Germania, cresce l’ansia attentati: aereo evacuato per un bagaglio sospetto

Ieri, dopo una telefonata anonima, l’aeroporto di Kassel-Calden, Germania centro-occidentale, è stato chiuso al pubblico e un aereo della compagnia aerea tedesca Germania è stato evacuato. Dopo un’attenta ispezione del velivolo e dei bagagli da parte del personale aeroportuale si è potuto constatare come non ci fosse a bordo alcun oggetto sospetto. L’emergenza è così rientrata e l’aeroporto è stato riaperto al traffico.

I fatti. Come comunicato dalla polizia e riportato da Die Welt, l’aeroporto aveva ricevuto intorno alle 14:30 una telefonata anonima in cui si affermava la presenza di una valigia pericolosa a bordo di un aereo già carico e pronto al decollo, previsto per le 14:45. Il volo ST8056 della compagnia Germania, diretto ad Antalya, località di vacanza turca, ospitava 128 passeggeri (e 7 membri dell’equipaggio) che sono stati fatti scendere. Il velivolo e i bagagli sono stati ispezionati con l’aiuto di cani anti-bomba, mentre l’aeroporto veniva chiuso. L’allarme è poi rientrato nel pomeriggio e le indicazioni della telefonata si sono rivelate totalmente infondate. Le autorità indagano ora sul suggeritore anonimo.

Il precedente di Amburgo. Quello di Kassel non è il primo caso di aereo evacuato negli ultimi mesi in seguito a informazioni anonime poi rivelatesi false: a inizio maggio le autorità di Amburgo avevano ricevuto una mail che suggeriva di evacuare il volo D8 6501 per Tenerife per la presenza di una bomba a bordo. La polizia e le autorità aeroportuali avevano peraltro commesso un imbarazzante e (potenzialmente) gravissimo errore, evacuando l’aereo sbagliato, il volo D8 5601 della Norwegian Air per Barcellona, e causando disagi ai passeggeri. L’aereo realmente sospetto era stato poi ispezionato dalle autorità spagnole durante lo scalo a Madrid. Anche in quel caso la minaccia si era rivelata inesistente.

Rischio psicosi attentato? Dopo i tanti, tragici attentati che hanno insanguinato Parigi, Bruxelles, Istanbul, ma anche Iraq, Siria, Bangladesh, la soglia di allerta delle autorità tedesche è altissima. Controllare aeroporti, metro, snodi ferroviari, ma anche concerti, stadi, mercatini di Natale e in generale luoghi affollati è impresa quasi impossibile, ma finora i servizi tedeschi sono riusciti a sventare potenziali minacce. Nei mesi scorsi alcune cellule dell’Isis hanno “promesso” una nuova Bruxelles in Germania. A inizio giugno la polizia tedesca, in collaborazione con quella francese, ha arrestato quattro siriani che progettavano un attentato a Düsseldorf, ma anche a Berlino si sono registrate numerose retate preventive in covi islamisti e diversi interventi degli artificieri nella U-Bahn o in altri luoghi della capitale per verificare la pericolosità di oggetti abbandonati. La società tedesca, mediamente, non modifica la sua quotidianità sulla base dell’ansia da attentati, ma è comprensibile che siano in molti ad avere paura e che le autorità, nel dubbio, intervengano sempre, al minimo sospetto. Causando inevitabilmente ritardi, disagi, voli cancellati. È il prezzo (minimo) da pagare per conciliare libertà e sicurezza.

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Foto di copertina © wikipedia – Ken Fielding