aumenta i consensi, secondo i sondaggi. Paul Schlüter, un DJ con sede a Berlino, ha detto ad Euronews che sembra che si stia tornando indietro nel tempo. Ma proprio per questo, secondo il DJ, «è più importante essere queer, essere forti, essere orgogliosi e sostenere la nostra comunità».

Proprio per i recenti atti di omofobia sono importanti eventi come il Queer Street Festival, per conoscere e ricordare la storia queer. Circa 15.ooo uomini omosessuali sono stati mandati nei campi di concentramento durante l”Olocausto. Un grande numero di persone bisessuali e persone transgender furono internate e torturate. Anche le donne omosessuali subirono persecuzioni. Durante il nazismo veniva infatti severamente applicato il paragrafo 175, un articolo del codice penale tedesco in vigore dal 1871 e rimosso appena nel 1994. Questo articolo considerava come crimine i rapporti omosessuali tra uomini. Le donne omosessuali spesso venivano internate, non con l’accusa di omosessualità, ma come soggetti asociali.

Due atti di vandalismo omofobo nelle ultime settimane

Il 16 agosto è stato arrestato un uomo accusato di due atti di vandalismo omofobo ed uno antisemita. Egli probabilmente è colui che aveva tentato di incendiare il Memoriale per le vittime omosessuali dell’Olocausto, che si trova nel parco di Tiergarten, vicino all’angolo di Ebert-/Hannah-Arendt-Straße. L’uomo ha lanciato un ordigno incendiario contro il monumento ma, fortunatamente, il dispositivo non si è acceso. Inoltre ha attaccato al monumento vari passi dell’Antico Testamento. Il monumento era già stato vandalizzato nel 2019.

L’uomo è accusato anche di aver danneggiato l’edificio che ospita l’associazione per donne lesbiche Rad und Tat (RuT), che si trova sulla Schillerpromenade a Neukölln. Le vetrine dell’edificio erano rotte e la polizia ha trovato all’interno di esso diversi opuscoli e volantini bruciati. Probabilmente si tratta di un altro tentativo di incendio fallito. Anche qui sono stati trovati versetti biblici. Lo stesso uomo probabilmente ha commesso anche l’atto vandalico al Gleis 17, Memoriale per le vittime dell’Olocausto nella stazione di Grunewald. L’uomo di 63 anni è stato arrestato martedì nel suo appartamento nel quartiere Baumschulenweg di Berlino.

Leggi anche: Berlino, attacco al monumento delle vittime omosessuali del nazismo

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