ULTIM’ORA: Si dimette Klaus Wowereit, il sindaco della Berlino “povera, ma sexy”
Ultim’ora (11.20) : il sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, ha presentato le sue dimissioni. Diverranno operative a dicembre. Ancora non sono state rese note le motivazioni, anche se il calo dei consensi – registrato da moltissimi sondaggi – era ormai costante già dai giorni successivi alla sua terza rielezione a settembre 2011. Lo riporta il Berliner Morgenpost. Al centro dei suoi problemi i ritardi legati all’apertura del nuovo aeroporto di Berlino, quel Berlin – Brandeburg che, come vi abbiamo raccontato ieri su Berlino Cacio e Pepe Magazine – sembra che sia già troppo piccolo per raccogliere l’eredità di Tegel e Schoenefeld.
Come riportava Pierluigi Mennit su Lettera43 la scorsa settimana: “L’attuale indice di gradimento, misurato dall’istituto demoscopico Infratest Dimap, indica, infatti, che Wowereit non riesce a risollevarsi dal punto più basso toccato alla fine del 2012, quando per ovviare a uno dei tanti capitoli neri legati al nuovo aeroporto, decise di dimettersi dal suo consiglio di amministrazione: solo il 24% dei berlinesi approvava allora il suo operato, appena il 26% lo approva oggi.
In un anno e mezzo, nessun segno di ripresa, semmai un continuo e progressivo logoramento della sua figura.
Rispetto al 69% del 2006 o al 62% goduto ancora nella primavera di due anni fa, il crollo è tanto eclatante quanto, secondo gli esperti, irrecuperabile”.
Chi è Klaus Wowereit. Esponente del partito socialdemocratico – SPD – a metà del suo secondo mandato fu anche in lizza per sfidare Angela Merkel al cancellierato di Germania. Il suo modo di gestire la città, aperto alle innovazioni e al turismo, è stato in grado di rilanciare economicamente Berlino, rendendola sempre di più “la città del momento”. Vari scandali e polemiche lo hanno poi coinvolto: dalle vacanze gratis fatte a spese di amici potenti da cui era meglio stare alla larga per evitare che si pensasse che lo avrebbero potuto influenzare nell’assegnazione di appalti e lavori ad una gentrfication che sempre più ha cambiato il volto della città, rendendola anche troppo disponibile alla vendita di spazi comuni (spesso artistici) a grossi gruppi immobiliari con intenzioni speculatrici, e tanto altro ancora come il referendum (perso) per la costruzione di un complesso di case e di una biblioteca su una parte dell’ora parco ed un tempo aeroporto di Tempelhof. Possibili suoi successori sono Jan Stöß e Raed Saleh.
Tra alti e bassi, Wowereit ha comune rappresentato al meglio la Berlino di questi ultimi 13 anni (fu eletto la prima volta nel 2001). Ebbe il coraggio, durante la sua prima campagna elettorale alla carica di sindaco, di fare coming out e di presentare al mondo il suo compagno (lo stesso di ora). Fu lui a coniare la celebre frase: “Berlino, povera, ma sexy”. Presenziava ogni volta che c’era un gay pride o una manifestazione a favore dell’integrazione interculturale correndo da una parte all’altra della città. È stato un vero ambasciatore di Berlino nel mondo, facendo del nome della città un brand capace da solo di attirare pubblico e aziende, senza dimenticare anche di provvedere ad accordi commerciali con partner esteri, come se fosse a capo di uno stato. Ha sbagliato, soprattutto con l’aeroporto, ma è difficile non dispiacersi un po’ al pensiero che d’ora in poi non ci sarà più lui a guidare la città.
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Foto di copertina: Korea_President_Park_BrandenburgGate_05 © Republic of Korea CC BY-SA 2.0