«Facebook è il nuovo mezzo per il traffico dei migranti verso la Germania»

Un’indagine della polizia federale tedesca ha rivelato che Facebook è il nuovo mezzo per il tratta dei migranti sulla rotta balcanica.

Nonostante si dica che la rotta dei Balcani sia ormai chiusa ai migranti, in realtà la traversata verso l’Europa continua in molti casi a svolgersi su questo percorso dove il business della tratta di esseri umani non accenna a diminuire. Come riportato da Berliner Zeitung, la polizia tedesca ha scoperto che Facebook gioca un ruolo fondamentale nel traffico di migranti. Attraverso il popolare social network i trafficanti possono apertamente pubblicizzare la rotta verso l’Europa, senza più bisogno del passaparola o di Darknet. In una chat su Facebook il viaggio dalla Turchia alla Germania viene offerto per 9.000 euro a famiglia, un prezzo ancora piuttosto contenuto se consideriamo che una banda di trafficanti arrestata di recente dalla polizia federale tedesca aveva incassato fino a 8.000 a persona. Gli arrestati sarebbero un turco 44enne e un bulgaro di 53 anni di base a Berlino, nel quartiere di Neukölln, e un polacco 37enne di Bad Muskau in Sassonia. Il giudice ha già confermato l’arresto per tutti e tre gli uomini. Negli annunci vengono offerti anche documenti siriani, indispensabili per vedersi riconosciuto lo status di rifugiati.

L’utilizzo di Facebook per la tratta di essere umani

Su Facebook la traversata viene apertamente pubblicizzata, persino con numeri di telefono di contatto, quasi si trattasse di un’agenzia di viaggi. Ma oltre alla rotta, come dichiara l’ispettore della polizia federale Markus Pfau, vengono offerti anche documenti come passaporti siriani, certificati di matrimonio, patenti di guida e universitari. La documentazione siriana è infatti indispensabile per il riconoscimento dello status di rifugiato di guerra. Per questo molti profughi provenienti da altri Paesi dichiarano di aver perso i propri documenti durante il viaggio. Lo scorso anno la procura generale di Berlino aveva addirittura indagato perché sembrava che l’ambasciata siriana della capitale tedesca avesse emesso passaporti a persone che si spacciavano per cittadini siriani senza controllarne l’identità. Al momento le indagini sono state sospese.

La rotta balcanica

A gestire la tratta di esseri umani sulla rotta balcanica è una vera e propria rete internazionale. Sebbene il numero di migranti che arriva in Grecia via mare sia diminuito a seguito degli accordi con la Turchia, ancora molti riescono nella traversata dalla Turchia attraverso il Mar Nero per arrivare in Romania. E proprio lì, attorno alla città di Timisoara, che la polizia federale tedesca ha individuato lo snodo principale dello smistamento dei profughi. I più procedono a bordo di camion attraverso l’Ungheria, la Slovacchia e la Polonia fino ad arrivare in Germania e in molti casi a Berlino.

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Foto di copertina: Centro d’Identificazione e Accoglienza di Manduria © paride de carlo CC BY-ND 2.0