«Io, italiano a Berlino, ho inventato BOCAhealth, dispositivo per monitorare la salute di chi soffre di cuore e reni»

Come un italiano ha fondato BOCAhealth, società dall’alto tasso innovativo e perché l’ha trasferita in Germania

«Quando a mio padre è stato diagnosticato uno scompenso cardiaco cronico, mi sono reso conto della mancanza di un dispositivo che aiutasse i pazienti cardiologici a monitorare costantemente il proprio stato di salute. Come tutti i pazienti con scompenso cardiaco, mio padre soffre di ritenzione cronica di liquidi. Questo significa che l’acqua corporea si accumula nelle gambe, nella pancia e persino nei polmoni, e se non controllata porta a continue ospedalizzazioni e ad una prognosi fatale nei pazienti. La semplice bilancia che lui utilizzava non era sufficiente per calcolare lo stato di idratazione e nutrizione, quindi mi è venuto in mente di creare un dispositivo portatile accessibile a tutti per il monitoraggio di questi valori. Questo è stato l’input che ha dato il via a quella che oggi è BOCAhealth». A parlare così è Alessandro Faragli, classe 1990, fondatore di una startup medica di base a Berlino che ha raccolto l’attenzione internazionale tanto da essere stata selezionate per il programma di accelerazione di B. Braun, una delle più grandi società al mondo in ambito medicale. «L’idea era chiara, ma non si è concretizzata fino quando non ho svolto i miei primi tirocini all’Ospedale San Matteo di Pavia, dove ho studiato. Lì ho avuto un’ulteriore conferma della necessità di un dispositivo di questo tipo anche all’interno degli ospedali».

BOCAhealth, come funziona e perché è un progetto importante per tutti noi

«BOCAhealth è caratterizzata da un dispositivo hardware e uno software grazie ai quali chiunque può misurare i valori nutrizionali e di idratazione del corpo. Oltre che essere valori importanti per il monitoraggio del proprio stato di salute, sono fondamentali per i pazienti cardiologici e nefrologici, come quelli che soffrono di scompenso cardiaco cronico o insufficienza renale perché possono permettere di predire eventuali miglioramenti o peggioramenti dello stato di salute. Il paziente può in questa maniera tenere sotto controllo i propri valori ed automaticamente il medico viene contattato se questi destano preoccupazioni. Il dispositivo è quindi utilizzabile nel privato ma non solo, perché viene impiegato anche all’interno degli ospedali, essendo estremamente preciso e
pratico. Insomma, questo giovane medico grazie alla sua idea ha dato un grande contributo alla cura dei pazienti, permettendo a loro stessi il monitoraggio in maniera precisa del loro stato di salute e migliorando la misurazione di questi anche negli ospedali».

BOCAhealth, dall’idea alla realtà

«Un passo decisivo per concretizzare la realizzazione del dispositivo è stato la conoscenza del medico nefrologo Edoardo La Porta. L’ho conosciuto appena ho iniziato il mio tirocinio a Pavia e da allora è diventato un mio punto di riferimento. Ha subito trovato utile la mia idea non solo per i pazienti cardiologici, ma anche per quelli nefrologici. Grazie al suo apporto e a quello degli altri soci Lorenzo Estienne, Marco Mezzadra e Davide Bianchi, abbiamo deciso di fondare una società a Berlino dove vivo da inizio 2017. Il capitale iniziale è stato di 25mila euro. Al momento abbiamo depositato un brevetto esteso a livello europeo, realizzato un prototipo funzionante e fatto un primo piccolo studio di validazione su persone sane. Così abbiamo ottenuto diversi riconoscimenti ed i primi investimenti.»

Perché BOCAhealth ha base a Berlino e non in Italia

Racconta Alessandro «In questa città continuo ad essere stimolato per portare avanti la mia idea e migliorare la vita dei pazienti. Devo ammettere che da quando ho aperto una società a Berlino mi sento più sereno rispetto a come mi sentivo a Milano, tutto si muove più velocemente. A Berlino ci avevo già vissuto anni fa per un tirocinio alla Università Charité. Ho stretto una rete di contatti che, anni dopo, mi hanno offerto un posto da ricercatore dimostrando notevole interesse per la mia start-up. Ho accettato e così da gennaio 2017 sono qui. Il progetto ha vinto diversi concorsi tanto da essere incubata all’interno della Charité e di avere come partnership pilota una delle società più grandi nella produzione di dispositivi medicali e in ambito dialisi, B.Braun. Il rischio di non portare avanti l’idea in Italia era più alto, a Berlino invece le buone idee si riesce a farle partire davvero e concretizzarle. Questo accade grazie al maggiore interesse in questo ambito, alle possibilità di investimento e grazie al fatto che l’ambiente in Digital Health e MedTech a Berlino è estremamente dinamico». Sulla stessa falsariga è il pensiero del socio Marco Mezzadra: «Per BOCAhealth mi sono trasferito a Berlino, cambiando completamente il mio modo di vivere. È una città in cui le idee prendono forma e si sviluppano. Trovo la capitale tedesca un concentrato di stimoli che permettono una grande crescita della creatività e la conseguente evoluzione delle idee. Cambia la maniera di intendere il lavoro, per quel che mi riguarda noto una maggiore libertà e indipendenza, che con i suoi pro e contro, mi movimenta e stimola in continuazione».

Boca Health, la campagna di crowfunding

Per continuare senza fretta il suo progetto di ricerca Boca Health ha avviato una campagna di crowfunding. Partirà a fine agosto 2019 che punta ad un finanziamento complessivo di 150mila euro per completare il prodotto e ottenere la certificazione CE di dispositivo medico. Per maggiori informazioni o per sostenere il progetto seguite questo link.

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