Berlino, artisti cancellano i loro show al Metropol perché il proprietario della venue è legato ad AfD

Gli artisti che avrebbero dovuto esibirsi prossimamente al Metropol annullano i concerti. Il proprietario Henning Conle avrebbe sostenuto AfD con una donazione

Henning Conle, proprietario dell’immobile in cui si trova il famoso Metropol è accusato di aver elargito una donazione pari a 2,35 milioni di euro al partito di estrema destra tedesco AfD. Gli artisti che avevano programmato i propri concerti nel club hanno deciso di annullarli in segno di protesta. Tuttavia, secondo Beatrice Adasz, amministratrice delegata di Zarya International, società che gestisce il locale, quest’ultima non avrebbe alcun legame con Conle.

Il Metropol a Berlino

Il Metropol è un famoso locale storico di Berlino situato a Nollendorfplatz, importante snodo nel quartiere di Schöneberg.  La sua storia inizia nel 1906 quando l’edificio, allora chiamato Neues Schauspielhaus, fu costruito con la funzione di teatro e sala concerti in stile Art Nouveau. Dal 1911 ebbe anche la funzione di cinema. Negli anni ’20, sotto la direzione di Erwin Piscator, divenne un importante centro teatrale d’avanguardia, punto di riferimento per il teatro politico e sperimentale, ospitando artisti come Bertolt Brecht e George Grosz. L’edificio durante entrambe le guerre mondiali non perse la propria funzione di sala concerti e teatro, ospitando anche opere cinematografiche. Dal 1952 il locale venne adibito inizialmente a cinema e poi a club con il nome di Metropol con cui è conosciuto ancora oggi. Negli anni Settanta e Ottanta, in piena Berlino Ovest, il locale divenne una discoteca e ospitò importanti concerti live. Infatti nel 1981 il plesso accolse il concerto degli U2 e l’anno successivo quello dei Depeche Mode. Dagli anni Settanta in poi divenne un cinema a luci rosse. Nel 2005 venne convertito in un ristorante e locale notturno con il nome di Goya, con l’intento di diventare un locale di lusso.

Il club oggi

Il locale che ha caratterizzato la storia della capitale tedesca per la sua versatilità rappresenta un unicum nella scena di intrattenimento berlinese e una delle principali sedi per concerti e eventi culturali della città. Il Metropol è uno dei locali più importanti di Berlino, situato in un quartiere dalla vivace scena LGBTQ+ e l’atmosfera multiculturale. Dal 2019 è stato riaperto come Metropol, nome che come abbiamo detto, lo aveva caratterizzato anche nel dopoguerra.
L’edificio, con una capacità fino a 1.300 persone, è noto per la sua architettura imponente e la sua storia culturale. Nonostante la sontuosità e i lussuosi rivestimenti delle sale che compongono l’edificio, l’uso di quest’ultimo è stato  ed è ancora oggi estremamente variegato, prestandosi a più utilizzi. Oggi il locale continua ad offrire una programmazione variegata, mantenendo viva la sua lunga e affascinante storia con concerti, feste tematiche, letture e spettacoli teatrali.

Le recenti polemiche

Oggi il locale è al centro di alcune polemiche, poiché il proprietario dell’immobile di Duisburg Henning Conle, imprenditore e miliardario svizzero-tedesco è accusato di essere un sostenitore finanziario di AfD.  Il denaro sarebbe stato elargito da Conle al partito di estrema destra  attraverso una donazione di paglia pari a 2,35 milioni di euro. Questo metodo permette di inviare il contributo ad una terza parte, in questo caso l’ex politico austriaco dell’FPÖ Gerhard Dingler, così da tutelare maggiormente il magnate.
La notizia ha determinato l’annullamento di alcuni concerti in programma nell’edificio nelle scorse settimane come segno di protesta contro le opinioni estremiste di AfD, come quello di Zartmann, in programma il 5 aprile scorso. Zarya International, la società che gestisce il plesso, ha però tenuto a distanziarsi dalle opinioni politiche di Conle. Infatti, la sua amministratrice delegata Beatrice Adasz ha dichiarato al quotidiano berlinese Tagesspiegel  che l’orientamento politico del club è in netta opposizione con quello del proprietario dell’immobile, ospitando eventi che mirano a contrastare il sessismo, il razzismo e l’omofobia.

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