Baumhaus an der Mauer: la casa sull’albero e il suo giardino, simboli di resistenza e creatività
A Kreuzberg, proprio sulla striscia del Muro di Berlino, sorge un giardino unico, dove una casetta sull’albero sfida il tempo e la storia.
La Baumhaus an der Mauer di Berlino è molto più di una semplice casetta sull’albero. Costruita nella terra di nessuno, proprio sulla striscia del Muro di Berlino, rappresenta un’anomalia in un momento storico in cui la città era profondamente divisa. Questo giardino, sopravvissuto alla Guerra Fredda, agli incendi e alla burocrazia, ora diventerà un museo.
Un giardino nella terra di nessuno
Nel 1980, Osman Kalin arrivò a Berlino in cerca di un rifugio per sé e la sua famiglia. Si stabilì su un appezzamento di circa 350 metri quadrati, dove sarebbe nata la leggendaria Baumhaus an der Mauer. Il terreno, situato proprio sulla striscia del Muro di Berlino, era in quella che i berlinesi definivano ‘la terra di nessuno’. Sebbene ufficialmente appartenesse alla DDR, a causa di un errore nella costruzione del muro, si trovava nel lato occidentale. Così, Osman recuperò il terreno e ci piantò aglio e cipolle, dando vita al suo giardino. Inizialmente, nessuno si oppose, visto che il luogo era difficilmente accessibile. Ma un giorno, i soldati della DDR arrivarono attraverso un’apertura nel muro per fare chiarezza sulla proprietà e assicurarsi che non stesse scavando un tunnel per fuggire. Quando, però, scoprirono dalla torre di guardia che la polizia di Berlino Ovest voleva cacciarlo, si schierarono dalla sua parte. La situazione arrivò fino al Comitato Centrale, e, dopo mesi, il figlio di Osman racconta che i soldati e il padre divennero amici, e grazie a questa strana alleanza, Osman poté convivere pacificamente con il muro fino alla sua caduta:
Da quella parte, da dove arrivano le biciclette, c’era una torre di guardia. Per noi era particolarmente emozionante guardare dall’altra parte, proprio come oggi la frontiera tra Corea del Nord e Corea del Sud. Guardavamo sempre scioccati. Non c’era minaccia per noi da parte di Berlino Est. Loro stavano aspettando e facevano il loro lavoro per otto ore, dalla torre di guardia.
Tra incendi e sfide legali: la lotta di Osman Kalin per preservare il suo giardino
Successivamente, il giardino si ampliò verso est, e fu eretto un edificio di 80 metri, che assunse l’indirizzo Bethaniandamm 0, Berlin 10997. Tuttavia, le disavventure non finirono: nel 1991 un incendio doloso distrusse la costruzione. Nei primi anni 2000, con le nuove divisioni territoriali, il distretto di Mitte inglobò il giardino nel suo territorio. Invece di apprezzare l’uso del terreno, il distretto lo considerò un giardino illegale e cercò di appropriarsene al più presto. Osman Kalin, però, non accettò mai di lasciare il suo giardino, considerato il suo lavoro di una vita e fu sostenuto dai residenti e da figure di spicco del distretto. Nel 2003, un nuovo incendio distrusse nuovamente l’area, ma questa volta il giardino fu ricostruito definitivamente.
Prospettive per il Futuro
Nel 2004, con la correzione dei confini, il giardino è passato a Friedrichshain-Kreuzberg, e l’allora sindaco verde concesse l’utilizzo a pieno titolo alla famiglia Kalin, intitolando il giardino come Giardino Turco Osman Kalin. Oggi, il figlio Mehmet Kalin che custodisce il giardino, ha un progetto che guarda al futuro: trasformare questo simbolo di resistenza e di speranza in un museo. Sebbene il giardino sia già meta di numerosi visitatori, il progetto mira a preservarne la memoria storica, ma anche a farne un punto di riferimento per le nuove generazioni.
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