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Biennale di Venezia, il Padiglione Germania si presenta a Berlino

Presentato a Berlino il programma della 58esima edizione della Biennale Arte di Venezia

Manca ormai poco all’inaugurazione della nuova edizione della Biennale Arte che avrà luogo dall’11 maggio al 24 novembre. In un’affollata conferenza stampa che ha avuto luogo all’Ambasciata Italiana di Berlino, il presidente de La Biennale di Venezia Paolo Baratta, Ralph Rugoff, curatore della sezione Arte e Franciska Zòlyom, curatrice del Padiglione tedesco, hanno presentato il programma definitivo della prestigiosa esposizione d’arte veneziana, con un focus dedicato al Padiglione tedesco. Quest’anno la Biennale Arte di Venezia si intitolerà May you Live in Interesting Time. La scelta di presentare il programma proprio a Berlino non è casuale perchè, come ricorda Baratta «proprio in questo stesso luogo, ormai vent’anni fa, avevo presentato la mia prima Biennale come presidente e, lasciatemelo dire, sono stati veramente dei ‘tempi interessanti’».

Conferenza stampa Biennale di Venezia ©Marco Gobbetto

Conferenza stampa Biennale di Venezia ©Marco Gobbetto

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Cosa vedremo nel Padiglione Germania

Alcune settimane prima dell’evento all’Ambasciata italiana la curatrice del Padiglione Germania, Franciska Zòlyom, aveva presentato a Lipsia ciò che il pubblico avrebbe potuto vedere nello spazio espositivo tedesco all’interno dei Giardini della Biennale. «Le opere e le installazioni che verranno esposte nel Padiglione Germania saranno realizzate dall’artista Natascha Süder Happelmann, una delle più importanti esponenti dell’arte contemporanea». Poco si sa della vita privata di quest’artista, che, alla conferenza stampa di Lipsia, si è presentata indossando una maschera in cartapesta a nasconderle il volto, come potete vedere nella foto qui sotto. Quello che sappiamo è che, come dichiarato dalla Zòlyom «lo spazio espositivo è stato realizzato dalla Happelmann con il supporto del Kooperative für Darstellungspolitik che ha realizzato alcune ricerche su problemi culturali e politici all’interno della sfera pubblica, un lavoro che è alla base delle installazioni che saranno presenti nel Padiglione e che vogliono stimolare anche un dibattito pubblico. Grande importanza è stata data anche all’aspetto sonoro, con il coinvolgimento di 6 compositori, ognuno esponente di diversi generi musicali». Sarà, quindi, un’esposizione che attraverso diversi medium artistici vuole fare riflettere sui tempi che stiamo vivendo,  rendendoli ‘interessanti’ ma anche estremamente complicati.

Gli interventi di Paolo Baratta e Ralph Rugoff

«Il titolo della nuova edizione può essere interpretato come una sorta di maledizione, dove l’espressione ‘tempi interessanti’ evoca l’idea di un periodo stimolante ma anche minaccioso. Ma potrebbe anche essere un invito ad osservare attentamente il corso degli eventi nella loro complessità. Un invito, inoltre, che appare particolarmente importante in tempi in cui la semplificazione sembra prevalere, generata dal conformismo e dalla paura» ha dichiarato il presidente Paolo Baratta durante la conferenza stampa berlinese. Il curatore Ralph Rugoff ha invece affermato che «le opere d’arte che sono state scelte per May you Live in interesting Time dovranno fare riflettere sugli aspetti precari dell’esistenza contemporanea. Le opere d’arte devono da una parte sviluppare piacere in chi le guarda, dall’altra devono anche sviluppare un pensiero critico nello spettatore».

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