Finalmente la Merkel si preoccupa dei migranti via mare. E non potrebbe essere altrimenti
Angela Merkel è stata in visita in Egitto e Tunisia dove ha incontrato i capi di Stato per discutere la situazione dei migranti economici.
La questione migranti non è più solo un problema di Italia, Spagna e Grecia, i Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo. Finalmente anche la Germania si muove per risolvere la situazione. Dal 2015 ad oggi infatti sono oltre un milione il numero di richiedenti asilo in Germania. Un numero destinato a salire se non si iniziano a varare politiche tese alla riduzione degli arrivi. La Merkel per prima si sta muovendo per stabile accordi con Libia, Tunisia ed Egitto. Questi paesi infatti dovrebbero per primi effettuare controlli. La situazione nel nord d’Africa però non è ancora molto stabile. I nuovi governi, frutto delle varie primavere arabe, non hanno ancora la forza per imporre politiche forti sul territorio. Oltre alla debolezza politica in queste zone si aggiunge anche la precarietà economica. «Senza una stabilizzazione politica della Libia» afferma la «non saremo in grado di fermare i trafficanti di esseri umani che operano in Libia che sono responsabili del maggior numero di arrivi in Italia.» In questo senso grande fiducia ripone la cancelliera nell’Egitto che «così come l’Algeria e la Tunisia, riveste nell’area del Nord Africa un ruolo centrale».
Il viaggio
La cancelliera tedesca Angela Merkel è atterrata giovedì in Egitto per un incontro con il presidente Abdel-Fattah el-Sissi. Venerdì ha incontrato il presidente tunisino Beji Caid Essebsi. Il capo di stato tedesco sarà accompagnato in questo viaggio da una delegazione economica che potrebbe aiutare nei negoziati, visto anche che le economie di entrambi i paesi attraversano una fase di decrescita. Il turismo in queste zone è crollato dopo le turbolenze interne e gli attacchi dei jihadisti che ha portato ad un alto tasso di disoccupazione, soprattutto i giovanile. Il viaggio riveste un ruolo importante anche in vista delle elezioni di settembre. Elezioni in cui AFD (Alternative fur Deutschland), il partito tedesco anti immigrazione, potrebbe ottenere molti più consensi.
Accordo Germania-Tunisia
Venerdì la Merkel ha sottoscritto un accordo con Beji Caid Essebsi con cui la Germania si impegna a investire 250 milioni di euro in progetti di sviluppo per le aree più povere della Tunisia. Questo accordo permetterà alla Germania di velocizzare le procedure di rimpatrio dei richiedenti asilo rifiutati. Una parte dell’accordo prevede infatti che le autorità tunisine verifichino le identità dei richiedenti asilo entro 30 giorni e che in caso di rifiuto preparino i documenti per l’espulsione entro una settimana .
La diplomazia tedesca
Questo tour nel nord Africa si inserisce in un’operazione diplomatica più vasta. Già l’anno scorso la Germania aveva guidato un accordo UE con la Turchia volto a ridurre l’afflusso di migranti in arrivo attraverso la Turchia e i Balcani occidentali. Sempre lo scorso la Merkel ha visitato Mali, Niger ed Etiopia. Un altro viaggio della cancelliera in Algeria era in programma per la scorsa settimana, ma è stato cancellato a causa delle scarse condizioni di salute del presidente Abdelaziz Bouteflika. Quest’anno la Germania detiene anche la presidenza del G20 ed ha annunciato un piano di investimenti a lungo termine tesi a ridurre la povertà e a scoraggiare la partenza dalle zone in questione.
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Foto di copertina: 51sth Munich Security Conference 2015: Dr. Angela Merkel (Federal Chancellor, Federal Republic of Germany) © Tobias Kleinschmidt CC BY 3.0 DE