Michael Schumacher e i tedeschi: un amore riaccesosi con l’incidente

I tedeschi, si sa, nutrono una speciale devozione verso le automobili così come vanno particolarmente fieri dei personaggi sportivi che rappresentano la Germania nel mondo. Considerati questi elementi diventa facile capire perché Michael Schumacher sia uno dei personaggi contemporanei più amati dai tedeschi.

Nato nel 1969, il fuoriclasse della Formula 1 cresciuto a Kerpen, un paese della Nord Renania, è generalmente considerato il miglior pilota automobilistico di tutti i tempi. Vincitore di sette Campionati del Mondo, due con la Benetton nel 1994-95 e cinque a bordo della Ferrari dal 2000 al 2004, è stato anche il primo pilota tedesco a conquistare un Mondiale. Schumacher detiene anche i principali record sportivi come il maggior numero di vittorie assolute, punti conquistati e molto altro.

Negli ultimi anni però, i record del Barone Rosso (questo il suo soprannome durante gli anni d’oro alla Ferrari) sono intaccati da un altro giovane pilota tedesco, anch’egli un fuoriclasse cui il paragone è inevitabile, quel Sebastian Vettel che oltre ai record ha anche strappato al veterano un po’ di affetto da parte dei tifosi tedeschi. Complice anche un clamoroso ma opaco ritorno alle corse di Schumacher negli anni dell’esplosione di Vettel, il teutonico affetto si è spostato decisamente verso il venticinquenne originario dell’Assia cresciuto agonisticamente proprio nel kartodromo della famiglia Schumacher. Inoltre il pilota del team Red Bull non si è mai reso protagonista di vicende extrasportive che in passato hanno fatto storcere il naso a più di un appassionato, è il caso della presunta evasione fiscale del 2001 che ha coinvolto Michael e il fratello Ralf.

Come molti altri piloti di Formula 1, dal 1996 Michael vive in Svizzera dove conserva inoltre il suo enorme patrimonio (nel 2010, The Sun lo stimò intorno ai 640 milioni di Euro) e il Fisco tedesco non si fece pregare per effettuare i controlli del caso. Nonostante non fossero emerse irregolarità, nacque un dibattito circa il mancato pagamento delle tasse in Germania che coinvolse persino alcuni politici. Friedhelm Beucher (SPD) dichiarò riferendosi ai fratelli Schumacher: “Circa il legale versamento delle tasse in Germania, i loro comportamenti non sono certo degli esempi da seguire”. La piccata e gelida replica di Michael fece arrabbiare parecchi cittadini tedeschi sempre attenti a seguire il rigido sistema burocratico nazionale: “Le tasse sono troppo alte e il sistema è troppo caotico. In Svizzera posso negoziare un ragionevole trattamento fiscale ”. Schumacher risultava residente in Svizzera ma “non attivo lavorativamente” nel territorio elvetico. Ottenuta la cittadinanza, il pilota ha fatto costruire nel 2008 una residenza da 40 milioni di Euro e 650 metri quadri nei pressi di Gland, nella Svizzera francese.

Le sue ultime vicende di salute hanno in qualche maniera riacceso l’affetto dei tedeschi, appassionati e non, che rimangono in apprensione per le condizioni di salute del campionissimo. L’incidente sugli sci del 29 Dicembre 2013 che ha causato a Schumacher un gravissimo trauma cranico, lo ha tenuto in coma farmacologico per sei mesi in un ospedale di Grenoble. Nel prossimi mesi (o anni) la più grande sfida del pilota tedesco sarà quella di svolgere una riabilitazione che gli permetta di tornare a vivere una vita normale, anche se è probabile che alcuni danni rimangano permanenti. Da una clinica di Losanna saprà dimostrare la tenacia e la combattività tipicamente teutonica che ha sempre mostrato in tutte le corse della sua brillante carriera.