Cosa ha detto Cara Delevingne a Berlino per presentare la sua nuova serie
Carnival Row, la serie fantasy in stile vittoriano, sbarca su Amazon
La serie fantasy Carnival Row, prodotta da Amazon Prime Video, vede Cara Delevingne e Orlando Bloom come protagonisti. È uscita in lingua originale il 30 agosto, mentre uscirà in italiano il 22 novembre 2019. A Berlino, il 26 agosto 2019 l’Astor Film Lounge ha ospitato la première della serie. Prima della proiezione del primo episodio, i due attori hanno risposto alle domande della presentatrice davanti ad un pubblico di ospiti. Gli attori hanno affermato di amare Berlino. Cara ha dichiarato: «Non sono mai stata qui a parte per lavoro, quindi non me la sono mai goduta sfortunatamente, ma è bellissima». Mentre Orlando ha descritto Berlino come «una città incredibile. È molto aperta. Ho fatto un tour in bici che mi è piaciuto molto. Posso immaginarmi di vivere qui. Non è troppo sovrappopolata». Carnival Row è una serie di 8 puntate, definita da Bloom come «Un film noir drammatico ed una storia d’amore, investigativa, intensa e divertente». Una popolazione di esseri mitologici è costretta ad abbandonare la sua terra a causa della guerra. A Burghe, la città di arrivo, le creature trovano un clima teso e poco accogliente. In una città dove regna la paura dell’altro, avvengono una serie di omicidi. Il detective Philo, interpretato da Bloom, deve risolvere i crimini e riaffrontare il suo passato. Infatti, tra le creature fatate che arrivano nella città vi è un suo vecchio amore: Vignette, interpretata da Delevingne.
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Vignette, un personaggio esplosivo che riesce ad affrontare con forza le interperie
Alla domanda se condivide qualcosa con il suo personaggio, Delevingne ha risposto, ridendo: «Bhe.. è una ragazza molto figa. Vignette è un bellissimo personaggio da interpretare e la sua forza non ha eguali. Tupac una volta ha parlato di una rosa che cresce dal cemento. Lei è come una pianta che riesce comunque a crescere a prescindere da ciò che le succede. Viene spesso buttata giù ma lei continua a lottare. Di solito quando qualcuno è ferito, tende a ferire qualcun altro. Ma invece lei vuole continuare ad amare e perdonare. Riesce a trovare compassione per le persone. Questa è una qualità molto bella. Ed ha ali.. può volare!». «Alle audizioni dovevo fare due scene che erano completamente opposte. La prima era con Philo e dovevo essere molto arrabbiata e addolorata. Mentre l’altra era l’opposto: dovevo essere amorevole. Non mi era mai successo di “sbagliare” così ad un’audizione. La seconda volta che ho provato la scena, qualcosa è schioccato. Sono scoppiata a piangere e ho iniziato ad urlare. Non lo faccio mai. Non nella vita reale..cioè a volte. Ma non mi era mai capitato in un’audizione. Mi sono spaventata da sola. Mi ricordo di aver alzato lo sguardo e detto: “ho fatto un casino?” E lui è rimasto tipo sbalordito.. non penso se lo aspettasse. Ma ha funzionato.. quindi urlerò più spesso». «La cosa bella di questa serie è che i produttori hanno provato ad usare meno effetti speciali possibile. I protesici, il trucco e i costumi sono molti belli. Mi piacerebbe mostrarvi il set e farvi camminare nel mondo di Carnival Row. Così potreste aprire i cassetti e trovare oggetti, coltelli. Sul set tutto funzionava, non c’erano errori. Poi non abbiamo girato molte scene di fronte ad un telo verde. La maggior parte erano girate direttamente sul set, rendendo tutto più divertente. Ho fatto tutte le controfigure che potevo, ma ovviamente non tutte. Mi è sempre piaciuto fare le mie controfigure, voglio essere la Tom Cruise donna».
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Un’analisi della società ed un detective empatico
Secondo Bloom, «I personaggi sono molto interessanti e radicati nella realtà in cui viviamo. Vi è una significante critica sociale riguardo la vita con gli “altri” e le paure che questa porta. Sia nella serie che nella vita reale ci sono delle persone disperate che fuggono dalla loro casa. In questo senso, è come se vita e arte si unissero. È molto importante per me essere parte di qualcosa di così rilevante per il mondo in cui viviamo. Se si guarda questo attraverso la lente del fantasy, è possibile disfarlo dalla situazione attuale, renderlo oggettivo e dargli un senso. Raccontare in questo modo è stato molto divertente». «Philo è un uomo di segreti, ha un passato interessante perché è cresciuto nelle istituzioni. E’ cresciuto in un orfanotrofio, è entrato nel servizio militare e poi è diventato un detective nella polizia. È intrigante vedere che tipo di uomo poteva produrre ciò. Invece lui è una persona empatica, che ritengo sia uno dei suoi superpoteri. Questa caratteristica ha consentito che vi sia una bellissima intimità nella storia d’amore».
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Carnival Row, la storia
In una città cupa e industriale che ricorda una Londra Vittoriana, avvengono degli strani crimini. Il disastro della guerra ha portato un’onda di migrazione di creature mitologiche come fauni, fate e giganti. Molti di queste vivono nella via di Carnival Row, piena venditori ambulanti, bordelli e povertà. I cittadini della città manifestano razzismo verso i nuovi arrivati, che colpevolizzano per la crescita di attività criminali. Anche in Parlamento se ne discute. Vi è quindi questo dualismo tra la classe benestante e quella più povera, che si trova a fronteggiare degrado e paura. Durante la guerra che ha scatenato la crisi migratoria, Philo e Vignette si sono innamorati. Si ritrovano dopo 7 anni a Burghe.
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Immagine di copertina: Bloom e Delevingne © Jessica Melis