India-Germania: sei sottomarini per allontanarsi da Mosca

Thyssenkrupp costruirà sei sottomarini per la Marina indiana: un nuovo passo nella cooperazione tra India e Germania

La cooperazione tra Germania e India compie un progresso significativo nel settore della difesa. Il colosso tedesco Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS) ha vinto la gara d’appalto in partnership con la compagnia statale indiana Mazagon Dock Shipbuilders (MDS). Il contratto consentirà la costruzione di sei sottomarini diesel avanzati. L’accordo segna un allontanamento dell’India dalla dipendenza militare russa o è parte del continuo equilibrio strategico del Primo Ministro Narendra Modi?

L’India è il maggiore importatore di armi al mondo

Secondo i dati dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI), l’India è il principale importatore di armi al mondo, rappresentando il 9,8% delle importazioni globali.
Le cause principali sono:

  1. Minacce storiche e attuali: l’India vive in un clima di paranoia e da sindrome da accerchiamento, data la sua posizione geografica e dalle guerre con il Pakistan (1947-1948, 1965, 1971, 1999) e la Cina (1962);
  2. Dipendenza dalle importazioni di armi e industria della difesa insufficiente: nonostante il programma Make in India, il paese è costretto a importare dalla Russia, Francia, Stati Uniti e Germania per compensare le carenze della propria industria;
  3. Contenimento cinese nell’Indo-pacifico e sicurezza marittima:
    La crescente influenza della Cina nell’Oceano Indiano, spinge Nuova Delhi a rafforzare la sua marina militare, in un’ottica di deterrenza per proteggere le rotte commerciali e il proprio controllo strategico.

Programma Make In India per l’indipendenza strategica

Il programma Aatmanirbhar Bharat e l’iniziativa Make in India mirano a ridurre la dipendenza dalle importazioni. Hanno l’obiettivo di trasformare l’India in una potenza manifatturiera, riducendo le importazioni di armamenti e sviluppando un’industria della difesa autosufficiente. Esempi di questi progetti includono:

  • Il caccia Tejas
  • Il carro armato Arjun

Tuttavia, la realizzazione ha risentito di ritardi dovuti a problemi tecnologici per la produzione e su larga scala.
Dal 2014, l’anno del primo mandato del governo Modi, la spesa militare dell’India è aumentata di circa il 44%, raggiungendo i 74,3 miliardi di dollari nel 2024. Il successo di Make in India dipenderà dalle barriere tecnologiche da colmare, migliorando l’innovazione e la filiera industriale. L’obiettivo indiano è quello di diventare autosufficiente dal punto di vista dell’approvvigionamento militare. Di fatto, l’India continua a dipendere fortemente dall’estero.

L’ambiguità strategica dell’India: tra Russia, BRICS e Quad

La strategia indiana mostra un vero triangolo strategico in equilibrio tra Occidente e Russia. Il tentativo è quello di mostrarsi un terzo polo globale capace di essere un attore indipendente dalle iniziative dell’asse Atlantico e dell’asse Mosca-Teheran-Pyongyang con il latente supporto cinese.
L’approccio strategico di Nuova Delhi si riflette nell’adesione a:

  • BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica): alleanza economico-politica nata per promuovere un nuovo ordine multipolare alternativo all’Occidente.
  • Quad (Dialogo quadrilaterale di sicurezza) insieme a Stati Uniti, Giappone e Australia. La cooperazione ha lo scopo di contenere l’espansionismo cinese nella regione. Qui l’India partecipa a esercitazioni militari congiunte con gli alleati occidentali, ma evita lo scontro con Pechino per il mantenimento di relazioni economiche stabili.

La dipendenza dell’India dalla Russia

Nonostante la diversificazione dei fornitori la Russia rimane il principale fornitore di armi per l’India. Secondo i dati del Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), tra il 2019 e il 2023, il 36% delle importazioni di armi indiane proveniva dalla Russia. Questa percentuale ha raggiunto il 69% nel periodo 2012-2016.

L’India ha mantenuto stretti legami con Mosca grazie a:

  1. Costo inferiore dei sistemi d’arma russi rispetto a quelli occidentali;
  2. Accesso a tecnologie avanzate che la Russia è più disposta a trasferire rispetto ai partner occidentali;
  3. Compatibilità con l’equipaggiamento militare indiano esistente, in gran parte di origine sovietica.

Negli ultimi anni, l’India sta rivedendo la sua strategia cercando di diversificare i propri fornitori di armi. Sposta lo sguardo sempre più verso paesi europei come Francia e Germania. Un esempio è il recente contratto tra Nuova Delhi e Parigi per la costruzione di sottomarini Scorpene.

Il fallimento della marina russa nell’invasione dell’Ucraina

Il conflitto in Ucraina ha evidenziato le carenze della Marina russa. Tra i colpi più duri subiti:

  • Affondamento dell’incrociatore Moskva: nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero, è stato un attacco di grande forza simbolica e tattica, dimostrando la vulnerabilità delle unità navali russe ai missili antinave ucraini. Mostrando la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale che una nave ammiraglia viene distrutta in combattimento;
  • La distruzione del sottomarino Rostov sul Don: appartenente alla classe Kilo migliorata (la classe più alta per i sottomarini a propulsione convenzionale);
  • Ritiro dai porti di Sebastopoli e Novorossijsk: la costante minaccia dei missili antinave e dei droni marini ucraini hanno costretto Mosca a ritirare le proprie forze navali principali verso porti più orientali.

Impatto sulla strategia indiana

La sconfitta della marina russa nella battaglia sul Mar Nero ha ridimensionato il suo ruolo nel mondo e ha rafforzato l’Ucraina come potenza nella guerra navale asimmetrica. La debolezza della Russia, infatti, sta probabilmente spingendo l’India a intensificare la cooperazione con l’Europa, in particolare con la Germania e la Francia, che a sua volta vedono in Nuova Delhi un partner chiave per bilanciare la crescente influenza cinese.

Thyssenkrupp e Marina Indiana: implicazioni strategiche del patto tra India e Germania

La recente decisione dell’India di affidare a Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS) la costruzione di sei sottomarini avanzati segna un importante passo avanti nel rafforzamento della capacità marittima indiana.

I sottomarini diesel-elettrici sono basati sul design Type 214. L’accordo ha un valore stimato di 5,2 miliardi di dollari e rappresenta uno degli investimenti più significativi della difesa indiana negli ultimi anni.

Caratteristiche della Classe Type 214:

  • Propulsione Air-Independent (AIP): consente maggiore autonomia sott’acqua senza emergere.
  • Lunghezza: circa 72 metri.
  • Dislocamento: circa 2.000 tonnellate.
  • Armamento: 8 tubi lanciasiluri da 533 mm, in grado di lanciare siluri e missili antinave.
  • Bassa firma acustica: elevata capacità stealth per operazioni segrete.

Il Ruolo della Germania nella Difesa Indiana

La Germania sta progressivamente aumentando le proprie esportazioni di armi verso l’India. Nei primi sei mesi del 2024, l’India è stata il terzo maggiore importatore di armi tedesche, con un valore di circa 153,75 milioni di euro. Il contratto per i sei sottomarini rappresenta quindi un importante consolidamento della cooperazione tra i due paesi nel settore della difesa.

Rafforzamento della cooperazione tra Berlino e Nuova Delhi

Durante un incontro nel 2023 tra il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Primo Ministro Narendra Modi, le due nazioni hanno concordato di rafforzare la collaborazione industriale nel settore della difesa, con un focus su co-produzione e sviluppo congiunto di tecnologie avanzate.

Il Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha ribadito l’importanza di questa partnership, sottolineando che:

Abbiamo bisogno di una cooperazione affidabile nel settore degli armamenti con partner strategici sicuri come l’India.

Il futuro della difesa indiana

Nonostante l’accento posto da Modi sulla produzione nazionale e sull’autosufficienza nel settore della difesa (Aatmanirbhar Bharat), il budget militare indiano è fortemente limitato. Negli ultimi quattro anni, la spesa per la difesa indiana è diminuita in rapporto al PIL, anche se è aumentata in valore assoluto.

Una grande parte del budget della difesa indiana viene destinata ai costi del personale, limitando i fondi disponibili per l’acquisto di nuove armi e per la modernizzazione delle forze armate. Con un’inflazione elevata e un tasso di cambio sfavorevole, il potere d’acquisto dell’India in termini di armamenti è diminuito.

Bilanciare autonomia e alleanze

Il gigante asiatico non ha ancora segnato una rottura definitiva con la Russia, ancora centrale nell’importazione di armi e petrolio. Tuttavia, sta cercando di bilanciare le sue esigenze strategiche collaborando anche con partner occidentali come Germania e Francia per modernizzare le proprie forze armate senza compromettere la stabilità economica. Nel mentre, la minaccia marittima militare e commerciale della Cina nell’Oceano in Indiano è crescente.

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