BERLIN GLOBAL, la mostra da non perdere se si ama Berlino

BERLIN GLOBAL, una mostra globale per connettere Berlino con il mondo. Un percorso interattivo attraverso la storia della città e della sua gente.

BERLIN GLOBAL è un’esposizione interamente dedicata a Berlino e a coloro che vivono l’esperienza della città. Uno spazio interattivo di 4000 metri quadrati che rappresenta come Berlino e i suoi cittadini siano connessi con il mondo globale. La mostra è stata allestita nella suggestiva cornice dell’Humboldt Forum, recentemente aperto al pubblico, e si estende attraverso un percorso multi tematico che affronta sette grandi temi del passato e del presente di Berlino: la rivoluzione, la guerra, i confini, gli spazi liberi, la moda, il piacere del divertimento e l’integrazione tra gli individui. Aspetti che arricchiscono e definiscono al meglio il contesto di Berlino e che trasmettono un messaggio a tratti astratto, ma altrettanto percettibile alla sensibilità dello spettatore. L’inclusività, la collaborazione e la tolleranza riflettono l’anima di una città in continua trasformazione e movimento. La mostra si prefigge di raccontare le storie di coloro che vivono Berlino, vissute in prima persona con i propri occhi e sulla propria pelle.

La mostra è molto interessante, soprattutto per chi ama la città tedesca e la sua storia. L’ingresso è gratuito previa prenotazione online fino al 12 novembre; dal 13 novembre in poi il biglietto avrà un costo di €7. Il consiglio è di muoversi per tempo, anche se ci si può sempre presentare all’Humboldt Forum (il castello di Berlino appena costruito su ispirazione di quello imperiale)  e sperare che qualcuno, di quelli che avevano riservato il biglietto, non si presenti.

Nei prossimi paragrafi introdurremo alcune delle tematiche che ci hanno colpito di più durante la nostra visita alla mostra BERLIN GLOBAL.

Weltdenken (Il pensiero del mondo)

“Weltdenken” è il titolo del progetto realizzato dagli artisti newyorkesi How and Nosm, sviluppato in collaborazione con la fondatrice dell’Urban Art Museum a Berlino-Schöneberg Yasha Young e con i curatori e le curatrici dello Stadtmuseum Berlin. Si tratta di un unico dipinto che ricopre interamente le pareti della prima stanza. Lo spazio creato permette di percorrere un vero e proprio tour virtuale a 360 gradi su storia, natura e cultura cittadina, riflettendo al contempo sulle dinamiche del presente. Si parte dal passato. Si introduce una visione della fase storica delle esplorazioni, delle conquiste, delle spartizioni dei nuovi territori, così come dello sfruttamento e dei soprusi inflitti alle popolazioni conquistate. Successivamente ci si sofferma sulle ricerche e le scoperte del diciannovesimo secolo compreso l’ambivalente rapporto tra uomo e natura. La prospettiva  riflette sui disequilibri di questa relazione e le conseguenze che ne derivano, dal degrado ambientale al cambiamento climatico.

How and Nosm si muovono lungo la linea del tempo adottando un linguaggio artistico critico e di denuncia nei confronti della condotta dell’Europa e della Germania nella storia. Al contempo, intendono trasmettere un messaggio per accrescere la consapevolezza e la sensibilità dei visitatori, affinché tali comportamenti e avvenimenti possano non ripetersi in futuro.

Weltdenken, How and Nosm

(c) Kulturprojekte Berlin und Stiftung Stadtmuseum, Foto Alexander Rentsch

Gli spazi liberi

Uno degli aspetti in grado di illustrare al meglio il tessuto sociale e urbano di Berlino è senza alcun dubbio la ricerca della libertà. L’eterogeneità della società cittadina ha permesso di creare un terreno dove sperimentare nuovi progetti di vita all’insegna della libertà culturale, artistica, sessuale e religiosa. Gli spazi liberi hanno dominato in passato la scena berlinese, divenendo una forma di espressione della ribellione giovanile e della volontà di varcare ogni linea di confine. Questo percorso però è arrivato forse al suo limite, e quella stessa forza che attirava persone da ogni parte della Germania e del mondo, ora è la ragione per cui immobiliaristi e speculatori vari ne stanno facendo l’emblema del concetto di “gentrification”, o, italinizzando, gentrificazione, ovvero quel processo di trasformazione di interi quartieri un tempo popolari in zone di lusso, con relativo aumento del costo della vita. La capitale tedesca ne sta già subendo gli effetti. Risulta oggigiorno difficile pensare di mantenere questi spazi lontani dalle mani degli speculatori immobiliari. L’esposizione evidenzia come le leggi del mercato stiano prendendo il sopravvento sulla possibilità economica del cittadino. Ne è una chiara dimostrazione  Das Mietengrab, una lapide con l’incisione di un prezzo di affitto per metro quadrato, 6.20 €, di una Berlino che ora non c’è più e quindi destinato ad essere sotterrato. All’epoca fu installata a Kreuzberg, ma fu rimossa dopo tre giorni.

Freiraum, Begräbnis bezahlbarer Mieten

(c) Rocco und seine Brüder, Foto Anne Preussel

I Confini

Una mappa della città con segnalati i luoghi più emblematici per ragioni storiche e sociali sul concetto di confini. Intorno, su dei cavalletti, una serie di schermi che raccontano altri tipi  di confini , o meglio, limitazioni: è questa la descrizione di un’altra delle stanze più interessanti di BERLIN GLOBAL. L’espediente per affrontare la tematica dei confini di Berlino è molto interessante. Del resto  quando si parla di Berlino, il tema può risultare impegnativo: la città è stata dapprima divisa, frammentata e infine riunificata. Conserva tutt’oggi le cicatrici del passato, come testimonianza di una storia di sofferenze e soprusi, dove la ricerca della libertà fu la chiave per evadere dalla realtà. I confini naturali e fisici di Berlino sono facilmente individuabili, ma all’interno di questi se ne nascondono altri, più difficili da scovare. Non riusciamo forse ad accorgercene perché in fondo non toccano la nostra sfera personale, non valicano i nostri confini fisici, ma limitano la vita di molte persone. Gli episodi di segregazione razziale costituiscono una forma di emarginazione che confina e impedisce l’integrazione. L’impossibilità per le persone in sedia rotelle di muoversi liberamente e accedere alle strutture rappresenta un ulteriore confine all’interno della vita sociale. A fronte del continuo aumento del valore degli immobili, non tutti i cittadini berlinesi riescono più a sostenere tale spesa. Il risultato è un incremento del divario tra le classi sociali e un’ulteriore frammentazione interna della popolazione.

Grenzen

(c) Kulturprojekte Berlin und Stadtmuseum Berlin, Foto Oana Popa-Costea

Con queste peculiarità e molti altri aspetti da scoprire (per esempio il percorso interattivo a cui si può partecipare attraverso un braccialetto dotato di chip che si riceve all´entrata e che registra le risposte del visitatore nelle stazioni interattive e nel passaggio attraverso le “porte-dilemma”) la mostra BERLIN GLOBAL apre nuovi orizzonti sulla città e sulla sua storia. Da non perdere!

BERLIN GLOBAL

dal 20 luglio 2021 fino almeno all’estate 2022

dentro all’Humboldt Forum

Schloßplatz, 10178 Berlin

ingresso gratuito previa prenotazione online a questo sito: https://tickets.humboldtforum.org/#/tickets/time?group=timeSlot

Orari di apertura:

Lun, mer, gio, dom: 10:00 – 20:00

Ven, sab: 10:00 – 22:00

Mar: chiuso

prima visita consentita alle 10, ultima alle 17:45 (lun, mer, gio, dom) o 19:45 (ven, sab)

si può provare anche a recarsi sul posto senza prenotazione e sperare che qualcuno che non ha prenotato il biglietto non si presenti.

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In copertina: Weltdenken (c) Kulturprojekte Berlin und Stiftung Stadtmuseum, Foto Oana Popa-Costea