Berlino, crisi insegnanti: sempre più assunti senza titoli di studio adeguati
A Berlino ci sono sempre meno persone formate per l’insegnamento
Sempre più persone non adeguatamente qualificate lavorano come insegnanti nelle scuole di Berlino. Si parla di più di 550 posti vacanti per il nuovo anno scolastico con inizio ad agosto. Molti istituti per ovviare al problema, infatti, assumono personale con una formazione diversa rispetto a quella richiesta. Tuttavia, questo «non fa che aggravare la situazione nelle scuole», come ha affermato anche Dieter Haase, vicedirettore generale del Consiglio nazionale della pubblica istruzione.
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La situazione attuale
A Berlino sono circa 600 i posti di lavoro da docenti rimasti vacanti. Per questo motivo Dieter Haase ha dichiarato che probabilmente, ancora una volta, queste posizioni saranno occupate principalmente da persone prive di qualifiche di insegnamento complete – i cosiddetti “LovL” – o da personale non adeguatamente formato. Ci sono già quasi 1000 LovL che lavorano nel sistema scolastico, di cui circa 900 sono stati assunti solo lo scorso anno. Tra questi insegnanti LovL, molti non hanno una formazione universitaria, altri addirittura non sono nemmeno diplomati. Alcuni sembrerebbero infatti aver abbandonato la formazione da insegnanti dopo il primo semestre, altri invece non avrebbero completato neanche il tirocinio. Haase ha fatto inoltre l’esempio di una donna che, con solo il diploma della decima classe (quindi ha terminato gli studi a 16 anni), lavora come insegnante di ginnastica e di un agente di viaggio che insegna geografia.
Le conseguenze
Uno studio del Centro di ricerca sulle scienze sociali di Berlino (WZB) ha evidenziato un ulteriore problema legato a questa situazione. Molti bambini provenienti da famiglie meno abbienti della capitale tedesca hanno in realtà una doppia difficoltà: non solo sono svantaggiati per le loro condizioni sociali ed economiche di partenza, ma anche la formazione scolastica che ricevono sarà peggiore, a causa della scarsa qualità didattica. «Le scuole con bambini di condizioni sociali più precarie hanno una copertura di personale più scarsa, un numero maggiore di docenti senza formazione da insegnanti rispetto alle scuole con un miglior status sociale», hanno dichiarato Marcel Helbig e Rita Nikolai, i ricercatori che hanno valutato i dati relativi agli anni scolastici compresi dal 2010/2011 al 2016/2017.
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Immagine di copertina: Insegnante, Alexas_Fotos, CC0