La Germania vuole portare il salario orario minimo a 15€

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si dichiara favorevole ad un aumento del salario minimo a 15 euro l’ora.  «Abbiamo così creato il più grande miglioramento salariale degli ultimi anni per i dipendenti del settore a basso salario»

In accordo con i sindacati, con la sinistra della SPD e con i Verdi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz annuncia un netto aumento del salario minimo. Piuttosto che passare dagli attuali 12,40 a 12,80 come previsto, «dovrebbe arrivare in una prima fase a 14 e successivamente a 15», dichiara alla rivista Stern. Fino a questo momento, il salario minimo veniva stabilito da una Commissione che riuniva gli esponenti delle diverse parti politiche e sociali. Adesso il cancelliere tedesco rompe i ponti con la tradizione e dà vita ad un nuovo spazio decisionale.

Il salario minimo in Germania fino al 2024

Al contrario di quanto accade in Italia, dove il governo Meloni nega una norma che fissi per legge una retribuzione minima per i lavoratori, in Germania il salario minimo è uno strumento che acquisisce sempre più valore. E’ stato introdotto per la prima volta in Germania nel 2015 dall’ex cancelliera Angela Merkel. Fino al 2020 era di 8,5 euro lordi l’ora, ma dopo la pandemia la soglia minima è salita fino a 10,45 euro l’ora. Con l’elezione di Scholz come nuovo cancelliere e con l’aumento dell’inflazione, il salario minimo in Germania è arrivato a 12,41 euro nel 2024 e raggiungerà i 12,82 euro nel 2025. A seguito della proposta appoggiata dal cancelliere tedesco, dovrebbe raggiungere addirittura i 15 euro l’ora, quasi il doppio rispetto al 2015.

La nuova proposta

Il limitato aumento previsto per il prossimo gennaio si trasforma in una consistente crescita del salario minimo in Germania. La proposta, sostenuta da Scholz in accordo con gli esponenti dell’ala sinistra della SPD, prevede un primo aumento a 14 euro, per arrivare successivamente a 15 euro. Anche i Verdi, come affermato dalla vicepresidente Katrin Göring-Eckardt, appoggiano l’aumento del salario minimo. «Abbiamo così creato il più grande miglioramento salariale degli ultimi anni per i dipendenti del settore a basso salario», sostiene Olaf Scholz, evidenziando come tutte le preoccupazioni relative alla perdita di posti di lavoro si sono rivelate immotivate.

Fino alla decisione di Scholz, il salario minimo veniva stabilito da una Commissione composta da rappresentanti delle diverse fazioni politiche e sociali, nonché dai rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro. La Commissione sul salario minimo ha il compito di fissare ogni anno una soglia di retribuzione minima garantita ai lavoratori. Le discordie sorte nel corso dell’ultimo aggiustamento hanno reso necessaria la mediazione del governo per giungere ad un compromesso. Non soddisfatti, i sindacati, insieme agli esponenti della sinistra della SPD, hanno chiesto un nuovo aumento del salario minimo. Richiesta che ha incontrato il pieno favore del cancelliere tedesco: «L’associazione dei datori di lavoro vuole solo un mini-adeguamento». In totale disaccordo rispetto all’aumento del salario minimo i liberali guidati dal ministro delle Finanze, Christian Lindner. Per soddisfare entrambe le parti, Scholz ha appoggiato il taglio al bilancio dei ministeri proposto da Lindner.

Lo stesso cancelliere, infatti, ribadisce con forza le gravi difficoltà economiche in cui versa attualmente la Germania. «Ognuno di noi sente le conseguenze finanziarie della guerra in Ucraina, i costi per i profughi, le forniture di armi e gli aiuti allo sviluppo. Chi dice che questo è appena percettibile nel bilancio si sbaglia».

 

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Immagine da: Pixabay