Immigrazione e Mediterraneo, romaniamissions, https://pixabay.com/it/photos/giubbotti-di-salvataggio-siria-3290742/ CC0

Berlino accoglierà alcuni dei migranti della Sea Watch 3

La senatrice per l’integrazione del senato berlinese ha sottolineato la volontà della capitale della Germania di accogliere alcuni degli immigrati della Sea Watch 3

La capitale tedesca è decisa a ospitare alcuni dei migranti che lo scorso 29 giugno sono arrivati a Lampedusa a bordo della Sea Watch 3, la nave della ONG battente bandiera olandese e capitanata da Carola Rackete. A riportare la notizia è la Berliner Zeitung. La conferma arriva direttamente dalla Senatrice per l’integrazione Elke Breitenbach della sinistra tedesca (Die Linke). La politica ha infatti rilasciato al Tagesspiel: «A Berlino è forte la volontà di aiutare i migranti che sono arrivati la scorsa settimane in acque italiane». Nonostante l’impegno lodevole di cui la capitale tedesca è pronta a incaricarsi, l’ultima parola spetterà al Governo Federale. Fare di Berlino la casa europea per i rifugiati è stato definito dal sindaco della città Michael Müller (SPD):«un dovere umanitario e storico». 

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«Costruiamo un ponte per porti sicuri»

Non si tratta del primo impegno umanitario del genere di cui Berlino si è fatta carico. Di recente, infatti, la capitale tedesca ha deciso di accogliere anche rifugiati provenienti dalla Nigeria e dal Ghana arrivati in Europa lo scorso aprile dopo un viaggio attraverso il Mediterraneo. Berlino, infatti, fa parte della “Schafft Sichere Häfen”, l’unione delle città tedesche che dal luglio 2018 si occupa di creare consapevolezza sul tema dell’immigrazione e creare un network di città tedesche pronte ad accogliere immigrati e rifugiati. La città del Muro sta dimostrando sempre di più il proprio impegno nel creare ponti e promuovere l’inclusione. 

Il progetto non è però appoggiato da tutti

Come riportato lo scorso giugno dal Tagesspiel, sono sempre di più le città tedesche che decidono di aderire al network di municipalità disposte ad accogliere immigrati e rifugiati. Fino a ora sono 60 le comunità in tutta la Germania che hanno aderito alla “Schafft Sichere Hafen”. Le critiche a questo gesto non mancano, tra cui anche quelle di esperti. Tra questi la giurista Helene Heuser, la quale ha sottolineato che le città potrebbero sfruttare di più le possibilità che già sono loro fornite in ambito umanitario.  

Leggi anche: Chi è Carola Rackete, comandante tedesca della Sea watch 3

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Immagine di copertina: Immigrazione e Mediterraneo, romaniamissions, CC0 da Pixabay