Belgio, test del Dna rivelano origini ebraiche ed africane per Hitler. Non era un ariano.

La notizia arriva da uno studio belga pubblicato sulla rivista Knack: test del DNA condotti sulla famiglia di Adolf Hitler rivelano la presenza dell’aplogruppo (gruppo di cromosomi) E1b1b, molto raro sia tra i tedeschi che tra gli europei occidentali in generale. Si tratta di un’impronta genetica comune in Grecia e in Sicilia (l’hanno il 25% della popolazione) e ancor di più in Nordafrica (l’hanno l’80% dei somali e più della metà dei nordafricani) tra gli ebrei Ashkenazi, di cui è il secondo più comune.

Insomma, per quanto il Führer si battesse – o meglio – facesse battere al posto suo – per la razza ariana, le sue origini erano più che mai miste. “I risultati dello studio sono sorprendenti” ha dichiarato il professore Ronny Decorte, esperto di genetica all’Università di Leuven, “Hitler non ne sarebbe contento. Non ci sono dubbi. Per la scienza, oggigiorno, non esiste nessun tipo puro né esiste la possibilità di mettere a punto programmi che la preservino”.

La ricerca del Dna su cui fare ricerche è stata condotta dal giornalista Jean Paul Mulders che per l’occasione ha raggiunto vari parenti e discendenti della famiglia di Hitler che oggigiorno vivono in Austria e Stati Uniti. Il suo prossimo obiettivo è riuscire a far analizzare la mandibola di Hitler custodita negli archivi di Mosca raccolta dall’esercito russo nel bunker in cui il dittatore si suicidò. Sarebbe anche l’occasione per mettere fine alle leggenda del suo falso suicido. Al momento le autorità russe negano i permessi necessari.

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Foto di copertina: Hitler-Attentat vom 20. Juli 1944 © Unknown CC BY-SA 3.0 DE