La storia e perché visitare l’Abbazia di Wiblingen sulla strada barocca dell’Alta Svevia, Germania
Situata lungo la celebre Strada Barocca dell’Alta Svevia, l’Abbazia di Wiblingen rappresenta una delle tappe più affascinanti di questo percorso tematico di oltre 500 km, che attraversa il Baden-Württemberg, in Germania connettendo monumenti barocchi di inestimabile valore storico e artistico.
Fondata nel 1093 dai conti di Kirchberg, l’Abbazia di Wiblingen è stata, per secoli, un importante centro religioso e culturale, arricchito nel XVIII secolo da interventi architettonici che le hanno conferito l’attuale stile barocco e rococò, culminando nella costruzione di una spettacolare biblioteca decorata con motivi sontuosi e affreschi. Oltre al suo valore spirituale e artistico, l’abbazia ha avuto ruoli diversi nel tempo: fu un’abbazia imperiale, una residenza per il duca di Württemberg e anche una struttura militare.
Oggi l’abbazia è una meta imperdibile, con la chiesa di San Martino, elevata a basilica minore, che ospita celebrazioni religiose, mentre altri spazi sono destinati al Dipartimento di Medicina dell’Università di Ulma. Il percorso di visita include il magnifico pulpito della chiesa e la famosa biblioteca, un capolavoro del rococò che affascina con le sue forme scenografiche e decorazioni ricercate. Completando il tour nel monastero, è possibile proseguire il viaggio lungo la Strada Barocca, per esplorare altre meraviglie del periodo e immergersi in un viaggio tra fede, arte e storia tedesca. L’Abbazia di Wiblingen è una testimonianza vibrante della cultura barocca e della dedizione all’arte e all’architettura, un invito a scoprire le radici di
In Germania, attraversando la Strada Barocca dell’Alta Svevia – un percorso di 500 km che unisce natura, cultura e stile barocco – è possibile ammirare, tra le tante meraviglie, la maestosa Abbazia benedettina di Wiblingen.
La Strada Barocca dell’Alta Svevia
Fondata nel 1966 per valorizzare e restaurare antichi monumenti, la Strada Barocca dell’Alta Svevia è stata la prima strada tematica in Germania. Le sue origini risalgono al periodo successivo al 1648, dopo la fine della Guerra dei Trent’anni e della Controriforma, che portarono alla costruzione di nuovi luoghi di culto in stile barocco, caratteristici dell’epoca. L’itinerario offre la possibilità di visitare monumenti imponenti, partendo dalla Cattedrale di Ulma fino al monastero di Memmingen, con tappe imperdibili come la chiesa e la biblioteca dell’Abbazia di Wiblingen.
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Origini dell’Abbazia di Wiblingen
L’Abbazia di Wiblingen si trova a sud della città di Ulma, nello stato del Baden-Württemberg. La sua fondazione risale al 1093, per volere dei conti Hartmann e Otto di Kirchberg, che donarono terre ai monaci dell’abbazia di San Biagio nella Foresta Nera. Su queste proprietà, situate vicino al fiume Iller, i monaci fondarono una nuova sede nel 1099, che venne affidata all’abate Werner von Ellerbach. L’abbazia fu arricchita con una reliquia della Santa Croce, dono dei conti, che l’avevano ricevuta durante la Prima Crociata.
Seguendo la regola di San Benedetto, l’Abbazia prosperò durante il Medioevo come centro di istruzione scolastica. Durante la Guerra dei Trent’anni, la reliquia fu nascosta per evitarne il furto, e dopo il 1648, con il miglioramento delle condizioni economiche, l’Abbazia divenne abbazia imperiale dal 1701 al 1803, sotto la guida degli abati Ernest Fabri, Maurus Falkner e Modest.
Restauro e Costruzione della Biblioteca
Nel 1714, l’Abbazia fu restaurata in stile barocco, eccezion fatta per la chiesa, progettata dall’architetto Christian Wiedemann, che incluse anche la realizzazione della biblioteca a nord dell’edificio. L’opera venne poi completata da suo nipote, Johann, e la biblioteca fu arricchita con spettacolari decorazioni rococò, terminando nel 1744. A partire dal 1750, Johann Michael Fischer contribuì agli interni dell’Abbazia, completando la Sala capitolare.
La facciata della biblioteca, ispirata alla Biblioteca Imperiale di Vienna, fu conclusa sotto la direzione dell’abate Roman Fehr (1768-1798). L’edificio conobbe vari cambiamenti: fu occupato nel 1805 e, l’anno seguente, divenne proprietà del Regno di Württemberg, servendo come residenza per il duca Enrico. I monaci vennero trasferiti all’abbazia di Tyniec, a Cracovia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Abbazia subì ulteriori trasformazioni d’uso, diventando prima una fortezza federale e nel 1948 una caserma.
La Chiesa di San Martino e la Biblioteca
La chiesa di San Martino oggi serve come parrocchia, e nel 1993 è stata elevata al rango di basilica minore da Papa Giovanni Paolo II. Solo una parte della struttura è dedicata al culto, mentre il resto ospita il Dipartimento di Medicina dell’Università di Ulma. Oggi, è possibile visitare l’abbazia tardo-barocca, gli interni della chiesa e il pulpito decorato da Fidel Sporer. La biblioteca, con i suoi ricchi decori rococò, affascina i visitatori con le sue pareti ornate e i preziosi scaffali, offrendo una scena di maestosa teatralità e forme elaborate.
Per concludere la visita, si può proseguire verso il monastero e, da qui, riprendere il percorso lungo la Strada Barocca dell’Alta Svevia.
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