Botti di Capodanno mandano in fiamme tempio della musica di Berlino

Lo storico negozio di articoli musicali Bading, situato nel quartiere berlinese di Neukölln, è accidentalmente andato in fiamme. La causa: i petardi lanciati durante i festeggiamenti di Capodanno.

Nel quartiere di Neukölln a Berlino la storica casa della musica Bading continuava ad essere un luogo frequentato da parecchi abitanti della zona. Brünhilde Schibille, figlia del fondatore, a 94 anni si occupava ancora del negozio, raccogliendo personalmente le richieste dei clienti. A lavorare  invece con gli strumenti era il signor Dieter Götz, da più di 50 anni responsabile della manutenzione dei vari articoli musicali. Seppur con le piccole difficoltà legate alla tarda età di Brünhilde, il Bading godeva ancora di una certa notorietà, almeno fino alla notte di San Silvestro: durante i festeggiamenti di Capodanno la storica attività è infatti andata accidentalmente in fiamme a seguito del lancio di alcuni petardi. L’incendio, verificatosi alla vigilia del centesimo compleanno del negozio, ha coinvolto un intero palazzo di Karl-Marx Straße. I berlinesi hanno reagito dimostrando la propria solidarietà ai proprietari della storica attività.

L’incendio

La notte di Capodanno la famiglia ha visto il lavoro di una vita andare letteralmente in fumo a causa dei fuochi d’artificio lanciati per festeggiare da un gruppo formato da 50 a 100 ragazzi. Come dichiarato a Berliner Zeitung da Franziska Giffey (SPD), sindaco del quartiere di Neukölln, solo grazie al tempestivo intervento dei pompieri è stato possibile salvare la vita di ben tre donne, tra cui Liane Bading, la cognata 84enne di Brünhilde Schibille, trasportata d’urgenza in ospedale. Dopo essere stato messo al corrente del drammatico accaduto, Dieter Götz si è recato sul posto: «Ero letteralmente sotto shock» ha dichiarato.

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La storia del Bading

Il negozio fu aperto il 1 aprile del 1919 da Erich Otto Bading, fondatore dell’attività. Proveniente da una dinastia di musicisti, Erich contava numerosi compositori, cantanti e artisti nella propria cerchia di amici. Quando morì nel 1952, gli abitanti del quartiere si riversarono a migliaia su Karl-Marx-Strasse per ricordarlo. Nel 1967 quando Dieter Götz cominciò a lavorarvi, la casa di musica aveva 29 dipendenti: era l’anno del boom, quando uscì Penny Lane dei Beatles e I’m a Believer dei Monkees.

La solidarietà dei berlinesi

La chiusura del negozio era già stata annunciata alcuni anni prima, viste le difficoltà degli ultimi tempi. L’età avanzata dei proprietari era stata forse uno degli elementi che non aveva permesso al Bading di stare al passo con i cambiamenti della società. Nonostante le cospicue donazioni dei clienti più affezionati, l’attività non ce l’avrebbe comunque fatta. Tuttavia nessuno avrebbe immaginato una fine così brusca. In questi giorni i berlinesi stanno dimostrando la propria solidarietà ai proprietari del Bading: «La disponibilità a effettuare donazioni è grande. Abbiamo già delle persone che si sono offerte di effettuare i lavori di ristrutturazione gratuitamente. Se i titolari fossero d’accordo, potremmo avviare una campagna di crowdfunding per aiutarli a risollevarsi» ha dichiarato la sindaca di Neukölln.


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Foto di copertina Musik-Bading © Daniel Wolter Facebook