Oberbaumbrücke , https://www.youtube.com/watch?v=VansjQ8Gwpo

Oberbaumbrücke, la storia di uno dei più iconici ponti di Berlino

Il ponte rosso tra Friedirchshain e Kreuzberg, bello e affascinante, simbolo dell’unificazione della Germania

Se cercate un suggestivo punto panoramico, tra Friedrichshain e Kreuzberg (oggigiorno unico distretto di Berlino) c’è quello offerto dal ponte che un tempo era il più lungo della città, l’Oberbraumbrücke. Il suo nome deriva dalla presenza di un palo detto Baum (“albero”, perché il palo sembrava provenire proprio da un albero) che serviva ad arginare il corso del fiume Sprea. L’aggiunta del termine “ober” era determinato dalla presenza di una simile struttura doganale, detta Unterbaum, posta più a valle, non molto distante dall’attuale Reichstag. Inconfondibile per il suo aspetto, questa struttura è impregnata di storia, come la maggior parte dei luoghi della città. Architettonicamente è sicuramente una delle strutture più belle di Berlino. Di stile neogotico, venne bombardato nel 1945 per ordine di Hitler. Ai tempi del Muro, era utilizzato come passaggio tra Berlino ovest e Berlino est e per questo oggi è diventato simbolo dell’unificazione della Germania. Affacciandosi sui parapetti, da una parte si vedono alcuni celebri club berlinesi Molecule man, scultura che si erge dalla Sprea rappresentando tre uomini che si uniscono nel punto in cui, dopo la caduta del Muro, si ricongiunsero qualche metro più in là sul Warschauer Brücke, dove passa tutto quel fiume di persone pulsante al ritmo dei treni che arrivano,U-bahn, S-bahn, e tutta la movida berlinese. Dall’altra parte del ponte si ammira in lontananza la torre della televisione di Alexanderplatz.

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Una struttura in mattoni e una d’acciaio, ma ci sono elementi di ispirazione medievale

Per anni è stato il ponte più lungo di Berlino e la caratteristica architettonica che maggiormente lo contraddistingue è la struttura a due piani. Quello inferiore è percorso dalle auto e dai pedoni, quello superiore è destinato al transito dei mezzi pubblici. La costruzione è in mattoni rossi a sette campate con facciata in granito e mattoni. Si ispira allo stile medievale per presenza di guglie, torri e arcate. Il ponte è stato costruito in legno nel 1724. Prima dell’attuale costruzione c’era un ponte più a ovest in corrispondenza dell’allora dogana. Di notte il corso del fiume era sbarrato da un grosso palo di legno rinforzato con un palo d’acciaio. Dopo che il limite della dogana fu trasferito, venne edificato un nuovo ponte di legno. A metà Ottocento secondo il progetto dell architetto Otto Stahn il ponte fu restaurato in stile neogotico con una costruzione a sette campate, dotata di due torri alte 34 metri ed ispirate alle  mura cittadine di Prenzlau. Dai primi anni del Novecento sulla parte superiore del ponte corrono i binari della metropolitana. Il ponte è stato bombardato per disposizione di Adolf Hitler nel 1945 per ostacolare l’avanzata delle truppe sovietiche. In seguito fu riedificato e dopo la costruzione del Muro di Berlino, il 13 agosto del 1961, non fu percorribile e fu riaperto nel 1963 per il solo passaggio pedonale. Nel 1994 il ponte è stato restaurato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava che ha aggiunto una sezione in acciaio. Attualmente il ponte è percorso dal traffico automobilistico e dalla linea U1 della metropolitana.

Curiosità

Dal 1998 l’Oberbaumbrücke è annualmente teatro della cosiddetta Wasserschlacht (“battaglia dell’acqua”), una competizione fra gli abitanti dei quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg. Nel corso della manifestazione di carattere amichevole i partecipanti cercano di respingere gli avversari verso il loro quartiere mediante il lancio di frutta e verdura.

Sul ponte c’è una stele che commemora Udo Dullick, ragazzo scomparso nel 1961. Egli si tuffò nel fiume per raggiungere Berlino ovest ma perse la vita durante il tragitto a nuoto. Inoltre cinque bambini di Berlino Ovest, che stavano giocando, annegarono qui nella Sprea, che apparteneva in tutta la sua larghezza a Berlino Est: Andreas Senk, Cengaver Katranci, Siegfried Kroboth, Giuseppe Savoca e Cetin Mert.

 

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Immagine di copertina: Oberbaumbrücke, screenshot da youtube