In Germania lo Stato non solo paga puntualmente i fornitori, ma spesso lo fa anche 2 volte
Il pagamento degli appalti pubblici è con ogni probabilità uno dei temi più spinosi e dibattuti in tempi di crisi come questi. Spesso gli imprenditori che si ritrovano ad eseguire lavori per le istituzioni restano in attesa per mesi o addirittura anni prima di ricevere quanto dovutogli, nei casi peggiori alcuni devono ricorrere alle vie legali pur di ottenere ciò che gli spetta. Questa è la situazione italiana e come al solito ci ritroviamo a fare un triste confronto con la realtà tedesca dove pare che sia invece l’esatto opposto. Come cita il The Local a Monaco di Baviera durante le verifiche contabili ci si è resi conto che nel 2012 buona parte delle richieste di pagamento presentate dai fornitori all’amministrazione comunale sono state pagate erroneamente per ben due volte per un totale di 112.115 €.
La burocrazia tedesca? Non è una macchina perfetta. Spesso la si identifica in Italia come l’esempio da seguire, ma la collaudata burocrazia tedesca ha così mostrato i propri limiti. I maggiori responsabili di esborsi non giustificati, almeno non tanto da essere pagati due volte, sono gli uffici dell’istruzione e dell’edilizia che assieme hanno commesso l’88% degli errori.
Le verifiche. Ad indagare sul caso è stato un vero e proprio team di esperti contabili capitanato da Beatrix Zurek. “Sono sconcertata, ma so che gli errori sono stati commessi in buona fede, non sono state azioni volontarie e criminose, bensì riconducibili ad una cattiva organizzazione burocratica”. Il problema sembra avere origine dal macchinoso meccanismo dei pagamenti che prevede un doppio controllo per ogni fattura, spesso avvenuto in contemporanea. Le amministrazioni locali come in questo caso sono da tempo sotto i riflettori della politica e dell’opinione pubblica tedesca, accusati di non saper gestire al meglio le risorse a propria disposizione finendo addirittura con l’indebitarsi. Si stima infatti che nel 2014 il deficit delle varie municipalità tedesche ammontasse a circa 700 milioni di €, non proprio spiccioli.
Errori? Sì, ma reversibili. Di positivo per la città bavarese c’è che i soldi erroneamente versati sono stati tutti restituiti, la tanto idealizzata burocrazia tedesca spesso e volentieri commette gaffe che nulla hanno da invidiare agli sgangherati sistemi italiani, come si suol dire: “Mal comune, mezzo gaudio”.