«La mafia araba in Germania è paragonabile a quella italiana. Qui è molto facile riciclare denaro sporco»
I rapporti tra la mafia Italiana e quella tedesca sono più stretti di quanto si pensi. La nostra intervista con il criminologo Federico Varese
«La mafia non è un fenomeno che riguarda un solo paese. Non si tratta solo d’Italia o di Russia, possiamo ritrovare la mafia in molte altre nazioni. Nessuno ne è immune». A parlare così è Federico Varese, scrittore e criminologo italiano (l’ultimo suo libro si intitola Vita di Mafia), nonché professore ad Oxford, che da anni indaga il funzionamento delle organizzazioni criminali internazionali in occasione di una nostra intervista realizzata a margine di un incontro della Società Dante Alighieri Berlin in cooperazione con Mafia? Nein danke!.
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Un modo diverso di guardare al fenomeno mafioso
«I mafiosi non sono dei geni come a volte sono rappresentati in film o opere letterarie, Sono personalità non più intelligenti o stupidi di noi. Il mio approccio è partire dall’analisi di queste persone per capirne mentalità e modus operandi su svariati temi come amore, potere, rituali e denaro. Cerco di indagare i protagonisti nella loro dimensione umana, a partire dalle debolezze che come tutti noi hanno. A questo affianco un metodo comparativo che può essere applicato tanto alla Germania quanto a Giappone, Cina, Russia, Stati Uniti e Italia. La definizione che utilizzo di mafia è di un’organizzazione criminale peculiare che si distingue dai delinquenti generici che rapinano o trafficano. La mafia governa. Se pensate ai modelli offerti dalla sociologia economica classica ci sono persone che producono dei beni e trafficano stupefacenti, ma anche altre che governano e che vogliono essere gli unici a comandare in un determinato quartiere. È proprio questo desiderio di avere il monopolio su un territorio che scatena le guerre tra i gruppi»
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Le mafie tedesche e la facilità del riciclaggio
«Secondo i dati forniti dal Money Laundering Index è più facile riciclare denaro in Germania rispetto ad esempio alla Francia, Svezia o Danimarca. La Germania è scelta per la facilità nel riciclaggio di denaro anche da molti criminali italiani. Le gang che agiscono sul territorio sono soprattutto arabe-tedesche, ma dobbiamo stare attenti all’utilizzo del concetto di “criminali stranieri” dal momento che molti dei membri delle gang sono nati in Germania negli anni 90, si tratta di tedeschi a tutti gli effetti. C’è una forte connessione tra la gestione della criminalità nel quartiere e l’infiltrazione nell’economia legale. Per contrastarla una delle prime cose da fare è far sì che il denaro prelevato dalle gang non entri in circolazione nell’economia legale. È necessaria una legge anti-riciclaggio efficace».
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Foto di copertina: © Photo by Maria Imelda on Unsplash CC0