La leggenda di Knecht Ruprecht, il servo di San Nicola che punisce i bambini cattivi
In Germania ogni anno il 6 dicembre si festeggia San Nicola. Secondo la tradizione, mentre lui porta doni ai bambini buoni, il suo aiutante, Knecht Ruprecht punisce quelli cattivi
In Germania il 6 dicembre di ogni anno si festeggia San Nicola. In base alla tradizione, San Nicola porta doni ai bambini buoni, mentre il suo aiutante, Knecht Ruprecht, punisce quelli cattivi. Infatti, secondo tale usanza, risalente al XVII secolo, i bambini in Germania hanno la possibilità di ricevere qualche dono anche prima del giorno di Natale. In alcune regioni del Paese, la sera del 5 dicembre, i bambini devono pulire le proprie scarpe e lasciarle davanti alla porta di casa. Se durante l’anno si sono comportati bene, all’interno delle scarpe troveranno cioccolato, mandarini o noci. Al contrario, se si sono comportati male, le scarpe saranno piene di carbone o patate. Secondo la tradizione, Knecht Ruprecht avrebbe con sé una verga con la quale punirebbe i bambini che si sono comportati male. La figura del malvagio aiutante di San Nicola divenne famosa anche grazie ad una poesia di Theodor Storm. Scritta nel 1862, la poesia viene spesso ancora letta durante il periodo natalizio.
Una lunga tradizione tedesca
Secondo la leggenda, San Nicola, vestito di abiti rossi e con una lunga barba bianca, sarebbe accompagnato dal suo aiutante, Knecht Ruprecht, caratterizzato da abiti scuri e una barba nera. Si tratta di una figura oscura e malvagia che, durante la notte, si aggira per le strade con l’obiettivo di spaventare i bambini. Infatti, secondo la leggenda, mentre San Nicola premiava i bambini buoni, Knecht Ruprecht castigava tutti quelli che si erano comportati male. La figura malvagia dell’aiutante di San Nicola è talvolta conosciuta con diversi nomi, come Rubbelz, Hans Traoo, Belzebù o Krampus. Tuttavia, nella maggior parte dei luoghi la figura di Knecht Ruprecht ha perso la sua importanza. Infatti, pochi bambini sono a conoscenza dell’esistenza dell’aiutante di San Nicola e non devono certo temere di essere puniti se non si sono comportati troppo bene nell’ultimo anno.
Visualizza questo post su Instagram
L’origine del termine Knecht Ruprecht
In origine la figura di Knecht Ruprecht era conosciuta solamente nella zona della Turingia e delle Prealpi, per diffondersi maggiormente durante il Medioevo. Tuttavia, l’origine di questa figura non è ancora stata stabilita chiaramente. Alcuni pensano che il termine Knecht Ruprecht derivi da “Knecht der Frau Perchta”. Secondo le mitologie germaniche e slave, Knecht Ruprecht era uno dei servi della Signora Perchta, la quale, durante i mesi invernali, mandava i suoi servi a punire coloro che erano stati pigri e irrispettosi. Secondo altri, invece, il termine deriverebbe dal vocabolo precristiano “Ruamprecht”. La sua figura potrebbe infatti essere legata al fatto che la religione cristiana opera una marcata distinzione tra buono e cattivo: mentre San Nicola rappresenta il bene, premiando i bambini che sono stati buonni, Knecht Ruprecht incarna il cattivo.
Nel corso degli anni la figura malvagia ha perso importanza
Nel corso degli anni, la figura di Knecht Ruprecht, aiutante di San Nicola, ha perso il suo carattere malvagio. Infatti, in alcuni luoghi, la figura di servo punitore, è stata sostituita con quella di portatore di doni che spesso era addirittura accompagnata da il compagno Bornkinnel, che somigliava a Gesù Bambino e che distribuiva piccoli doni durante i giorni dell’Avvento. In passato, molti genitori usavano la visita di San Nicola e del suo aiutante malvagio come un modo per convincere i bambini a comportarsi bene durante l’anno. Tuttavia, anche se questa usanza è ancora viva in alcuni luoghi, nella maggior parte delle famiglie la figura di Knecht Ruprecht non viene più utilizzata per intimorire i ragazzini.
Leggi anche:
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter
Immagine di copertina screenshot da YouTube