Tribunale di Berlino smonta il piano anti-immigrazione del governo Merz
Il governo tedesco avrebbe violato le norme in materia di diritto di asilo per aver respinto alla frontiera alcuni migranti
Il caso riguarda tre cittadini somali, il cui ingresso è stato rifiutato dalla polizia di frontiera tedesca presso la città di Frankfurt Oder, al confine con la Polonia. Il tribunale amministrativo di Berlino ha ritenuto illegittima la decisione del governo di respingerli.
La decisione del Tribunale
Secondo la sentenza, la Germania avrebbe violato il Regolamento di Dublino del 2013, un atto normativo vincolante dell’Unione Europea. Questo stabilisce i criteri per determinare quale sia lo Stato membro competente per esaminare la domanda di asilo di persone provenienti da un Paese terzo. Di conseguenza, il governo tedesco era tenuto a verificare quale Stato fosse competente per l’esame della richiesta, prima di procedere con il respingimento dei cittadini somali.
Lo scorso mese, il governo Merz aveva comunicato alle autorità di frontiera di respingere i migranti senza documenti, anche se richiedenti asilo.
Pur applicandosi esclusivamente al caso dei tre cittadini somali, la sentenza del Tribunale crea un precedente significativo. Una battuta di arresto per il governo Merz, che lo scorso febbraio ha vinto le elezioni promettendo una linea più dura sull’immigrazione. Una strategia che ha mostrato punti di contatto con le posizioni dell’estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), sollevando critiche e preoccupazioni sia in Germania che all’estero.
La risposta del governo
Il Ministro dell’Interno Alexander Dobrindt ha difeso la manovra del governo, affermando che il sistema delle richieste d’asilo non fosse più sotto controllo. Secondo Dobrindt, in situazioni simili è legittimo derogare al Regolamento sul diritto di asilo per tutelare la sicurezza interna e l’ordine pubblico. Tuttavia, il Tribunale di Berlino ha respinto questa interpretazione, ritenendo che le argomentazioni avanzate dal governo tedesco non fossero sufficienti a configurare una minaccia alla sicurezza interna e l’ordine pubblico.
Friederich Merz ha dichiarato che la sentenza potrebbe restringere il campo di manovra del governo. Tuttavia, il Cancelliere ha chiarito che la Germania, pur rispettando il diritto europeo, potrà continuare a respingere i migranti per ridurre la pressione sulle città e le municipalità tedesche.
Le critiche della politica tedesca
Dopo la pronuncia della sentenza, gli altri partiti tedeschi non hanno tardato a muovere le proprie critiche. Alice Weidel, co-presidente di AfD, ha dichiarato che soltanto il suo partito è in grado di risolvere il problema dell’immigrazione. Weidel ha criticato la strategia del governo Merz, ribadendo la necessità di deportare al di fuori della Germania i migranti irregolari.
Il Ministro della Giustizia Stefanie Hubig, che fa parte dell’SPD – partito della coalizione di governo di Merz – ha dichiarato che la decisione del Tribunale di Berlino deve essere rispettata.
In un contesto del genere, la promessa del controllo alle frontiere rischia di rivelarsi difficilmente attuabile. Una dinamica che potrebbe ridurre i consensi di Merz e potenzialmente indebolire l’unità della coalizione di governo, spingendo parte dell’elettorato verso l’estrema destra.
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