Le mostre da visitare a Berlino dal 6 al 12 agosto 2022

Numerose le mostre a Berlino durante questa settimana: tutte le più interessanti che potete visitare da sabato 6 a venerdì 12 agosto.

Continuano a essere numerosi gli eventi culturali nella capitale tedesca, molte le mostre a Berlino e i vernissage da vedere in questa settimana di luglio. Di seguito troverete la lista di alcune delle più interessanti che si terranno a Berlino da sabato 6 a venerdì 12 agosto 2022.

  • A Chance Encounter, Bieke Depoorter

Nello spazio espositivo C/O questa settimana a Berlino potrete trovare la mostra “A Chance Enounter” di Bieke Depoorter.

Nata in Belgio, la fotografa Bieke Depoorter già all’età di soli 25 anni è diventata  membro di Magnum Photos, una delle agenzie fotografiche più importanti al mondo. Bieke Depoorter passa anni a conoscere le persone nel suo lavoro ad imparare guardando e diventando molto presto una professionista della fotografia.

Nella mostra “A Chance Encounter” verranno esposti scatti dedicati ad Agata e Michael, due persone con cui la fotografa a convissuto, dedicando un progetto a ciascuno. Depoorter esamina i percorsi di vita individuali dei due soggetti mettendo in discussione il mezzo della fotografia e creando un confine labile tra soggetto e fotografo. Allo stesso tempo, le storie di vita di Agata e Michael riflettono argomenti come la stigmatizzazione, le pause tabù e l’inclusione di persone, spesso sono socialmente trascurate, e affrontando questioni socio-politiche che vengono raramente mostrate. Bike Depoorter riesce ad esaltare intensamente e senza filtri i suoi soggetti fotografici, offrendo agli sparatori di CO  Berlin uno sguardo intimo alle loro vite e al legame personale costruito con loro.

Agata. Paris. November 2nd, 2017 © Bieke Depoorter . Magnum Photos

    • C/O Berlin, la mostra dura dal 30 aprile 2022 fino al 9 settembre 2022, tutti i giorni dalle 11:00 alle 20:00. Il biglietto intero costa 10 €, ridotto 6 €
  • “Fat to Ashes”

L’artista Pauline Curnier Jardin mostra l’installazione cinematografica “Fat to Ashes”. Una compenetrazione di video e immagini realizzate in occasione della prima mostra personale dell’artista in Germania nella Sala Storica dell’Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart – Berlino.

Pauline Curnier Jardin combina tre istantanee cinematografiche: una festa religiosa in onore di Sant’Agata, il carnevale di Colonia e la macellazione di un maiale. La mostra prende il nome dalla settimana di dissolutezza del Giovedì Grasso fino al mercoledì delle ceneri come giorno di disillusione e all’inizio della Quaresima secondo l’anno solare cristiano. L’artista mostra queste tre scene come luoghi di trasgressione e trasformazione legate alla dimensione religiosa. Ad esempio, un dolce italiano che richiama la forma del seno femminile, viene mangiato il giorno della festa in memoria del martirio di Sant’Agata.

Il Carnevale è il momento dove si incrociano feste in maschera e festività religiose. il tutto contornato da un eccesso di barocco,  di devozione popolare e di  ostentazione di gesti e di corpi in estasi.Il cambiamento, la processione e la performance pratica in eccesso ritualizzato sono il contenuto e gli attributi formali di Fat to Ashes.

Pauline Curnier Jardin, Fat to Ashes, 2021, still da film   Pauline Curnier Jardin VG Bild Kunst, Bonn 2021

Pauline Curnier Jardin, Fat to Ashes, 2021, still da film

  • Hamburger Bahnof, Museum far Gegenwalt, la mostra dura dal 13 aprile al 19 settembre, chiuso il lunedì, aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, costo del biglietto 14 ridotto 7€
  • From Detroit nach Berlin, the birth of techno.

La techno è un genere della musica recente che sicuramente ha riscontrato un importante successo a Berlino ma, prima di approdare nella capitale tedesca la techno si è sviluppata a Detroit; due luoghi urbani con sviluppi storici molto diversi.

La mostra “La nascita della techno. Da Detroit a Berlino” esamina gli sviluppi del movimento techno tra la città di Berlino e Detroit. Detroit è il luogo dove si è sviluppata, mentre Berlino dopo la riunificazione della Germania, ne è diventata la capitale mondiale. Berlino propone delle prospettive “più bianche” ed eurocentriche alternative a influenze afroamericane sulla techno di Detroit, che deriva i suoi riferimenti artistici ed estetici dall’afrofuturismo e da altre narrazioni utopiche. Questa mostra mira a dare voce alle storie trascurate dell’origine della techno nella città di Detroit secondo una chiave decolonizzante affrontando lo sviluppo di questo genere tra le due città e la sua diffusione nella società berlinese.

Nella mostra sono presenti video di serate, manifesti e locandine cartacei dedicati alla techno dei primi anni ’90 nelle due città. Vi è anche una mappa storica della diffusione del genere che deve le sue origini dalla musica afro in America. Sicuramente questo genere è apparso in un momento di riunificazione sia per Detroit che per Berlino. La prima tra la comunità afro e quella americana e la seconda una riunificazione geografica.

  • Il FHXB Friedrichshain-Kreuzberg Museum  Adalbertstraße 95a, 10999 Berlin. Chiuso il lunedì e aperto dal martedì al giovedì dalle 12:00 alle 18:00 e dal venerdÌ al domenica10:00 – 20:00, ingresso gratuito.
  • Louise Bourgeois: The Woven Child

In questa mostra a dedicata a Louise Bourgeois a Gropius Bau viene messo in luce il suo lavoro tessile. Conosciuta come scultrice, Louise Bougeois durante l’infanzia ha vissuto un rapporto difficile con il padre e molto intimo con la madre. L’attrice afferma “Mio padre parlava continuamente. Non ho mai avuto l’opportunità di dire nulla. È stato allora che ho iniziato a formare piccole cose dal pane. Se qualcuno parla sempre e ciò che la persona dice fa molto male, allora puoi distrarti così. Ti concentri sul fare qualcosa con le dita.”

Monumentale Installation einer Spinne in einem grauen Raum

Louise Bourgeois, Spider, 1997 © The Easton Foundation/VG Bild-Kunst, Bonn 2022, Foto: Erika Ede

Le sculture di Louise Bourgeois raffigurano spesso ragni, elementi che lei associa alla madre, persona che le tesse un posto sicuro. nella mostra al Gropius Bau vengono esposte sculture, installazioni, disegni, collage, libri e stampe, mostra la connessione permanente dell’artista con i tessuti.

  • Gropius Bau Niederkirchnerstr. 7, Kreuzberg, 22,7-23,10. Dal lunedì al mercoledì 10:00-19:00. L’ingresso costa 15 € ridotto 10 €
  • MATERIAL NATION, Grenzen ins Ungewisse

Tra le altre mostre di Berlino di questa settimana, troviamo l’esposizione collettiva interdisciplinare di diversi artisti ad Urania, un luogo che promuove la comprensione e lo scambio. Gli artisti dell’Europa presentano le loro opere affrontando temi legati alla nazione, autodeterminazione, appartenenza, identità e addio in modo molto personale e allo stesso tempo altamente politico. Le questioni presentate sono diventate molto attuali dallo scoppio della guerra in Ucraina. Nelle loro opere, gli artisti selezionati si avvicinano ai cambiamenti di confine dentro e fuori: come si sente ardentemente una casa che non esiste più? Gli artisti indagano i ricordi infantili guerre dei Balcani e la attuale guerra in Ucraina.

Tra gli artisti compaiono Elektra KB, artista di origine ucraino-colombiana, Mykola Ridnyi nato nella città di Kharkiv, Lana Mesić nata nel periodo di guerra in Jugoslavia (oggi Croazia) e la fotografa berlinese Sina Opaca che si è trovata a Kiev fino alla fine di febbraio di quest’anno.

 

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  • Urania, 15 luglio 28 agosto, Orari di apertura: da mercoledì a domenica, 12:00 – 20:00. Ingresso gratuito
  • InterPlay- Tabea Blumenschein, Ulrike Ottinger

Alla Berlinische Galerie Museum of Modern Art è in corso la mostra dedicata a Tabea Blumenschein (1952-2020), resa nota come attrice nei film della regista Ulrike Ottinger(1942) con la quale ha sviluppato un grandissimo rapporto personale. Tabea Blumenschein è stata attrice ed ha dedicato la sua vita all’arte, ha lavorato come costumista ed è stata una grande rappresentante del mondo queer e femminista berlinese degli anni ’70 (anche se lei non si è mai autodefinita così). Nel suo ultimo periodo di vita la creatività artistica di Blumenschein ha trovato una ulteriore forma di espressione nel disegno. Nei suoi ritratti ritroviamo figure androgine, senza un sesso definito, le forme sono elementari e la volumetria spesso è appena accennata e il colore è steso in ampie campiture  piatte.

Oltre ai disegni di Tabea Blumenschein, sono presenti anche una serie di fotografie di Ulrike Ottinger, la mostra celebra il lavoro e l’amicizia l’amicizia di questi due importanti protagoniste femminili molto conosciute nella Berlino di fine secolo. Maggiori informazioni al seguente link.

  • Berlinische Galerie Museum of Modern Art. Alte Jakobstraße 124-128, 10969 Berlin. Dal mercoledì al lunedì 10:00 – 18:00, chiuso il martedì; ingresso giornaliero 10 €, ridotto 6 €. La mostra è visitabile fino 31 ottobre 2022.

Tabea Blumenschein, Ohne Titel (Glow-in-the-Dark), 1988, Schenkung Ulrike Ottinger © Townes / Shoko Kawaida / Harald Blumenschein, Foto: Anja E. Witte

Tabea Blumenschein, Ohne Titel (Glow-in-the-Dark), 1988, Schenkung Ulrike Ottinger © Townes / Shoko Kawaida / Harald Blumenschein, Foto: Anja E. Witte

  • Costa in vista! Max Liebermann a Noordwijk

La mostra “Costa in vista!” è dedicata al pittore tedesco Max Libermann, al 175° compleanno dell’artista. Qui sono esposte in particolare alle opere dipinte durante le sue estati trascorse nel villaggio di pescatori di Noordwijk, sulla costa olandese del Mare del Nord. Nella cittadina di Noordwijk Liebermann trovò la sua fonte di ispirazione alla vista del mare e di un nuovo modo di dipingere in plain air. Nelle sue estati trascorse a Noordwijk iniziò a dipingere tavole dettate da pennellate rapide e istintive, dominate da colori chiari e influenzate dalla brillantezza degli artisti impressionisti.  Morì nel 1934, ebreo dalla nascita, gli venne proibito di dipingere e di esporre le sue opere, morì in solitudine. Per maggiori informazioni al seguente link.

  • Liebermann Villa a Wannsee tutti i giorni tranne il martedì dalle 10:00 alle 18:00. 10€ intero e 8€ ridotto. La mostra è visitabile fino al 19  settembre 2022.

Max Liebermann, Am Strand von Noordwijk, 1908, Privatsammlung, Foto: Christoph Irrgang, Hamburg, per gentile concessione della Villa Liebermann.

  • Barbara Kruger, Bitte lachen / Please cry

La Neue Nationalgalerie mostra la prima mostra personale istituzionale di Barbara Kruger a Berlino. Barbara Kruger grafica e designer è un’artista concettuale americana, per la prima volta realizza un’installazione apposita per la sala espositiva della Neue Nationalgalerie. La sua arte è da sempre impegnata socialmente e politicamente, è un’artista che tratta temi come parità di genere, luoghi comuni delle donne anche con approccio ironico. Il suo scopo è realizzare opere in grado di far riflettere ed è un’artista che vuole avvicinarsi alla gente.

L’installazione alla Neue Nationalgalerie combina i testi di Barbara Kruger con citazioni dei tre scrittori George Orwell, James Baldwin e Walter Benjamin. Scrittori di cui i testi trattano importanti temi politici: la violenza degli Stati totalitari, i meccanismi di discriminazione sociale e i pericoli della storiografia unilaterale. I colori sono ridotti a bianco, nero e rosso la gestualità grafica enfatizza l’attualità dei testi argomentati. Sono presenti citazioni letterarie e testi scritti di Barbara Kruger presi in prestito dalle notizie sui social media, che si rivolgono direttamente ai visitatori, come: “Per favore ridi”, “Per favore piangi” o “È tutto quello che c’è?”. Maggiori informazioni a questo link.

  • Neue Nationalgalerie, Potsdamer Str. 50, 10785 Berlin Chiuso il lunedì, martedì e mercoledì dalle 10:00 alle 18:00, dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 22. La mostra è visitabile fino al 28 luglio 2022.
  • Kaloki Nyamai: Moments That I Miss, Galerie Barbara Thumm

Kaloki Nyamai nato nel 1985 a Kitui, in Kenya, vive e lavora a Nairobi è di etnia Kamba, ha studiato interior design e cinema. Nonostante la formazione accademica, le sue prime maestre furono in casa: la madre e la nonna. La madre, che lavorava nella moda, gli insegnò a disegnare mentre la nonna gli raccontò le storie del popolo Kamba. È da questo elemento che Nyamai parte la sua ricerca artistica, dove vengono intrecciati volti e figure ad uno sfondo monocromo e materico. Le sue opere sono multimediali e caratterizzate da ricchi strati, offrendo frammenti da mettere insieme lentamente. I suoi lavori sono stati presentati in fiere e mostre tra Africa ed Europa. Nel 2018 ha partecipato alla terza edizione della Biennale di Kampala. Le sue opere più recenti si concentrano sul tema della corporeità, esperienze di vita che si mostrano sui nostri corpi, punti che lasciano cicatrici su di noi, mostrando quello che abbiamo passato come persone. Maggiori informazioni a questo link.

  • Galerie Barbara Thumm, Markgrafenstrasse 68 D-10969 Berlin, dal mercoledì al sabato dalle 12:00 alle 18:00. Ingresso gratuito fino al 30/07.

 

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  • Persons Project Gallery, Exhibition

La Galeria Persons Projects offre i suoi spazi a quattro artisti della Helsinki School che sfidano questioni urgenti riguardanti la fragilità del nostro ecosistema. Si indagano su diverse questioni, ad esempio: in un mondo in cambiamento dettato dall’industria e il capitalismo come ci si può riconnettere con la natura? Cosa significa rallentare, concentrarsi sull’invisibile e apprezzare la temporalità della natura?

Gli artisti presentati  Halso, Kannisto, Kantanen e Rikala lavorano con l’inaffidabilità del paesaggio, abbracciandolo per cementare ulteriormente il nostro rapporto con esso.

Ilkka Halso è un’artista che si occupa di proteggere, ripristinare e comprendere l’anatomia della natura. Le sue fotografie sono frutto di una visione pessimista ma realistica del nostro futuro. L’ambiente distopico che Halso cura fa emergere la sua desolante visione del futuro, che si è lentamente evoluta nella nostra realtà con un’estetica qualitativamente alta dei suoi scatti.

Le opere fotografiche di Sanna Kannisto esplorano l’intersezione tra natura, scienza e arte. Le sue opere sono uno studio di come l’umanità interagisce con il nostro ambiente naturale, in particolare con uccelli e foglie di piccole dimensioni. Kannisto separa i soggetti delle sue fotografie dall’ambiente originale. Secondo lei quando questo accade e gli elementi sono “fuori dalla natura, diventano speciali”. Oltre alle sue foro suoi video animano il “palcoscenico” più teatrale del suo studio sul campo, dando vita a questi animali e insetti.

Sandra Kantanen ha approfondito il mondo della fotografia di paesaggio negli ultimi due decenni. Questo fascino deriva da un periodo di studio trascorso in Cina. Kantanen afferma: “Ho studiato la pittura di paesaggio cinese e sono diventato completamente ossessionato dall’idea di cercare di capire il loro modo di guardare la natura. Ho scoperto che la maggior parte delle montagne sacre che raffiguravano da migliaia di anni erano quasi totalmente distrutte dall’inquinamento e dal turismo”. “Il suo è un viaggio estetico nel mettere in discussione la nozione di ciò che noi come cultura crediamo essere ‘ideale’, quindi, le sue creazioni di paesaggi non esistono effetivamente. Eppure, il suo percorso ha trovato piede nella zona grigia che si trova tra un modo di vedere orientale e il senso occidentale per il romanticismo”.

Mikko Rikala è interessato alla spazialità e alla temporalità, la sua attenzione si concentra alla complessità del passare ciclico del tempo e le tracce lasciate su ciò che ci circonda. Una parte integrante del processo di Rikala è l’osservazione lenta e mirata, esaminando i cicli ricorrenti di fluttuazione della natura attraverso un approccio meditativo. Onda verticale (2021) mostra come Rikala scelga di fermarsi e riflettere, su se stesso e su quei piccoli momenti della natura che pochi riescono a sperimentare. Maggiori informazioni a questo link.

  • Persons Projects Gallery Lindenstr. 34-3510969 Berlin, dal martedì al sabato 11:00 alle 18:00, ingresso gratuito. La mostra è visitabile fino al 3 settembre.

Exhibition view at Persons Projects. Courtesy of Persons Projects.

Exhibition view at Persons Projects. Courtesy of Persons Projects.

  • Mostra monografica di Mila Teshaieva. 

Poco dopo l’invasione russa si è recata nella sua città natale, Kiev. Il risultato del suo lavoro è un diario che racconta la tragedia che sta distruggendo un Paese e i suoi cittadini attraverso immagini e parole. Mila Teshaieva, con il suo lavoro, ha fotografato uno spaccato del conflitto che va dai primi giorni di guerra agli ultimi giorni di aprile. La lente del suo lavoro e della sua documentazione riguarda la vita durante la guerra, i protagonisti non sono soldati, aerei o esplosioni, ma la vita quotidiana del popolo ucraino: dalla fuga in preda al panico, alla coesione e resistenza dei cittadini, mostrando la nuova quotidianità tra le macerie e i tentativi di adattamento e ricostruzione. Maggiori informazioni al seguente link.

  • Museum Europäischer Kulturen Arnimallee 25, Steglitz. Dal martedì al venerdì 10-17, sabato e domenica 11:00-18:00, € 8, ridotto € 4, la prima domenica del mese è gratuita. La mostra è visitabile fino al 15 gennaio 2023.

Irpin, March 4th, 2022 © Mila Teshaieva

Irpin, March 4th, 2022 © Mila Teshaieva

  • Wir sind von hier. Türkisch-deutsches Leben 1990; Fotografien von Ergun Çağatay – Siamo di qui. Vita turco-tedesca 1990; Fotografie di Ergun Çağatay

Il fotografo di Istanbul Ergun Çağatay (1937-2018) nel corso della sua vita ha visitato diverse città tedesche. In questa mostra, al Museum Europäischer Kulturen, viene presentato il suo lavoro, il più ampio reportage fotografico sull’immigrazione turca in Germania. Verranno esposte 3.477 fotografie, che ci portano nel cuore dell’ambiente di vita della prima e della seconda generazione di lavoratori migranti turchi. Questo immenso reportage rappresenta una testimonianza unica e profonda dell’immigrazione. Le sue fotografie tracciano un quadro variegato dell’intreccio delle vite e culture turco-tedesche e offrono un’importante prospettiva sugli sconvolgimenti politici e sociali dei primi anni Novanta. Le fotografie sono quindi anche un contributo a una cultura contemporanea della memoria che include le esperienze delle persone migranti. Maggiori informazioni al seguente link.

  • Museum Europäischer Kulturen Arnimallee 25, Steglitz. Dal martedì al venerdì 10:00-17:00, sabato e domenica 11-18, € 8, ridotto € 4, la prima domenica del mese è gratuita. La mostra è visitabile fino al 7 febbraio 2023.

Improvised kebab snack in the columned cafeteria of the Humboldt University, Unter den Linden, Berlin-Mitte © Ergun Çağatay/Fotoarchiv Ruhr Museum/Stadtmuseum Berlin/Stiftung Historische Museen Hamburg

Improvised kebab snack in the columned cafeteria of the Humboldt University, Unter den Linden, Berlin-Mitte © Ergun Çağatay/Fotoarchiv Ruhr Museum/Stadtmuseum Berlin/Stiftung Historische Museen Hamburg

  • Tiina Itkonen – Ice Has a Memory: Greenland’s Vanishing Song Lines

Persons Projects ospita la mostra personale di Tiina Itkonen. Come si legge nel sito della presentazione dell’esposizione Ice Has a Memory: Greenland’s Vanishing Song Lines, la mostra è “incentrata sul suo progetto “Piniartoq”  sulla comunità Inuit della Groenlandia, originaria della regione. Cattura gli effetti del cambiamento climatico su la più ampia comunità Inuit, i suoi cacciatori, le tradizioni e lo stile di vita dell’intero villaggio. Le situazioni terribili mostrate nelle sue fotografie rivelano le varie complessità coinvolte, se c’è una speranza di invertire gli effetti negativi del riscaldamento globale. Le sue immagini ricordano tutti noi, ovunque viviamo, quel vero cambiamento non si basa solo sul lavoro a stretto contatto con queste comunità locali, ma sul rispetto dei loro valori culturali e del loro modo di vivere come uno specchio del nostro”. Maggiori informazioni sulla mostra al seguente link.

  • Persons Projects, Lindenstrasse 34–35, Kreuzberg. Dal martedì al sabato 11:00-18:00. La mostra è visitabile fino al 3 settembre.

Tiina-Itkonen-Ice-Has-a-Memory-Persons-Projects-2022-07, Immagine per gentile concessione di Person Projects

Exhibition view at Persons Projects. Courtesy of Persons Projects. Tiina-Itkonen-Ice-Has-a-Memory-Persons-Projects-2022-07, Immagine per gentile concessione di Person Projects.

Tiina-Itkonen-Ice-Has-a-Memory-Persons-Projects-2022-01- Immagine per gentile concessione di Persons Projects

Exhibition view at Persons Projects. Courtesy of Persons Projects. Tiina-Itkonen-Ice-Has-a-Memory-Persons-Projects-2022-01- Immagine per gentile concessione di Persons Projects.

  • Artificial Biotopes

La mostra Artificial Biotopes, al Georg-Kolbe-Museum, esamina il proficuo rapporto e interazione tra architettura, scultura e natura. Presentate nel grande studio di scultura del Museo Georg Kolbe, le opere di tre figure di spicco del modernismo del primo NovecentoWilhelm Lehmbruck, Georg Kolbe e Ludwig Mies van der Rohe –  sono affiancate dalle installazioni di Anne Duk Hee Jordan, un’artista coreana-tedesca residente a Berlino. L’artista berlinese dispone le sue installazioni di acqua e piante accanto a sculture in filigrana dello scultore Wilhelm Lehmbruck, morto nel 1919. Maggiori informazioni al seguente link.

  • Georg-Kolbe-Museum, Sensburger Allee 25, Charlottenburg. Dal lunedì alla domenica 10:00-18:00, € 7, ridotto € 5, minori di 18 anni e prima domenica del mese gratis. La mostra è visitabile fino al 28 agosto 2022.
  • The Shape of Freedom. International Abstraction after 1945

La nuova mostra The Shape of Freedom al Museum Barberini presenta icone e opere della pittura astratta internazionale dalla metà degli anni quaranta alla fine della Guerra Fredda. Tra le opere, i famosi “Drip Paintings” di Jackson Pollock e opere dei suoi contemporanei come Sam Francis, Mark Rothko e Helen Frankenthaler.

“Dopo la seconda guerra mondiale, la pittura ha preso direzioni completamente nuove. Una nuova generazione di artisti ha voltato le spalle agli stili del periodo tra le due guerre: invece della rappresentazione figurativa o dell’astrazione geometrica, i pittori nell’orbita dell’espressionismo astratto negli Stati Uniti e dell’Art Informel nell’Europa occidentale hanno perseguito un approccio radicalmente impulsivo alla forma, al colore, e materiale. Come espressione della libertà individuale, il gesto pittorico spontaneo ha acquisito un significato simbolico. I dipinti a colori su larga scala hanno creato uno spazio meditativo per rimuginare sulle questioni fondamentali dell’esistenza umana”, è quanto si legge nel sito della mostra. Per maggiori informazioni sull’esposizione potete trovare maggiori informazioni al seguente link.

  • Museum Barberini, Humboldtstrasse 5-6, Potsdam. Dal lunedì al venerdì 9-18, sabato, domenica e festivi 10-15. La mostra è visitabile fino al 5 settembre 2022. Biglietti disponibili al seguente link.

Jackson Pollock Composition No. 16, 1948 Oil on canvas 56,5 × 39,5 cm Museum Frieder Burda, Baden-Baden © Pollock-Krasner Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022

Jackson Pollock, Composition No. 16, 1948, Oil on canvas, 56,5 × 39,5 cm
Museum Frieder Burda, Baden-Baden. © Pollock-Krasner Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022

  • Sibylle Bergemann

Sibylle Bergemann (1941-2010) è una tra le più celebri fotografe tedesche. Nel suo periodo di attività durato oltre quattro decenni, la berlinese ha elaborato un’opera che spazia da straordinarie fotografie di città, da lavori di moda, ritratti, cani e molto altro. La voglia di viaggiare è un’importante forza trainante della sua pratica fotografica in tutto il mondo: Dakar, Mosca, New York e Parigi sono tra le sue destinazioni. La Berlinische Galerie rende omaggio alla fotografa berlinese Sibylle Bergemann con una retrospettiva che durerà fino a ottobre. La mostra offre una selezione di oltre 200 fotografie, tra cui 30 inedite. Saranno esposte anche le fotografie dei suoi amici Arno Fischer e Ute Mahler, oltre ad alcuni scatti meno noti degli esordi della carriera di Bergemann. Maggiori informazioni sulla mostra al seguente link.

  • Berlinische Galerie, Alte Jakobstr. 124–128, Kreuzberg. Tutti i giorni escluso il martedì 10:00–18:00, € 10, ridotto € 6; ingresso gratuito la prima domenica del mese. La mostra è visitabile fino al 10 ottobre. Biglietti disponibili al seguente link.

© Tenuta Sibylle Bergemann/OSTKREUZ. Courtesy Lock Gallery, Berlino

© Tenuta Sibylle Bergemann/OSTKREUZ. Courtesy Lock Gallery, Berlino

  • The Berlin Biennale

Alla dodicesima Biennale di Berlino di Arte Contemporanea parteciperanno 77 artisti e collettivi internazionali. L’evento si svolge ogni due anni e si distribuisce in varie sedi a Berlino. I rinomati curatori ogni anno danno forma e delineano il taglio della Biennale. Quest’anno è curata dall’artista francese Kader Attia che si focalizza sul retaggio del colonialismo e guarda indietro a più di due decenni di impegno decoloniale. Il titolo della dodicesima edizione è Still Present!concentrandosi, con artisti da tutto il mondo, sul confronto dei lasciti della modernità e il conseguente stato di emergenza globale. “Oltre alle loro opere, la mostra presenta documenti storici, tra cui pubblicazioni politiche e attiviste dell’Archiv der Avantgarden – Egidio Marzona (AdA).

I contributi rivelano connessioni tra colonialismo, fascismo e imperialismo e propongono strategie decoloniali per il futuro, orientate attorno a una serie di domande: come si può plasmare un’ecologia decoloniale? Quale ruolo possono svolgere i movimenti femministi non occidentali nella riappropriazione delle narrazioni storiche? Come reinventare il dibattito sulla restituzione al di là della restituzione dei beni depredati? Il campo dell’emozione può essere recuperato attraverso l’arte?” è quanto si legge nel sito della Biennale d’Arte Contemporanea di Berlino.

  • Akademie der Künste, Hanseatenweg 10, Tiergarten. Tutti i giorni escluso il martedì, 11-19.

  • Akademie der Künste, Pariser Platz 4, Mitte. Tutti i giorni escluso il martedì, 11-19.
  • Dekoloniale Memory Culture in the City, Wilhelmstr. 92, Mitte. 0-24 h (finestra).

  • Hamburger Bahnhof, Invalidenstr. 50-51, Tiergarten. Da martedì a venerdì 10-18, giovedì 10-20, sabato e domenica, 11-18.
  • Kunst-Werke, Auguststr. 69, Mitte. Tutti i giorni escluso il martedì 11-19.
  • Stasi Headquarters, Campus for Democracy, Ruschestr. 103, case 7 e 22, Lichtenberg. Tutti i giorni escluso il martedì, 11-18.

  • Tutte le sedi della Biennale saranno visitabili fino a 9 settembre 2022. Biglietto € 18, ridotto € 9. L’ingresso è gratuito al Memoriale della Cultura Decoloniale e alla Sede della Stasi fino a 18 anni, coloro che hanno il Berlin Pass e la prima domenica di ogni mese.

Calida Garcia Rawles, Noel W Anderson, veduta dell'installazione, 12a Biennale di Berlino, Hamburger Bahnhof – Museum for Contemporary Art, Foto di Laura Fiorio

Calida Garcia Rawles, Noel W Anderson, veduta dell’installazione, 12a Biennale di Berlino, Hamburger Bahnhof – Museum for Contemporary Art, Foto di Laura Fiorio

  • Hollywood – Helmut Newton Foundation

Nelle sale della Helmut Newton Foundation nel museo della fotografia verrà allestita la mostra Hollywood. Verranno esposte decine e decine di ritratti fotografici dei più grandi attori della storia del cinema realizzati nel corso degli anni. Saranno esposte le opere di artisti del calibro di, tra gli altri, Annie Leibovitz, Anton Corbijn, Eve Arnold, Steve Schapiro e, ovviamente, Helmut Newton. In una seconda sala la protagonista delle fotografie sarà, invece, la città di Los Angeles, dove si trova il quartiere di Hollywood, capitale mondiale  e simbolo del cinema contemporaneo.

  • Helmut Newton Foundation, Museum of Photography, Jebensstraße 2, Tiergarten. Dal martedì al sabato 11:00-19:00, domenica 11:00-20:00. La mostra è visitabile fino al 20 novembre. Per maggiori informazioni ecco il link.

Jack Nicholson nei panni di Jake Gittes in Chinatown di Roman Polansky. ©Steve Schapiro

Jack Nicholson nei panni di Jake Gittes in Chinatown di Roman Polansky. ©Steve Schapiro

  • Museum für Fotografie – Candida Höfer

Il Museo della Fotografia, dedica una mostra a Candida Höfer. “Candida Höfer esplora gli spazi costruiti con le sue fotografie. I loro interni famosi in tutto il mondo si concentrano su biblioteche, musei, ristoranti, teatri e altri luoghi accessibili al pubblico, consentendo di vivere l’architettura in un modo nuovo”. La mostra espone circa 90 opere dell’artista tedesca, aprendo un ampio spaccato sulle fotografie di Candida Höfer, dal 1980 ai giorni nostri. Maggiori informazioni sulla mostra al seguente link.

  • Museum für Fotografie, Jebensstraße 2, Tierpark. Tutti i giorni escluso il lunedì 11:00-19:00 (giovedì 11-20), € 10, ridotto € 5. La mostra è visitabile fino al 28 agosto. Biglietti disponibili al seguente link.

Eugène Atget, Hôtel du Marquis de Lagrange, 4 et 6 rue de Braque, 1901, Albuminpapier, © Staatliche Museen zu Berlin, Kunstbibliothek

Eugène Atget, Hôtel du Marquis de Lagrange, 4 et 6 rue de Braque, 1901, Albuminpapier, © Staatliche Museen zu Berlin, Kunstbibliothek

Sigrid Neubert, München, BMW-Museum, Innenraum, 1972, Silbergelatinepapier, © Staatliche Museen zu Berlin, Kunstbibliothek

Sigrid Neubert, München, BMW-Museum, Innenraum, 1972, Silbergelatinepapier, © Staatliche Museen zu Berlin, Kunstbibliothek

  • Sascha Wiederhold. Wiederentdeckung eines vergessenen Künstlers

La Neue Nationalgalerie per la prima volta in quasi mezzo secolo, dedica una mostra a Sascha Wiederhold:Sascha Repeated“. L’esposizione raccoglie le poche opere superstiti di questo artista caduto ingiustamente nell’oblio. L’artista iniziò a dipingere nel 1924 e apparteneva alla cerchia della galleria berlinese di Herwarth Walden “Der Sturm”.

“Il suo mondo pittorico consiste in forme e motivi vorticosi e selvaggi e in colori intensi, con i dipinti di grande formato che trasmettono un’esperienza visiva quasi psichedelica” è quanto si legge nella descrizione dell’evento. Maggiori informazioni sulla mostra al seguente link.

  • Neue Nationalgalerie, Potsdamer Str. 50, Tiergarten. Tutti i giorni escluso il lunedì 10:00-18:00 (giovedì 10:00-20:00). La mostra è visitabile fino all’8 gennaio 2023. Biglietti al seguente link.

Olio su cartone su tela, 204 x 240 cm. Foto: Galerie Brockstedt © Sebastian Schobbert

Olio su cartone su tela, 220,5 x 307 cm. Foto: Herling/Herling/Werner, Museo Sprengel di Hannover

Al Bode-Museum è possibile scoprire una selezione delle sculture in cera più preziose del periodo tra il 16° ed il 19° secolo, in una piccola e incantevole mostra. Le 33 opere presenti sono principalmente ritratti in cera di piccolo formato e ritratti con una finitura estremamente artistica. Sono esposti anche rilievi con raffigurazioni cristiane, mitologiche e allegoriche e statuette. Grazie alla straordinaria abilità artistica degli autori, le opere d’arte in cera erano ricercati oggetti da collezione che incontrarono rapidamente la loro

  • DARK MATTER – Köpenicker Chaussee 46

All’interno delle stanze buie di un’ex-fabbrica prende vita Dark Matter, un universo parallelo fatto di affascinanti installazioni luminose. Attraversando sette stanze con sette diverse installazioni, luce, suono e movimento si fondono in emozionanti coreografie di forme e colori. Ogni stanza sviluppa la propria atmosfera individuale, dalle piccole composizioni luminose intime, agli oggetti interattivi walk-in, fino agli spettacoli di luce audiovisivi che riempiono la stanza con un sistema audio 3D. L’atmosfera suggestiva, al limite tra mondo reale e digitale, vi farà immergere in un universo del tutto nuovo. Il progetto nasce da Christopher Bauder, direttore creativo dello studio di design WHITEvoid. Dal 3 giugno, inoltre, è stata aperta al pubblico l’area esterna di 1000 mq di Dark Matter – e rimarrà aperta fino al 28 agosto 2022. I visitatori potranno quindi godersi la scultura luminosa «Stalactite» mentre si gustano drink e musica elettronica. L’enorme costruzione di 360 elementi luminosi fluttua sopra gli ospiti a forma di piramide rovesciata. I biglietti si possono acquistare a questo link.

  • Dark Matter, Köpenicker Chaussee 46, Lichtenberg. Mercoledì/giovedì 14-22, venerdì 12:00-23:00, sabato 11:00-23:00, domenica 11:00-22:00. Biglietti disponibili al seguente link.

GRID, Foto by WHITEvoid

GRID, Foto by WHITEvoid

CIRCULAR, Foto by WHITEvoid

CIRCULAR, Foto by WHITEvoid

  • Church for Sale – Works from the Haubrok Collection and the Nationalgalerie Collection – Hamburger Bahnhof

In occasione del suo 25° anniversario, l’Hamburger Bahnhof espone la mostra “Church for Sale” che comprende opere della collezione Haubrok e dellaNationalgalerie. Le opere esposte affrontano il tema dell’arte come attività politica, finalizzata alla lotta contro l’aggressione a quei beni comuni essenziali alla vita. Un’esposizione che mette in dubbio, quindi,  le strutture di potere esercitate nella sfera pubblica e in quella privata. I biglietti si possono trovare a questo link.

  • Hamburger Bahnhof, Invalidenstraße 50-51, Moabit. Da martedì a venerdì 10:00-18:00 (giovedì 10:00-20:00), sabato e domenica 11:00-18:00, € 10, ridotto € 5. La mostra è visitabile fino al 19 settembre. Biglietti disponibili al seguente link.

Ausstellungsansicht „Church for Sale. Werke aus der Sammlung Haubrok und der Sammlung der Nationalgalerie“, Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart – Berlin, 2021. Abgebildet: Cady Noland, Blank for Serial, 1989 © Cady Noland © Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin / Thomas Bruns

Ausstellungsansicht „Church for Sale. Werke aus der Sammlung Haubrok und der Sammlung der Nationalgalerie“, Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart – Berlin, 2021. Abgebildet: Cady Noland, Blank for Serial, 1989 © Cady Noland © Nationalgalerie – Staatliche Museen zu Berlin / Thomas Bruns

Edgar Arceneaux, Church for Sale, 2013 28 x 35,6 cm Sammlung Haubrok © Edgar Arceneaux

Edgar Arceneaux, Church for Sale, 2013 28 x 35,6 cm Sammlung Haubrok © Edgar Arceneaux

  • Movement Research ACROSS

“Come può l’attività e l’interazione artistica trasformare lo spazio pubblico di Wedding, quartiere nord di Berlino, in uno spazio più sicuro per tutte le persone?” È la domanda che si pone Movement Research Across un evento multidisciplinare che si terrà alla Galerie Wedding fino al 30 luglio. “Con ACROSS ci chiediamo come noi vicini, persone con biografie diverse, esseri umani con corpi vulnerabili, possiamo unirci nello spazio pubblico attraverso l’intervento artistico, raggiungendo le comunità e le crisi”. Le prime settimane di giugno vedranno un programma unico di performance, danza e musica organizzato da XO Curatorial Projects. All’interno della galleria saranno esposte opere di artisti come RA Walden, Jimmy Robert, André Uerba e Angela Alves.

  • Galerie Wedding – Raum für zeitgenössische Kunst, Müllerstraße 146/147. Maggiori informazioni sul programma al seguente link. Gli eventi proseguiranno fino al 30 luglio.
  • David Hockney – Landschaften im Dialog

David Hockney è considerato uno degli artisti contemporanei più influenti. Le “Quattro Stagioni” della Collezione Würth, i “Three Trees near Thixendale” (2007/2008), mostrano il rapido movimento delle stagioni, catturate in quattro dipinti giganti. Gli alberi sono gli attori principali, raffigurati nella loro trasformazione con il susseguirsi delle quattro diverse stagioni. I tre alberi in mezzo a un campo di grano nel suo terra natia, lo Yorkshire, sono caratteristici dell’impegno e la relazione di Hockney con la natura e i paesaggi in terra britannica. Hockney sentiva che la fotografia non poteva catturare la bellezza dello Yorkshire e, in questi dipinti, affascina il suo stile pittorico e rappresentativo: l’uso dei colori che immerge in differenti stati d’animo e trasporta nelle varie stagioni, da colorazioni accese in estate a un paesaggio più freddo sullo sfondo della desolazione collinare della pampa settentrionale dell’Inghilterra. Maggiori informazioni al seguente link.

  • Gemäldegalerie, Matthäikirchplatz, Tiergarten. Dal martedì al venerdì 10:00-18:00, sabato e domenica 11:00-18:00, € 8, ridotto € 4. La mostra è visitabile fino al 7 ottobre. Biglietti disponibili al seguente link.
  • Balance – Equilibrio

Dalla Minimal Art alla Transavanguardia, dalla Pop Art all’arte contemporanea, la mostra presenta opere che affrontano la lotta degli individui o della società per l’equilibrio, l’armonia e la stabilità. Allo stesso tempo, dimostrano quanto poco duraturo sia lo stato di equilibrio una volta trovato. L’esposizione “Balance” suddivide la rappresentazione di queste certezze in declino in cinque blocchi tematici: l’inutilità del desiderio di equilibrio, la percezione dell’equilibrio, le tensioni degli atti di equilibrio interpersonali, il rapporto squilibrato tra uomo e natura e infine l’equilibrio delle aspettative individuali e sociali in contesti economici. Maggiori informazioni al seguente link.

  • Hamburger Bahnhof, Invalidenstraße 50-51, Moabit. Da martedì a venerdì 10:00-18:00 (giovedì 10:00-20:00), sabato e domenica 11:00-18:00, € 14, ridotto € 7. La mostra è visitabile fino a 10 settembre. Biglietti disponibili al seguente link.

Andy Warhol, Mao, 1973 Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin, Sammlung Marx © Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin / Jochen Littkemann © 2022 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Licensed by Artists Rights Society (ARS), New York

Andy Warhol, Mao, 1973 Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin, Sammlung Marx © Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin / Jochen Littkemann © 2022 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Licensed by Artists Rights Society (ARS), New York

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