La mia prima visita dall’oculista tedesco
Quattro agosto 2016, ore 11, Berlino, Spreebogen Augenklinik, zona Moabit. È la mia prima visita dall’oculista da quando sono venuto a vivere a Berlino. La segretaria mi indica lo studio dove dirigermi. L’appuntamento l’ho preso utilizzando una piattaforma online per prenotare visite specialistiche (ps: non coperte dalla Krankenkasse, l’assicurazione medica). Ad accogliermi c’è una dottoressa alta, bionda, età 35 anni circa, così bella che continuo a rimanerne un po’ affascinato anche quando poso i miei occhiali sul tavolino e dovrebbe cominciare quella visita che, mi auguro, possa poi autorizzarmi ad operarmi agli occhi con il laser e smettere di essere una talpa ogni volta che non ho le lenti.
Mi siedo. Davanti a me è appesa una tavola optometrica. Gli dò un’occhiata ricordando quanto fossi stupido da piccolo ogni volta che cercavo di impararla a memoria per fare bella figura quando pochi secondi dopo l’oculista mi avrebbe chiesto cosa vedessi, come se non vederci bene fosse una colpa da nascondere. Non è il momento della tavola però. La dottoressa mi fa appoggiare il mento su una struttura in metallo bianco. La fronte è all’altezza di una serie di diapositive (forse non sono diapositive, ma spero ci siamo capiti) di cui, chiudendo prima un occhio e poi l’altro, dovrò indovinare il contenuto. Si parte. Dottoressa: -Dimmi le lettere e i numero che vedi da sinistra a destra. Marco: -H, C, R, C… – Bene. Dimmi che numero vedi, è per vedere se sei daltonico. – 5, 7, 9… Perfetto, ora dimmi che figure vedi – Stella…Stern! Luna….Mond!…Elefante….Elefante…Come c…o si dice elefante?…Pensaci Marco, pensaci…Non fare figuracce … santo. Elefant?No, non sarà mai così digli qualcos altro…digli qualcosa tipo elefante….digli…eccolo lo so, ora glielo dico
Marco: -Dumbo!
La dottoressa scoppia a ridere…Io sorrido di rimando imbarazzato. Guardo nel vuoto. Mi fermo sulla tavola ottometrica. Quella sì che non ha bisogno del tedesco. Lei ha quasi le convulsioni, ma si riprende: –Ja aber dieser fliegt nicht (Sì, ma questo non vola!). La visita va avanti. Tutto bene. Sembra che potrò operarmi e non faccio nessun altra figuraccia. Prendo il cellulare, vado su Pons e cerco la traduzione di Elefante. Si dice Elefant.
Photo: © Ken Teegardin CC By SA 2.0
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