«Nelle moschee si deve parlare in tedesco». Così vuole Andreas Scheuer, leader della segreteria generale del partito conservatore tedesco CSU (Unione Sociale Cristiana), cugino bavarese della CDU di Angela Merkel. Come riporta Die Welt, l’obiettivo è fare pressioni sul governo affinché si promulghi una “legge sull’Islam” che faccia del tedesco la lingua ufficiale delle moschee, interrompa i finanziamenti alle moschee dall’estero e imponga dure conseguenze per chi non dovesse seguire questa linea.
Moschea Şehitlik a Berlino
La posizione di Andreas Scheuer. «Dobbiamo raggiungere un accordo con l’islam politico con forza e decisione, perché questo impedisce a coloro che vivono qui di integrarsi». In particolare, il politico conservatore chiede lo stop dei finanziamenti alle moschee e alle scuole materne in Paesi come Turchia e Arabia Saudita, sottolineando come gli imam dovrebbero essere educati a vivere in Germania e «condividere i nostri valori fondamentali». Scheuer sostiene che l’Europa “illuminata” debba coltivare proprie forme di Islam. «Non possiamo fare una legge sull’integrazione senza tener conto di ciò che viene predicato nelle moschee». Il leader del CSU suggerisce anche di infliggere una pena a coloro che non si integrino correttamente o addirittura espellerli dal Paese nel caso in cui si rifiutino di seguire corsi di integrazione o di lingua o che non lo facciano regolarmente. «Il multiculturalismo ha fallito, chiunque non si integri deve lasciare questo Paese».
La questione degli imam. La maggior parte degli imam in Germania, come riporta Il Secolo XIX, arriva dalla Turchia, è pagata direttamente dal Consiglio turco per gli affari religiosi (Diyanet) ed è impiegata nelle moschee del DITIB (Turkish-Islamic Union for Religious Affairs), la più grande organizzazione musulmana nel territorio tedesco. Questo sistema è stato più volte criticato, poiché gli imam non conoscono né la lingua né la cultura e la società tedesche. Solo negli ultimi anni alcune università tedesche, tra cui quelle di Münster e Tubinga, hanno creato dei corsi di teologia islamica finalizzati alla formazione degli imam.
Sicurezza o discriminazione? Il leader conservatore presenta la sua proposta come una questione di sicurezza: se non si può comprendere il messaggio dato dagli imam ai fedeli musulmani, non è possibile controllare appieno il fenomeno dell’indottrinamento religioso, spesso alla base della formazione dei giovani foreign fighters. Sul piano legale, però, si tratta di creare una legge ad hoc per la comunità musulmana in Germania, poiché a nessun’altra minoranza religiosa diversa dal cristianesimo, come ad esempio quella ebraica, è stato imposto, per legge, di utilizzare la lingua tedesca durante le rispettive cerimonie religiose.
Foto di copertina © DVIDSHUB CC BY-SA 2.0