Una scrittrice italiana a Berlino ha realizzato un quaderno per poeti in erba per chiunque ha ispirazione, ma non coraggio
Un libro interattivo pensato per avvicinare adulti e ragazzi alla poesia in modo creativo ed originale
Si intitola “Lasciatemi divertire. Quaderno di un poeta in erba” ed è l’ultimo lavoro di Nicoletta Grillo, giornalista pubblicista, scrittrice e autrice di poesie, originaria di Como, ma da 18 anni a Berlino. «La poesia è un piacere, un sollievo per chi la legge, ma soprattutto per ciò che riescono ad esprimere i versi che la compongono. Scrivendo poesie, però, mi sono accorta che i lettori si approcciano a queste con timore e paura. Ciò accade perché, a volte, non si riesce a trovare il giusto metodo. La poesia può essere un gioco con il quale gestire cose più serie» ci racconta parlando delle ragioni che l’hanno spinta a realizzare questo lavoro, edito da RAUM Italic, e che sarà presentato al pubblico venerdì 16 Novembre alle ore 19.30 presso la libreria italiana Mondolibro.
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La genesi di Lasciatemi divertire. Quaderno di un poeta in erba
«È un quaderno speciale e rappresenta un manifesto che vuole tirar fuori la creatività presente in ognuno di noi. Il fine è offrire alcuni strumenti per potersi divertire e giocare con le parole ed il linguaggio. Bisogna sbloccare la propria fantasia e per farlo ogni mezzo è lecito. È possibile del resto avvicinarsi ai grandi poeti anche in modo scanzonato. Me ne sono resa conto dopo aver analizzato i risultati di un esperimento che ho svolto a lungo in alcune scuole italiane. Ho preso un pezzo della Divina Commedia e, lasciando degli spazi tra i versi, ho lasciato che i ragazzi li riempissero come volevano. Insomma, ho “preteso” che i ragazzi si lasciassero andare. Lo stesso approccio ho avuto a Berlino grazie a Wine4Poetry, iniziativa che ho organizzato a Berlino ovvero serate di vino e poesia: 4 poeti per 4 calici, con un sommelier che abbinava a sua discrezione un vino ad una poesia. Il poeta leggeva, il pubblico degustava. È necessario lasciare ampio spazio alla propria originalità. Benedetto Croce diceva che chi scrive poesie dopo i diciott’anni o è un poeta o un cretino. Mi permetto di sfatare questo tabù. Non vi è un’età definita per imparare qualcosa di nuovo, come suonare uno strumento musicale ad esempio. Si può fare lo stesso ragionamento anche per la scrittura di poesie. Esplorare se stessi e farlo con divertimento. Un percorso valido sia per i bambini che per gli adulti».
Cosa resta di poetico a Berlino dopo quasi vent’anni
«Quando arrivai a Berlino la prima volta, quasi vent’anni fa, mi trovai davanti ad una città neutra. Rappresentava una specie di foglio bianco. Erano presenti dei vuoti di creatività che era possibile riempire. Lo si poteva fare attraverso le arti grafiche, la musica o la scrittura. Berlino era poetica, con le sue strade deserte e l’impressione di vivere in un altro tempo. Aveva un fascino malinconico e decadente tipico di alcune città dell’est Europa. Un luogo in cui la storia si cancella e riscrive in continuazione. Adesso Berlino si sta uniformando alle grandi capitali europee, perdendo un po’ della sua identità. Sta cambiando e segue la direzione di una metropoli qualunque. Quartieri come Prenzlauer Berg, dove vivo, sono notevolmente cambiati. Friedrichsain è irriconoscibile rispetto a qualche anno fa. Il turismo abbastanza selvaggio ha contribuito allo sviluppo di determinate dinamiche che rappresentano ormai un processo irreversibile. Personalmente mi sarei aspettata una regolamentazione da parte del comune di Berlino per impedire che ciò avvenisse. La città ha perso quel vuoto che aveva prima e adesso è un foglio sul quale tutti vogliono scrivere.»
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Crescere un figlio a Berlino rispetto all’Italia
«Provengo da una realtà italiana piccola e super protetta. Aver cresciuto un figlio a Berlino mi ha fatto chiaramente notare una serie di differenze rispetto all’Italia. In primo luogo è necessario che un figlio entri nell’ottica che qui dovrà scendere a patti con situazioni, anche atmosferiche, sicuramente diverse da quelle italiane. In più ho potuto osservare un modo differente di educazione e sistema scolastico. La cosa più evidente ed importante però riguarda abituare sin da subito i propri figli all’indipendenza. Qui i bambini iniziano ad andare a scuola da soli anche a otto anni. Questo rappresenta una fiducia nelle possibilità di un ragazzo in modo che cresca nella completa autonomia ed indipendenza. Una predisposizione che spesso non hanno i suoi coetanei italiani. A volte per un genitore italiano è difficile gestire questo spirito di indipendenza. Credo che questa sia una differenza sostanziale nel crescere un figlio in Germania rispetto all’Italia.»
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Poesie e progetti futuri
«Vorrei che questo mio ultimo lavoro diventasse materiale per workshop itineranti in lingua italiana. L’idea è quella di girare l’Europa all’interno di comunità italiane interessate a progetti di poesia creativa. Allo stesso tempo mi piacerebbe svolgere workshop simili nei licei, ma rivolgermi anche ad un pubblico adulto. Poi continuerei a scrivere, la mia passione da sempre, e avrei intenzione di dedicarmi alla stesura di un romanzo. Durante la presentazione del libro qui a Berlino mi piacerebbe creare alcuni momenti ludici in cui già da subito poter iniziare a sperimentare e fare poesia in modo spassoso e creativo.»
Lasciatemi divertire. Quaderno di un poeta in erba.
di Nicoletta Grillo
prezzo 14 €
acquistabile da Raum Italic, Mondolibro o online qui
Presentazione del libro di Nicoletta Grillo
Venerdì 16 Novembre ore 19.30
Mondolibro, Torstraße 159, 10115 Berlino
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Foto di copertina © Gaia Vittoria Marturano