Artemisia, le famiglie italiane in Germania con figli disabili fanno rete a Berlino

Artemisia è un progetto che si propone di fare rete tra i genitori italiani che crescono in Germania un figlio disabile. Fondato da Amelia Massetti alla fine del 2015, Artemisia organizza incontri mensili con genitori, insegnanti e operatori che si occupano delle diverse abilità per discutere insieme eventuali problematiche e promuovere attività che rafforzino l’autonomia e l’inclusione delle persone diversamente abili. Lunedì 2 maggio 2016, alle ore 18.00, il Wale Café di Berlino ospiterà l‘incontro “Io ho diverse abilità e tu quante ne hai?”, tenuto dalla relatrice Elisabetta Mina.

Amelia Massetti si è trasferita nel 1988 a Berlino, dove, pochi mesi prima della caduta del Muro, è nata sua figlia Lia Nadine, affetta da Sindrome di Down. Da quel momento in poi è cominciato per lei un percorso di vita radicalmente diverso da quello che si immaginava. Tra impegno quotidiano e una sfida all’inclusione resa difficile da istituzioni tedesche non sempre collaborative, Amelia non si è mai arresa. Già in Italia aveva alle spalle esperienze di impegno civile come membro dell’Arci Donna Nazionale e del Teatro per Ragazzi, in collaborazione con il Comune di Roma. Dopo anni di battaglie in Germania e con Lia che lavora regolarmente come artista presso il Theater Thikwa, Amelia ha fondato Artemisia (dal nome greco di Diana, Artèmis, dea guaritrice).

Come riporta il sito di Progetto Artemisia«Qualche giorno dopo la nascita della sua primogenita, Amelia sentì chiedersi se intendesse portare a casa con sé la neonata, oppure lasciarla in ospedale: la piccola Lia era una persona Down. Lo sconcerto di Amelia di fronte alla crudezza di questa domanda fu l’inizio di un’educazione vissuta come una sfida: una sfida ai pregiudizi comuni, a istituzioni che spesso sembravano ostacolare più che aiutare, a un modo di intendere la disabilità, da parte della società tedesca, al quale il pensiero dell’inclusione è stato a lungo estraneo. Ai suggerimenti di tornare con la bambina in Italia, Amelia ha risposto con la caparbia intenzione di restare. A distanza di oltre 25 anni, il suo lavoro a fianco di Lia ha conseguito risultati importanti. Ne fa parte anche la volontà, da parte di Amelia, di dare vita ad Artemisia, un progetto che si propone di far rete tra i genitori con radici culturali italiane che crescono in Germania bambini e giovani disabili».

Progetto Artemisia – Presentazione

Quando
2 maggio 2016, ore 18.00

Dove
Wale Café, Hobrechtstraße 24, 12047 Neukölln, U8 Schönleinstraße

Lingua: italiano

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Photo © Sarah Edgehill per Progetto Artemisia