Berlin Alexanderplatz, abbiamo visto il film ispirato al capolavoro di Döblin – Berlinale

Berlin Alexanderplatz, il racconto di integrazione e redenzione che ha fatto la storia della letteratura tedesca torna sul grande schermo

Berlin Alexanderplatz, il romanzo capolavoro di Alfred Döblin, ha una nuova vita. Dopo le tante interpretazioni cinematografiche, tra cui la più celebre di Fassbinder, torna in una nuova versione. Visto in concorso alla Berlinale, questa nuova versione diretta da Burhan Qurbani dà spazio a tematiche più attuali: Francis non è più un ex carcerato ma un immigrato fuggito dall’Africa che continuerà a vivere tra clandestinità e criminalità nella capitale tedesca. Incarnando la figura dell’antieroe moderno, si troverà ad affrontare una battaglia fra due fronti: una con sé stesso e una con la dura realtà che lo circonda. Il tutto raccontato con uno stile molto attuale che ricorda i prodotti di casa Netflix: personaggi dalle personalità particolari e controverse, colori accesi e una voce narrante.

La trama di Berlin Alexanderplatz

Francis, da quando è riuscito a sopravvivere alla fuga dall’Africa, ha un solo obiettivo: essere una brava persona. Si promette di avere una vita tranquilla, con un lavoro modesto, una casa e una famiglia. Ma la strada è tutta in salita. Conoscerà Reinhold, un personaggio dalla personalità complicata che gli offrirà un posto per dormire in cambio di un favore per la sua banda di spacciatori. Così Francis si unirà alla guerra tra gang per conquistare il dominio del parco Hasenheide, piazza molto attiva per lo spaccio. Con il passare del tempo Francis diventerà uno degli uomini di fiducia di Pums, la mente dietro al giro di spaccio nel parco. Grazie a Reinhold avrà modo di conoscere prima Eva e poi la escort Mieze, con cui avrà una relazione complicata.

Berlin Alexanderplatz e le sue varie interpretazioni

Il celebre romanzo Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin uscì nel 1929 in un periodo di grande espansione del cinema (intorno agli anni ’30 uscirono i primi film con sonoro). Il libro fu da subito un grande successo. Così, già nel 1931 uscì la prima versione cinematografica diretta da Piel Jutzi, a cui lavorò lo stesso Döblin. Ma fu l’interpretazione del celebre regista tedesco Fassbinder a diventare una vera e propria icona del cinema moderno. Un film diviso in 13 parti per 15 ore di durata complessiva, per una ricostruzione quanto più fedele del romanzo originale, ma con i dovuti adattamenti per il cinema. L’interpretazione di Burhan Qurbani, invece, porta la storia originale nella nostra realtà, in un contesto dove si parla molto di immigrazione e identità di genere.

Quando vedere Berlin Alexanderplatz

Domenica 1 marzo alle 17.15 al Berlinale Palast

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Immagine di copertina:  © Frédéric Batier/2019 Sommerhaus/eOne Germany