Stabile? La Germania non riesce a trovare una maggioranza e la Merkel sembra ormai al tramonto
A quasi tre mesi dalle elezioni la Germania non ha ancora formato il nuovo governo
La situazione potrebbe avere trovato un punto si svolta ora che l’SPD ha autorizzato il suo leader Martin Schulz di parlare con l’Union di Angela Merkel e sondare la possibilità di un nuovo governo GroKo (Große Koalition) nonostante le parole dette dal Presidente socialdemocratico subito dopo il disastroso esito elettorale di settembre: “Staremo all’opposizione”. L’SPD sperava di potere stare all’opposizione e riguadagnare un apprezzamento mai così basso all’interno dell’elettorato tedesco, 20,5% il più basso dal dopoguerra. I fallimenti per un governo con liberali e verdi hanno portato l’Union (ovvero CDU e cugini bavaresi CSU) a cercare la sponda dell’SPD su input dello stesso Presidente della Repubblica Steinmeier (eletto pochi mesi fa proprio in quota SPD). La Germania non aveva mai dovuto aspettare così tanto per la formazione di un nuovo governo. Appare scontato che a guidarlo sarà Angela Merkel (dopotutto ha vinto le elezioni), ma che tipo di governo sarà ancora è da capire.
I temi del negoziato Union-SPD
Una politica europea che porti ad una Costituzione comune entro il 2025, investimenti nella pubblica istruzione, riforma di pensioni, assicurazione sanitaria e casse malattia nonché una spinta a favore dei contratti a tempo pieno a scapito di part-time e mini-job: sono questi i temi principali su cui da lunedì l’Union e l’SPD discuteranno per trovare un accordo che porti ad una riedizione di una Große Koalition a sostegno del quarto governo Merkel. Giovedì sera durante il congresso di partito dei socialdemocratici, il Presidente Martin Schulz (rieletto con l’81% dei voti contro il 100% del marzo scorso) ha ottenuto il via libera per “colloqui aperti”. Nessun obbligo di trovare un accordo, ancora possibile quindi un governo sostenuto dall’esterno o la richiesta di tornare al voto. Il 15 dicembre i vertici dell’SPD renderanno nota la propria decisione. Se si opterà per un continuo del negoziato, assieme all’Union si cercherà di mettere a punto un programma di governo dettagliato che sarà poi votato dai rispettivi congressi. Particolare importanza, soprattutto tra le fila della CSU sarà data alla questione dell’accoglienza dei migranti, un tema su cui sembrava si fosse trovato un accordo condiviso all’epoca del tentativo di una coalizioneJamaika e ora nuovamente potenzialmente in discussione.
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