L’Arcivescovo di Berlino approva le benedizioni alle coppie omosessuali
L’arcivescovo cattolico di Berlino ha permesso la benedizione delle coppie omosessuali e dopo qualche mese è arrivata la risposta anche dal Vaticano
Proprio qualche mese fa, l’arcivescovo di Berlino, Heiner Koch, in una lettera rivolta ai sacerdoti e diaconi della diocesi, ha dichiarato che, l’intenzione, è di non sanzionare chi benedice le coppie omosessuali. Questi è quanto deciso nell’ultimo Synodaler Weg. Nel frattempo, pochi giorni fa, proprio dalla Santa Sede è arrivata la notizia ufficiale che consente di benedire le coppie omosessuali ma senza acconsentirne il matrimonio.
La lettera di Koch
La lettera dell’arcivescovo cattolico di Berlino, datata 21 agosto, ha suscitato scalpore. La missiva è rivolta ai fedeli, sacerdoti e diaconi della sua diocesi, permettendo loro di benedire le coppie eterosessuali e omosessuali. Egli non sanzionerà coloro che, nella sua diocesi, decideranno di benedire tali coppie e fornisce prevalentemente indicazioni pastorali a diaconi e sacerdoti: le benedizioni non dovranno avere fini politici o mediatici. Chi deciderà di presiedere le benedizioni, non incorrerà in sanzioni disciplinari.
In particolare, nell’ultimo anno, la Chiesa Cattolica tedesca sta cercando un costante rinnovamento che potrebbe essere l’inizio di questo percorso. Questo piccolo passo potrebbe indicare una direzione positiva? Nel frattempo, sia i cattolici che gli anglicani sembrano cedere alla “dittatura del relativismo”.
I motivi della scelta personale di Koch
Nella missiva di cinque pagine e 2000 parole, l’arcivescovo Koch esprime che non prenderà provvedimenti per coloro che vorranno benedire coppie dello stesso sesso.
I vescovi, dunque, potranno autonomamente decidere se impartire o meno la benedizione senza essere sanzionati. Così, padre Koch esegue le volontà discusse proprio il 9 marzo scorso a Francoforte durante l’Assemblea Sinodale tedesca. Questa ha approvato il testo che consente ai vescovi tedeschi di benedire tali coppie.
Le decisioni di Padre Koch sono fondate sull’Amoris Laetitia di Papa Francesco, approvando il fatto che ci sono “ragioni a favore e contro la benedizione delle coppie che si amano ma non vogliono o non possono sposarsi sacramentalmente”. Egli incoraggia “a decidere in modo responsabile” e aggiunge di sperare di “riuscire a preservare l’unità nella diversità”.
L’arcivescovo dunque, in obbedienza al Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede del 2021, ha comunicato la sua volontà di non voler benedire le coppie dello stesso sesso. Esso non ritiene che l’interdizione valga per i diaconi e i sacerdoti della sua diocesi.
La scelta del Vaticano
Papa Francesco acconsente. Attraverso il documento denominato ‘Fiducia supplicans’ del dicastero della Dottrina della Fede, si consente la benedizione di unioni omosessuali, senza coinvolgere alcun rito specifico. Attualmente, la dottrina relativa al matrimonio rimane invariata con questa apertura, poiché la benedizione non ha l’intenzione di equiparare tali unioni a un matrimonio, considerato dalla Chiesa come l’unione di un uomo e una donna.
Il cardinale Victor Manuel Fernandez ha dichiarato “Non si deve né promuovere né prevedere un rituale per le benedizioni di coppie in una situazione irregolare, ma non si deve neppure impedire o proibire la vicinanza della Chiesa ad ogni situazione in cui si chieda l’aiuto di Dio attraverso una semplice benedizione”.
La svolta di Papa Francesco
Dopo questa evoluzione, se possiamo definirla così, è importante notare che il Papa ha sempre manifestato un atteggiamento aperto verso ogni individuo. Arriva l’approvazione per le persone transgender di richiedere e ricevere il battesimo, consentendo loro anche di agire come padrini e testimoni durante le cerimonie nuziali in chiesa. Tuttavia, è cruciale sottolineare che ciò non apre la strada al matrimonio per le coppie omosessuali, poiché il matrimonio rimane riservato a un uomo e una donna.
Il rapporto con la Germania
Tra le reazioni proveniente da tutto il mondo, quella della Germania è stata alquanto interessante. E’ stato detto che “Nel marzo 2021, appena meno di tre anni fa, in un precedente comunicato del Dicastero per la Dottrina della Fede, la Santa Sede aveva proibito la concessione di benedizioni alle coppie omosessuali. In risposta a quella decisione, in Germania e in altri Paesi dell’Europa del nord si era verificata una vera e propria reazione. Già all’epoca, ci si attendeva che dal Vaticano arrivassero segnali innovativi e di maggiore “accoglienza” su un argomento così dibattuto”.
Il messaggio del Vaticano ad un anno dalla scomparsa di Benedetto XVI
Quest’anno, dopo l’assemblea sinodale tedesca del 9 marzo a Francoforte sul Meno, 230 partecipanti hanno votato su 15 decisioni, approvando un testo di riforma che consente ai vescovi tedeschi di benedire le unioni tra persone dello stesso sesso. Questo sembra essere una sfida al Vaticano per un nuovo progetto di riforma, che, sorprendentemente, è stato successivamente approvato anche dal Vaticano.
La Chiesa cattolica tedesca ha votato a stragrande maggioranza per la benedizione delle coppie dello stesso sesso. Ciò invia al Vaticano un messaggio chiaro e potente.
Questo messaggio è orientato verso il rinnovamento e la pace, senza coinvolgimento in conflitti e con l’auspicio di un nuovo progetto di rinnovamento, senza alcuna rottura.
Il 31 dicembre 2022 è stato il giorno della commemorazione della scomparsa di Benedetto XVI, teologo tedesco. La sua perdita è stata significativa, rappresentando la mancanza di una figura umana e intellettuale di portata universale. Transitando fra due secoli, la sua assenza rappresenta la scomparsa di una dimensione ecclesiastica singolare e di una teologia priva di successori.
Leggi anche: Chiesa tedesca contro il Vaticano: vuole approvare unioni tra gay e il diaconato per le donne
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter