Berlino, tagli e crisi della scena culturale: si dimette l’assessore Chialo
Nelle scorse settimane si è dimesso il senatore per la cultura e la coesione sociale di Berlino Joe Chialo. Critiche per gli ingenti tagli alla cultura
Joe Chialo esponente per la CDU si è dimesso dall’incarico di senatore per la cultura e la coesione sociale che ricopriva dal 2023. Durante il suo mandato aveva promesso di raddoppiare gli spazi culturali di Berlino entro il 2030. L’obiettivo era di aprire 500 nuovi enti tra cui club, teatri e musei: tra questi l’assessore aveva confermato anche la ristrutturazione della Komische Oper, che rischiava di interrompersi per motivi economici.
La politica di Joe Chialo
A fine 2023 Chialo aveva fatto parlare di sé anche in seguito ad una clausola definita antidiscriminatoria che aveva imposto ai beneficiari di finanziamenti pubblici: essi si sarebbero dovuti impegnare nel contrasto all’antisemitismo, per come è definito dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA). Tuttavia, in seguito a scioperi e proteste di artisti e lavoratori dello spettacolo che percepivano questa postilla come una forma di censura, essa era stata sospesa perché considerata in contrasto alla libertà artistica e non conforme al diritto costituzionale tedesco.
I tagli alla cultura e le dimissioni
Anche nello scorso mandato la politica di Chialo si era contraddistinta per i tagli al settore culturale pari a circa 130 milioni di euro, quasi il 12% del totale, che lo avevano già reso bersaglio di critiche. Dei mancati investimenti ne hanno risentito anche alcune delle maggiori istituzioni e iniziative in ambito culturale, come teatri e musei.
Di questi provvedimenti è stato oggetto anche il centro sociale Oyoun nel quartiere di Neukölln. Infatti, alla fine del 2023 la Senatsverwaltung für Kultur ha interrotto l’erogazione di finanziamenti al centro, che avrebbero dovuto proseguire fino al 2025, determinandone la chiusura. All’epoca le motivazioni della fine dei finanziamenti sarebbero state da individuare anche nel mancato annullamento dell’evento Pro Palestine “Jewish Voice for a Just Peace in the Middle East”, organizzazione ebraica americana antisionista che sostiene la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele e dichiarata antisemita dal Bundestag nel 2019. Attualmente il centro sociale sta continuando a lottare contro questa decisione, anche tramite azioni legali, una petizione e un crowdfounding.
Negli ultimi mesi il clima di insofferenza è arrivato ad un punto esasperato, tanto da portare Chialo a presentare le proprie dimissioni, arrivate nelle scorse settimane.
La nuova assessora Sarah Wedl-Wilson
In poco tempo al senatore Chialo è subentrata Sara Wedl-Wilson che appare come la persona giusta al momento giusto per ricoprire questo incarico. Tuttavia a differenza del suo predecessore Wilson non è tesserata al partito CDU. Questo a detta del sindaco Wegner non rappresenterebbe un problema, decidendo di privilegiare le competenze professionali all’appartenenza politica della nuova senatrice.
Wedl-Wilson sembra avere tutte le caratteristiche per ricoprire questo incarico. Infatti è manager culturale e violinista di formazione di origini britannico-austriache. Il suo curriculum non lascia spazio a fraintendimenti sulle sue competenze in ambito professionale: tra i suoi precedenti incarichi nel settore culturale può vantare numerose esperienze in ambito accademico. Infatti è stata rettrice dell’Accademia musicale Hanns Eisler di Berlino dal 2019 al 2023, quando è stata promossa a Segretaria di Stato per la Cultura nel Senato di Berlino.
Da parte sua Wedl Winson ha promesso politiche in ambito culturale basate su equità e trasparenza, con l’obiettivo di realizzare una maggior coesione sociale attraverso l’arte. Il 22 maggio Wedl-Wilson presterà giuramento alla Camera dei rappresentanti per poi entrare in carica ufficialmente.
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