A Berlino inaugurata nuova mostra su Raffaello Sanzio

Il 500° anniversario della morte di uno dei più grandi Maestri del Rinascimento italiano è celebrato con la mostra al Kupferstichkabinett

Al secondo piano del Kupferstichkabinett del Museo Statale di Berlino, considerato uno dei migliori quattro nel suo genere al mondo, è possibile ammirare circa 100 stampe e disegni che fanno luce sulla produzione artistica di Raffaello. Il fulcro della mostra è posto al centro della grande sala dalle pareti carta da zucchero che accolgono i visitatori. Si tratta di un piccolo ma significativo gruppo di disegni che proviene direttamente dalla stessa mano dell’artista. Sono opere raramente esposte. Lo spettatore è posto difronte al primo step dell’arte di Raffaello: la preparazione delle grandi opere. Gli studi preparatori esposti sono eseguiti con gesso nero, penna e inchiostro. Finissime le pennellate che delimitano la figura. I disegni provengono da vari periodi dell’operato di Raffaello. Mostrano l’incredibile creatività che ha caratterizzato la sua arte, e in seguito, la sua fama. A completare la mostra un vasto panorama di opere stampate. Le incisioni degli allievi e dei successori del Maestro sono poste attorno al fulcro principale. Il chiaro-scuro delle altre opere fa parte del suo circolo e le stesse opere sono state prodotte sotto la supervisione di Raffaello. La Pinacoteca tedesca, la Gemäldegalerie, aveva già omaggiato l’anniversario della morte dell’artista esponendo le Madonne di Raffaello. Una delle più famose, la Madonna dei Garofani, per la particolare cura della Germania nei confronti dell’artista, ha lasciato la National Gallery di Londra per qualche mese. La mostra delle Madonne della Gemäldegalerie terminerà il 26 aprile. Al contrario, i disegni preparatori di Raffaello Sanzio saranno esposti fino al 1° giugno.

Le cinque opere esposte di Raffaello

Sono cinque i disegni preparatori ai grandi dipinti in mostra dal 28 febbraio al 1 giugno 2020. I disegni preparatori sono un documento di incredibile importanza. Non solo permettono agli storici dell’arte di ricostruire le origini di un dipinto ma consentono di studiare la cronologia dell’artista e della virata artistica successiva. In queste opere è possibile osservare sicuramente gli spunti, da dove proviene certa anatomia dei corpi, ma anche come si è diffusa successivamente. La storia dell’arte è costruita come una catena. C’è sempre un predecessore e un allievo che sarà pronto a nutrirsi di informazioni che diffonderà successivamente. Dai corpi dei personaggi tratteggiati (la Vergine Maria ripresa come Madre dolorosa e San Pietro, una donna che potrebbe essere Maria Maddalena, Gesù bambino e San Giovanni, un gruppo di apostoli e, infine, Pluto) è possibile captare da chi Raffaello sia stato “influenzato”. Nel 1505, quando Raffaello giunge a Firenze. Considerata scuola del mondo dell’arte tra i contemporanei di allora, l’artista ha modo di conoscere Michelangelo e Leonardo, entrambi all’apice della loro carriera. Sembra avvicinarsi a Michelangelo per l’anatomia e gli studi sulle torsioni ardite, le espressioni dei corpi, in particolare nudi. Invece, si nutre di Leonardo, che lavora più sul movimento, sulle vibrazioni dell’aria e sullo studio della luce e dell’ombra. Tutte le date che accompagnano le opere esposte non sono precise, ma gli storici dell’arte considerano comunque il primo ventennio del 1500 come periodo-limite.

Raffael In Berlin. Meisterwerke Aus Dem Kupferstichkabinett

Dal 28/02/2020 al 1/06/2020

Infrasettimanale: 10:00 – 18:00

Weekend: 11:00 – 18:00

Kupferstichkabinett, Matthäikirchplatz, 10785, Berlin

Tickets: 6 euro, 3 euro (ridotto)

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Immagine di copertina: Redazione