Madegburgo: il killer, uno psicoterapeuta saudita, sarebbe un ossessionato dai rischi dell’islamizzazione della Germania

Cosa si sa finora dell’uomo ritenuto il killer dell’attacco a Magdeburgo portando alla morte già 2 persone

Ieri sera, 20 dicembre 2024, intorno alle 19:04, un SUV nero BMW ha travolto la folla nel mercatino di Natale di Magdeburgo, lasciando dietro di sé una scia di sangue e distruzione.

Il veicolo ha percorso circa 400 metri tra bancarelle e visitatori, causando la morte di due persone, tra cui un bambino, e ferendo almeno 68 individui, di cui 15 in condizioni critiche.

Testimoni sul posto hanno descritto scene di panico, con urla disperate e persone che cercavano di mettersi in salvo. Le forze dell’ordine e i soccorritori sono intervenuti rapidamente, evacuando l’area e arrestando il conducente, Taleb A., sul luogo del delitto.

Secondo le autorità, il sospetto non ha mostrato alcuna resistenza durante l’arresto.

Il profilo del killer

Taleb A., un uomo di 50 anni di origine saudita, è stato identificato come il responsabile dell’attentato. Arrivato in Germania nel 2006, viveva da anni nello stato della Sassonia-Anhalt, dove lavorava come medico specializzato in psicoterapia presso il Bernburg Klinikum, una struttura per il trattamento e la sicurezza di criminali con dipendenze. Il tragitto dal suo luogo di lavoro al mercatino di Natale di Magdeburgo, dove ha compiuto l’attacco, è di circa 46 chilometri.

Il Ministro Presidente della Sassonia-Anhalt, Reiner Haseloff, ha confermato che Taleb gode dello status di rifugiato politico dal 2016. “È una figura nota nella comunità saudita in esilio, soprattutto per il supporto offerto ai richiedenti asilo, in particolare donne”, ha spiegato Haseloff. Tuttavia, in tempi recenti, l’uomo aveva pubblicato online dichiarazioni che suggerivano un profondo senso di paranoia, tra cui la paura di un’ipotetica “islamizzazione della Germania”. Nonostante il suo ruolo professionale e sociale, Taleb è considerato al momento un lupo solitario, privo di legami con reti terroristiche note.

Nonostante non fosse conosciuto come estremista islamista, come riporta Bild (che pubblica anche la foto dell’uomo in arresto), Taleb A. aveva spesso in passato espresso critiche radicali nei confronti dell’Islam. In un’intervista del 2019 alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, si era definito “il più grande critico dell’Islam nella storia”. Aveva dichiarato di essersi allontanato dall’Islam per timore di persecuzioni e di essere stato minacciato di morte se fosse tornato in Arabia Saudita. Aveva anche fondato una piattaforma online per aiutare le donne saudite a richiedere asilo in Germania.

Taleb A. era attivo sui social media, dove avrebbe condiviso teorie controverse e post critici verso la Germania. Nei suoi profili online si trovano frasi come “La Germania vuole islamizzare l’Europa” e accuse secondo cui il governo tedesco perseguiterebbe attivamente i critici dell’Islam, sia dentro che fuori dal paese. Aveva anche pubblicato contenuti in cui lodava il partito di destra AfD e condivideva immagini distorte di Angela Merkel con il messaggio “Ho distrutto l’Europa”.

Su X (ex Twitter) sembra che siano stati cancellati i post di Taleb

La reazione delle autorità e l’intervento immediato

L’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato e massiccio. Oltre cento soccorritori, tra ambulanze e vigili del fuoco, hanno raggiunto rapidamente la piazza centrale di Magdeburgo. “Le immagini sono terribili, un orrore che non dimenticheremo”, ha dichiarato il portavoce della città, Michael Reif.

L’area è stata transennata e il veicolo sottoposto a un’accurata perquisizione: inizialmente si temeva la presenza di esplosivi, ma la polizia ha escluso questa ipotesi. Un centro di crisi è stato istituito presso il municipio, e un portale online è stato attivato per raccogliere testimonianze e materiali video utili alle indagini.

Solidarietà e condanna unanime

L’attacco ha suscitato reazioni immediate da parte delle istituzioni e della comunità internazionale. “La nostra solidarietà va alle vittime e alle loro famiglie. Questo è un giorno di grande dolore per Magdeburgo e per la Germania”, ha dichiarato il Cancelliere Olaf Scholz, annunciando una visita sul luogo della tragedia. Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha espresso il suo sgomento per un atto così brutale, definendolo una “ferita aperta nel cuore delle festività natalizie”.

Numerosi leader mondiali, tra cui Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, hanno condannato l’accaduto, esprimendo vicinanza al popolo tedesco. Il governo saudita, dal canto suo, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale ribadendo la sua opposizione a ogni forma di violenza.

Un un attacco che segna la memoria collettiva

La tragedia di Magdeburgo richiama alla memoria l’attentato al mercatino di Natale di Berlino nel 2016, in cui un camion guidato da un estremista islamista uccise 12 persone e ne ferì decine.

“Non c’erano indicazioni di minacce concrete, ma sappiamo che i mercatini di Natale sono obiettivi sensibili”, ha commentato il Ministro dell’Interno Nancy Faeser. Le indagini mirano ora a chiarire il movente dell’attacco, mentre la città di Magdeburgo si prepara a commemorare le vittime con una cerimonia presso il Duomo, nel tentativo di ritrovare unità e forza in un momento così tragico.