Melt, il leggendario festival di musica nella città del ferro sotto Berlino chiude nel 2024

L’edizione 2024 del MELT festival sarà l’ultima. La causa? L’incompatibilità con “i cambiamenti insormontabili nel panorama dei festival”

Il MELT Festival, famosissimo festival annuale di musica elettronica e indie fondato nel 1997, sta per essere cancellato: l’edizione 2024 sarà l’ultima. Sul sito ufficiale gli organizzatori hanno pubblicato il triste annuncio e il messaggio ai fan: “Vorremmo ringraziare ognuno di voi per la vostra passione, la vostra lealtà e gli incredibili ricordi che abbiamo creato insieme”.

Rifacendosi alle parole del direttore Florian Czok, nonostante gli sforzi degli organizzatori, il MELT non riesce più ad adattarsi al mercato e alla concezione più recente di festival. Secondo il direttore il MELT prende direzioni troppo diverse da quello che è il panorama attuale dei festival tedeschi. Per questo incoraggia l’esplorazione di nuove strade e idee.

Qual è la storia del MELT?

La notizia della chiusura del MELT ha un forte impatto nel panorama musicale e dei festival. Per quasi 30 anni è stato un punto di ritrovo per gli amanti internazionali della musica techno, house, indie rock e pop, mentre artisti come Björk, Tame Impala, Disclosure, The xx, Kraftwerk, Aphex Twin e molti altri ne hanno calcato i palchi.

Le eclettiche line-up si sono sempre fuse con un’atmosfera unica dovuta alla sua particolare location. Il Melt si svolge nel sito di Ferropolis, una città museo all’aperto vicino a Gräfenhainichen, a circa 120km a sud-ovest di Berlino. Ferropolis, conosciuta anche come la “Città di Ferro”, è un’ex miniera di lignite convertita in un sito culturale incredibile. Gigantesche macchine industriali che fungono da sfondo si uniscono a luci colorate, distinguendo il MELT da altri festival.

Sul sito ufficiale è presentato come un evento dove “le persone da tutto il mondo danzano in armonia, sfuggendo alla monotonia della vita quotidiana tra la contrapposizione di silenzio e rumore, mainstream e sottocultura, zeitgeist e futuro”.

Oltre alla musica, il festival comprende anche installazioni artistiche, workshop e altre attività culturali, rendendolo un’esperienza veramente coinvolgente per i partecipanti. Un forte senso di comunità e condivisione è incoraggiato dalla possibilità dei partecipanti di campeggiare vicino al sito del festival.

Infine, Il MELT si impegna a salvaguardare sostenibilità e impatto ambientale ridotto: vari progetti di riciclaggio e iniziative eco-friendly sono stati implementati per minimizzare l’impatto ambientale dell’evento.

 

Chiusura, la triste sorte di molti festival

Nonostante una storia trentennale ricca e animata e le diverse iniziative, dopo il  2024, il MELT verrà cancellato. La sua edizione finale è prevista dall’11 al 13 luglio nella consueta sede industriale all’aperto di Ferropolis. Quest’anno il festival ospiterà set di artisti del calibro di Overmono, Chase & Status, Bonobo, Eris Drew, DJ Python, Honey Dijon e Marcel Dettmann.

Il MELT non è l’unico festival importante ad essere cancellato in questo periodo. La notizia della sua chiusura arriva pochi giorni dopo l’annuncio che il Sideways Festival in Finlandia non si terrà nella sua forma attuale dopo il 2024. Come gli organizzatori del MELT, anche quelli del festival di Helsinki hanno citato “condizioni difficili nel panorama dei festival”. Nel Regno Unito invece è stato recentemente rivelato che oltre 40 festival estivi hanno annullato la loro edizione del 2024 secondo i nuovi dati dell’Association for Independent Festivals (AIF). Visti questi avvenimenti è legittimo chiedersi quale sarà il futuro del panorama dei festival musicali.

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